10 Horror per un Anno: 1982

Con gli anni ’80 il mio lavoro nel compilare queste liste, in un certo senso, raddoppia. Se spesso faccio fatica a trovare 10 film per ogni annata, ecco che con l’età dell’oro, ho sempre una sovrabbondanza di film e qualcosa di bello, importante, o anche un semplice B movie di quelli che io adoro, rischia di rimanere fuori.
Il 1982 presenta almeno quattro pilastri da cui non si può prescindere e intorno a essi bisogna costruire la lista che non lascia molta libertà. Ci saranno un paio di presenze che alcuni di voi potranno trovare discutibili, ma è la mia serie B e ci faccio quello che mi pare, e un film a cui tengo tantissimo, con cui vi ho ampiamente rotto le scatole, e che trovo assurdo conosciamo in quattro.
Con queste premesse, andiamo a incominciare, partendo subito fortissimo.

1. Lo Squartatore di New York – Regia di Lucio Fulci (Uscito in Italia il 4 Marzo del 1982)

Il film più brutale e controverso di Lucio non poteva mancare, nonostante non sia tra i miei preferiti e nonostante io abbia serie difficoltà a guardarlo senza chiudere gli occhi in certi momenti. Supera comunque a destra qualsiasi altro Giallo del periodo, ridendogli pure in faccia, perché davvero non c’è competizione, e la violenza qui messa in scena è così estrema e viscerale che fa sembrare tutto il resto del Giallo all’italiana un mero esercizio di stile.
Ultima nota volante: Lo Squartatore di New York non è un film misogino, è un film pessimista, e riserva a tutti i personaggi uno sguardo che riesce a essere allo stesso tempo spietato e partecipe. Una cosa che solo Fulci sapeva fare così bene.

2. Basket Case – Regia di Frank Henenlotter (Uscito negli USA il 2 Aprile del 1982)

Sapete tutti quanto io ami in maniera viscerale Henenlotter, quanto la sua sola presenza su questa terra mi riempia di gioia e pensieri felici. Ora che se ne andato Larry Cohen, mi sembra sempre che il bon Frank sia una sorta di sopravvissuto, l’ultimo detentore di un modo di fare cinema superato, appartenente al passato. Eppure, un regista come Henenlotter è ancora fonte di ispirazione per chiunque voglia girare un film in maniera indipendente, per chiunque consideri la serie B non un interruttore per spegnere il proprio cervello, ma un contenitore di nevrosi, ossessioni e tematiche scabrose che la serie A non ha il coraggio di affrontare.
E alzi la mano chi non si sarebbe adottato Belial.

3. Poltergeist –  Regia di Tobe Hooper (Uscito negli USA il 4 Giugno del 1982)

Forse avrei dovuto scrivere “regia di Steven Spielberg”, ma lasciamo la dicitura ufficiale, perché non è vero che Hooper non ci abbia messo del suo, è solo che questa storia è talmente spielberghiana da lasciare uno spazio di manovra pressoché nullo a una creatività così differente com’era quella di Hooper.
Definirlo uno degli horror più famosi della storia del cinema non mi pare un’esagerazione, considerando quanto ha incassato e quanto ancora rappresenta il termine di paragone per un intero filone che, per comodità, chiameremo l’horror PG13. Poltergeist è il primo dei quattro pilastri della lista. Sono consapevole di quanto a molti puristi stia sulle palle, ma io lo adoro.

4. La Cosa – Regia di John Carpenter (Uscito negli USA il 25 Giugno del 1982)

Il secondo pilastro è l’esatto contraltare di Poltergeist, uscito perdente nella sfida al botteghino del 1982, ma destinato a diventare uno dei film più amati, riveriti, studiati e imitati di sempre. Qualunque commento su The Thing finirebbe per essere una banalità, perché raramente un horror è stato analizzato così a fondo come La Cosa. Che si parli della perfezione degli effetti speciali, dei motivi per cui, all’inizio, la critica non lo ha compreso e il pubblico lo ha rifiutato, della gelida perfezione della regia di Carpenter, dell’atmosfera paranoica, di come Carpenter lo ha messo in quel posto a quel pallone gonfiato di Morricone, saranno tutte cose che avrete già sentito da altre parti, anche dette meglio.
E quindi inchiniamoci al Maestro e rivediamo il film a ripetizione.

5. White Dog – Regia di Samuel Fuller (Uscito in Francia il 7 Luglio del 1982)

Sì, lo so, non mi rimproverate: il progetto legato alla filmografia di Fuller non è morto, è solo momentaneamente sospeso in attesa di tempi migliori, ve lo giuro. Prima o poi ricominceremo.
Intanto ricordiamo al mondo che Fuller ha diretto un horror su un cane razzista, addestrato dal suo proprietario in maniera tale da aggredire solo persone di colore. Il film è un’interessante, anche se molto cupa, riflessione sul razzismo, e si domanda se sia una condizione da cui ci si può redimere o se vada trattata alla stregua di una malattia incurabile. La risposta non vi piacerà affatto, temo, soprattutto di questi tempi.

6. Entity – Regia di Sidney J. Furie (Uscito in UK il 30 Settembre del 1982)

In sesta posizione, ecco il mio film del cuore. Sapete come sono fatta: mi lego a questi piccoli film come se fossero miei parenti. Però con The Entity non si tratta solo di un fatto affettivo; è un horror che segue una strada tutta sua rispetto al suo stesso decennio, ed è difficile da inserire in un sotto-genere ben preciso, anche se verrebbe naturale definirlo una ghost story, su un poltergerist per di più. Ma non potrebbero esistere due approcci più distanti alla materia di quelli utilizzati rispettivamente da Poltergeist e da Entity.
Alla base di tutto, c’è un romanzo straordinario e, a coronare il tutto, un’interpretazione memorabile della mai abbastanza lodata Barbara Hershey.

7. Il Serpente Alato – Regia di Larry Cohen (Uscito negli USA l’8 Ottobre del 1982)

E qui mi aspetto un paio di rimostranze, perché Q non è proprio da considerarsi il massimo per quanto riguarda la realizzazione, ma è un monster movie di Larry Cohen e gli si deve del rispetto. Ho sempre trovato, in realtà, molto affascinante l’uso dello stop motion per animare Q, e alla fine il serpentone ti sta anche simpatico, di certo più di quelli che cercano di ucciderlo.
È anche molto interessante vedere come lo stile da battaglia di Cohen si sposa con una storia che sembra essere uscita da un vecchio film RKO, comprensiva dell’esotismo (Q sta per Quetzalcoatl) che contraddistingueva quei classici, e con degli effetti speciali che rimandano dritti a Ray Harryhausen. Da non dimenticare il magnifico poster realizzato per il film da Boris Vallejo.

8. Tenebre – Regia di Dario Argento (Uscito in Italia il 28 Ottobre del 1982)

Terzo pilastro della lista (poi non dite che non apprezzo abbastanza Argento, anche se è vero: non lo apprezzo abbastanza), l’ultimo Giallo decente diretto dal santo patrono dei registi coatti all’amatriciana, quando era ancora in vita. Frecciatine di dubbio gusto sul maestro der brivido a parte, Tenebre è un grande film, che fa a gara (e perde) con Lo Squartatore di New York per la palma di Giallo più violento di sempre. Perde non perché la violenza non ci sia, anzi, mai è stata così pervasiva, anche per gli standard sadici cui Argento ci aveva abituati, ma perché, come sempre accade quando si parla di Argento, è tutto così stilizzato, tutto così dichiaratamente e volutamente finto, da non risultare poi troppo inquietante. Ma, in fin dei conti, è proprio lo stile il punto di forza del film, insieme a tutta una serie di scelte innovative, soprattutto di illuminazione, che ne fanno un caso unico nel filone, e anche nella filmografia argentiana.

9. The Slumber Party Massacre – Regia di Amy Holden Jones (Uscito negli USA il 12 Novembre del 1982)

Non rompetemi le scatole su questo film, che se non metto almeno uno slasher per ogni lista degli anni ’80, la mia missione non è compiuta. Uno slasher diretto da una donna poi, capostipite di una saga interamente diretta da donne, non può non trovarsi qui.
E, a parte tutto, il film è molto più interessanti di quanto il suo titolo sciocco possa far pensare, forse perché viaggia sul doppio binario di una sceneggiatura scritta come parodia consapevole e di una regia che invece prende tutta la faccenda molto sul serio, creando un cortocircuito che giova all’originalità e al ritmo del film.
Non parliamo di un capolavoro, ma di uno degli slasher più particolari mai usciti. E c’è, tanto per cambiare, lo zampino di Roger Corman.

10. Creepshow – Regia di George Romero (Uscito negli USA il 20 Novembre del 1982)

Quarto e ultimo (in ordine di distribuzione) pilastro dell’anno, ecco l’adattamento dei fumetti horror della EC Comics firmato da Romero e con sceneggiatura del signor King in persona. Se la trasposizione della Amicus del 1972 era elegante, raffinata e tipicamente britannica, Creepshow è un tentativo di riportare in immagini in movimento lo stile del fumetto. A suo modo, è un film sperimentale.
Non tutti gli episodi si equivalgono in qualità e il migliore rimane l’ultimo, quello degli scarafaggi, per essere chiari; ma vedere King interpretare un bifolco non ha prezzo, la cornice è adorabile, quasi il manifesto della generazione cresciuta a pane e fumetti dell’orrore, e il cast sfiora la perfezione. Un film che diverte divertendosi, leggero ma non sciocco, un tributo affettuoso a una serie di fumetti responsabili della formazione culturale di registi e sceneggiatori che avrebbero fatto grande il cinema degli anni ’80.

19 commenti

  1. Entity e’ anche il mio preferito :), lo vidi hai tempi su una tv locale, mi sembra italia 1, nel ciclo notti horror, e mi ha turbato molto.
    La recitazione di Barbara Hershey poi e’ da oscar.

    Il serpente alato…osceno

    1. Sì, lo trasmettevano sulle reti private nelle varie serate horror estive. È stato lì che l’ho scoperto anche io!

      1. Le mitiche notti horror con Zio Tibia, caspita quanti ricordi 😦 , passavo notti insonni e la mattina presto a lavorare.
        Entity e’ stato trasmesso su Italia 1 il 9 ottobre 1987
        fonte qui:
        https://horrormovie.forumfree.it/?t=66830963

  2. Alberto · ·

    Poco da dire su questa superlista. Tenebre lo si ricorda troppo poco, è un mezzo capolavoro. E La Cosa, perchè non andò bene al botteghino? A me piacque moltissimo da subito. The slumber party massacre non l’ho visto, ce n’è una copia poco bellina su youtube, mi accontenterò.

    1. La Cosa fu un flop clamoroso, all’epoca. E infatti Carpenter ha avuto qualche problemino a ripartire dopo la mazzata ricevuta.
      I critici poi non ci andarono leggeri.
      Credo che, semplicemente, nessuno fosse pronto per un film così. 😀

    2. The Slumber Party Massacre (1982) e’ uscito in Bluray, penso solo in lingua inglese, perche’ su Amazon non lo vedo,
      per chi preferisce la lingua nativa (come me) consiglio di guardarlo con i sub ita
      lo ricupero pure io, mai visto
      Lucia, merita una visione?

    3. Blissard · ·

      Tutti sostengono che La Cosa andò male per la concomitanza con ET, film agli antipodi; a me è però sempre sembrata una eccessiva semplificazione, a tutt’oggi neanch’io mi spiego il perchè dell’insuccesso. E’ perturbante, è vero, ma anche Alien lo è, eppure ai botteghini qualche anno prima fece faville.

      1. È una specie di leggenda metropolitana per dare la colpa a Spielberg di tutti i mali del mondo. Sono due film con un pubblico di riferimento diversissimo.
        In realtà, La Cosa ha quel senso di paranoia, di impossibilità di fidarsi di chiunque, che lo rende un’esperienza ancora più forte di Alien.
        E gli effetti speciali erano un qualcosa di mai visto prima in una grossa produzione. Vero che Alien aveva “quella scena” del chestbuster, ma La Cosa ha cinque o sei sequenze di deformazione del corpo che, ancora oggi, sono insostenibili.

  3. Ottimo scelta del primo ho il dvd uncut francese, del terzo ho lo trilogia e infine il 10.
    Fulci faceva vedere anche la sofferenza dell’infanzia, faceva capitare cose brutte ai bambini (L’aldilà, Non si sevizia un paperino e Murderock) in Tenbebre Argento fa amputare il braccio all’ex moglie di Berlusconi, Veronica Lario.
    La Cosa non ha bisogno di spiegazioni, Il Serpente Alato ha cuore per i personaggi ma Carradine e più brutto del mostro.
    Gli altri non li ho visti.

    1. Sì, è vero, Carradine è peggio del mostro 😀

  4. Nel 1982 sono stati rilasciati 183 film horror
    per chi fosse interessato ecco la lista prelevata dal mio database
    imdbid e’ il codice IMDB

    Horror 1982 IMDB.txt

    https://www85.zippyshare.com/v/ifIHjF7J/file.html

  5. Andrea · ·

    Che splendida lista!!..visti quasi tutti e ovviamente li amo tutti..non conosco affatto White Dog mi informerò..il film di Fulci lo vidi al cinema e in alcune scene ho dovuto chiudere gli occhi…

    1. Eh già, gli anni ’80 ci danno tante soddisfazioni! E il film di Fulci credo sia uno dei più estremi mai girati. Roba da far impallidire tutto il torture porn degli anni 2000

  6. Stefano69 · ·

    Vorrei fare una domanda: premesso che adoro Carpenter e che considero La Cosa uno dei migliori film mai realizzati (in assoluto), che cosa intendi dicendo che Carpenter “lo ha messo in quel posto a quel pallone gonfiato di Morricone”?

    1. Blissard · ·

      Per quello che ne so io, Carpenter utilizzò solo in minima parte (e credo a volte anche operando dei cambiamenti) la musica propostagli da Morricone, giudicandola o inadatta o molto mediocre. E siccome anche il soundscape del film è un capolavoro, Carpenter ha fatto benissimo a trattare Morricone per quello che è: un infaticabile mestierante delle ost, uno stakanovista orchestrale che conosce la musica e ha esperienza ma anche un pallone gonfiato che si considera un genio assoluto e pensa che tutto quello che componga valga oro.

      1. Ecco, ti ha risposto Blissard alla perfezione 🙂

        1. Giuseppe · ·

          Aah, povero Ennio! 😀 Di certo, a tutt’oggi possiamo essere d’accordo che con le sue sole musiche non sarebbe proprio stata la stessa Cosa 😉
          Quanto all’inserimento in lista de “Q – Il serpente alato” non avrai certo rimostranze dal sottoscritto, che lo considera un proprio piccolo cult personale (con quel simpatico bestione in stop-motion e i suoi attacchi in pieno sole), così come è giusto includere Tenebre fra i quattro pilastri fondamentali d’annata perché, se è innegabile che il film di Fulci lo batta in durezza (e non solo), è pur vero che ci troviamo di fronte ad uno dei migliori titoli del Darione nazionale… a modo suo, quasi un’opera d’arte, che appartiene a quel tempo lontano – ormai tramontato per sempre – in cui sembrava ancora avere l’Argento vivo addosso. Per finire, vedrò di recuperare White Dog pure se, trattandosi di Fuller, già prevedo quale potrà essere quella spiacevole risposta…

          1. Tenebre è una sorta di canto del cigno per quanto riguarda il Giallo. Poi Argento avrebbe ancora sparato un paio di cartucce interessanti, tra cui il mio film preferito da lui diretto, però con Tenebre realizza davvero un capolavoro.
            White Dog guardalo, è un film sorprendente, cupo e pessimista fino in fondo.

      2. Stefano69 · ·

        Grazie per i chiarimenti! 🙂

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