Ci è piaciuto talmente tanto, The Vast of Night, che Davide e io abbiamo deciso di farne una puntata speciale del nostro podcast. E a noi si è unito l’amico Hell di Book & Negative, perché il film lo ha visto anche lui e ci è sembrato molto divertente farci una simpatica chiacchierata. Alla fine del film in sé ne abbiamo parlato anche poco, ma ciò depone solo a favore di The Vast of Night: ha scatenato infatti molte riflessioni interessanti, oltre alla solita propaganda maoista che è ormai il marchio di fabbrica di Paura & Delirio.
Così tante riflessioni che abbiamo sforato le due ore e, giacché siamo misericordiosi, abbiamo deciso di dividere l’episodio in due parti.
Buon ascolto a tutti!
Ah, ci sono spoiler come se piovesse. Siete avvisati.
Visto ieri sera. Per me è un film stupendo. Non riesco a trovargli un vero difetto che mi possa far cambiare idea. Classico esempio di come un’idea trita e ritrita, se in mano ad artigiani del mestiere, possa sfociare in qualcosa di speciale. I richiami ad una certa era, ad un certo cinema / tv, ad una certa innocenza sono massicci, ma mai stucchevoli. Attori ed attrici eccellenti, indipendentemente che fossero protagonisti o comparse. Comparto tecnico impeccabile.
Non riesco a capacitarmi del fatto che, secondo IMDB, sia stato rifiutato da “Sundance Film Festival, SXSW Film Festival, TriBeCa Film Festival, Directors’ Fortnight, Cannes International Critics Week, Deauville American Film Festival, Moscow International Film Festival, Nashville Film Festival, Montclair Film Festival, Seattle International Film Festival, Nantucket Film Festival & Screenplay Competition, Edinburgh International Film Festival (2018), Transilvania International Film Festival, Hollywood Reel Independent Film Festival, Gold Coast Film Festival, Hong Kong International Film Festival, Durban International Film Festival and Athens International Video and Film Festival.”
Una piccola perla sbucata dal nulla, sperando che non venga dimenticata.
Adesso mi gusto la vostra chiacchierata.
Ma perché non ha alcun nome di richiamo in cartellone, e i festival grossi puntano soprattutto sulla partecipazione dei divi.
Però, per esempio, è stato preso al festival di Roma, che è un minuscolo motivo d’orgoglio.
Sacrosanto! E speriamo che questo sia soltanto l’inizio (l’hanno davvero ignorato in troppi, per la “colpa” di non avere nomi celebri coinvolti)…
Tornando al podcast, ottima chiacchierata anche stavolta: due ore che, le si divida o meno, scorrono via lisce. La presenza di Hell, poi, mi ha fattori tornare con la mente ai vecchi tempi delle vostre “duocensioni”… 😉
P.S. Ammiro Davide: parlare così di Star Wars, oggi come oggi, richiede un coraggio da leone (o da Maestro Jedi, per rimanere in tema) 😀
A noi piace un sacco farci degli amici. Con questo podcast credo ce ne stiamo facendo tantissimi 😀