Notte delle Streghe: 10 Horror Antologici da Guardare ad Halloween.

Oggi è il giorno più bello dell’anno, senza rivali; ma vogliamo soltanto mettere con quella rottura di palle cosmica del Natale, quando finisci per abbuffarti fino a scoppiare per avere la bocca piena e quindi una scusa per non parlare con gli stronzi di cui sei circondato? O vogliamo parlare dell’obbligo morale di fare “qualcosa”, qualsiasi cosa a Capodanno? Persino una festività tutto sommato innocua come la Pasqua è comunque sinonimo di svariate seccature cui ci dobbiamo sottoporre per obbligo sociale.
Ma Halloween no, ad Halloween puoi sì uscire mascherato, ma è perfettamente lecito starsene a casa a fare una maratona di film dell’orrore e nessuno ti verrà mai a criticare per questo: è semplicemente dovuto.
È quindi logico che, ogni anno, i consigli di visione siano sempre ben accetti. Per tutto il mese di ottobre mi sono occupata degli antologici della Amicus, ma il mondo degli horror a episodi è vasto e pieno di meraviglie, e attraversa la storia del genere toccandone quasi ogni aspetto. Credo che l’horror antologico sia perfetto per Halloween: di solito sono film non troppo impegnativi, leggeri, con elementi di commedia, e possono essere anche un buon modo per introdurre i neofiti al cinema dell’orrore.
Ecco a voi, quindi, dieci horror a episodi per allietare la vostra notte di Halloween, escludendo, per ovvi motivi, i film Amicus di cui abbiamo diffusamente parlato per tutto il mese.
L’ordine sarà sempre  cronologico, ma per questa volta, mi limiterò a inserire l’anno di produzione. Buon Halloween a tutti.

1. Dead of Night – Regia di Alberto Cavalcanti, Charles Chricton, Basil Dearden, Robert Hamer (1945)

La Ealing Studios è una casa di produzione (e un insieme di teatri di posa) attiva, tra varie vicende amministrative e finanziare, nonché passaggi di proprietà, dagli anni ’30. Si è sempre occupata principalmente di commedie, e continua a farlo, ma è considerata la responsabile principale dell’invenzione dell’horror antologico, e anche della rinascita del cinema dell’orrore britannico nel dopoguerra: in altre parole, senza Ealing non esisterebbero né Hammer né Amicus, e senza Ealing non avremmo l’horror a episodi così come lo conosciamo.
Ma, a parte gli evidenti meriti storici, Dead of Night è anche un gioiello di atmosfera e inquietudine, modello principale di ogni portmanteau degno di chiamarsi tale, creditore nei confronti di robetta come Twin Peaks (e di faccende un po’ meno artistiche come la saga di Final Destination), imprescindibile tappa per ogni appassionato. Non ne potete fare a meno, non soltanto per l’influenza che ha avuto, ma proprio perché rimane, ancora oggi, un film bellissimo in grado di regalare parecchi brividi, e un paio di risate amare.
Episodio preferito: The Ventriloquist’s Dummy.

2. I Racconti del Terrore – Regia di Roger Corman (1962)

Il quarto film del ciclo di Poe di Roger Corman è un’antologia che presenta tre storie, tutte basate per sommi capi su altrettanti racconti del grande scrittore. E, per “sommi capi” intendo che si limitano a portarne il titolo.
I tre segmenti sono Morella, Il Gatto Nero (ma mischiato con Il Barile di Ammontillado) e La Verità sul Caso di Mr. Valdemar.
Dei cosiddetti Poe-film abbiamo già parlato un sacco di volte, quindi, come discorso generale mi limiterò a dire che Corman conosceva molto bene Poe e la fedeltà al testo non ha mai implicato, in questi adattamenti, una mancanza di rispetto per la fonte, semmai tutto il contrario.
Per quanto riguarda questo film in particolare, è interessante notare che viene a mancare una vera e propria cornice, e al suo posto c’è un anfitrione (Vincent Price) che introduce i singoli episodi, un po’ alla maniera dei fumetti EC, modello da tenere sempre in considerazione quando si parla di horror antologici.
È la prima volta che, in un Poe-film, viene introdotto l’elemento comico, e anche questo è molto interessante in relazione agli sviluppi futuri del filone.
Episodio preferito: Il Gatto Nero.

3. I Tre Volti della Paura – Regia di Mario Bava (1963)

Vi sarete stancati di sentirmi parlare di Mario Bava su questo blog, ma non posso farci niente se la sua ombra si allunga su ogni elenco di film; non è colpa mia se era un genio.
Come spesso è accaduto nella storia del cinema di genere italiano, Black Sabbath è in  frutto di uno sforzo produttivo congiunto tra Italia, Francia e Stati Uniti, con ognuna delle parti in causa impegnata a portare un nome di richiamo nel cast; dato che, tra i finanziatori figurava la AIP, con cui Bava aveva già lavorato per la La Maschera del Demono (titolo statunitense, Black Sunday), ed è per questo che possiamo goderci Boris Karloff diretto da Bava: l’attore aveva da poco terminato I Maghi del Terrore e fu in pratica prelevato di peso dal set di Corman e spedito su quello del film italiano, a interpretare, per la prima e unica volta in tutta la sua carriera, un vampiro.
I Tre Volti della Paura, è inutile nasconderlo, è il film che amo di più in questa lista. Se ci sarà da scegliere tra Mario Bava e il resto del mondo, io sceglierò sempre Mario Bava.
Episodio preferito: ovviamente La Goccia d’Acqua.

4. Kwaidan – Regia di Masaki Kobayashi (1964)

Quest’horror antologico giapponese fa a meno sia della cornice che del narratore e ci presenta, semplicemente, quattro storie di fantasmi senza alcun collegamento tra di loro, se non il fatto di essere, appunto racconti di spettri, che è poi il significato del titolo del film.
Ora, Kwaidan è un po’ un pesce fuor d’acqua in questo elenco, che si occupa principalmente di serie B e di film a basso budget, ma sono certa che i più sofisticati tra voi lo sapranno apprezzare per il capolavoro che è. Vinse il Gran Premio della Giuria al Cannes, e noi lo sappiamo quanto poco sono teneri a Cannes coi film di genere, fu nominato agli Oscar come miglior film straniero, quando gli Oscar avevano ancora qualche valore e, anche se i premi in sé non significano niente, Kwaidan se li merita tutti, e anche di più.
Episodio Preferito: La Donna delle Nevi.

5. Night Gallery – Regia di Boris Sagal, Barry Shear, Steven Spielberg (1969)

Non poteva mancare in elenco una delle primissime esperienze dietro la macchina da presa di Steven Spielberg che, giusto per facilitarsi la vita, dirige Joan Crawford nel secondo episodio del Pilot della serie tv Night Gallery, andato in onda l’8 novembre del 1969 sulla NBC e destinato a dare vita al “gemello cupo e soprannaturale” di The Twilight Zone, sempre ideato da Rod Serling.
Serling è l’autore del film e anche l’anfitrione delle tre storie, che non hanno alcun collegamento se non quello di essere ispirate a dei dipinti (da qui il titolo del pilot) e di avere come tema generale la grettezza umana, che però è abbastanza comune per dei brevi racconti dell’orrore. Anche in questo caso, la somiglianza con i vecchi fumetti EC è impossibile da non notare, soprattutto quando si guarda al contrappasso subito dai protagonisti delle tre storie. La qualità è altalenante, con due episodi magnifici e il terzo un po’ sotto tono, ma si tratta di un film importante, perché collega il cinema antologico alla sua cuginetta scema, ovvero la tv, che ha una struttura episodica per sua stessa natura.
Episodio preferito: Eyes, ma scherziamo?

6. Trilogia del Terrore – Regia di Dan Curtis (1975)

A proposito di ponti tra horror cinematografico e televisivo, non menzionare Dan Curtis sarebbe imperdonabile da parte mia: Curtis ha dato un enorme contributo alla causa, su entrambi i media, e lasciando forse il segno più sul piccolo che sul grande schermo (anche se Ballata Macabra…), in quanto uno dei primi a credere che l’horror potesse funzionare e prosperare a livello televisivo, pur essendo la tv un mezzo limitatissimo.
Curtis ha spesso superato, o anche capovolto a suo vantaggio questi limiti, è andato oltre ciò che era consentito far entrare direttamente nelle case dei bravi americani all’ora di cena. Alle 20.30 del 4 marzo del 1975, Trilogia del Terrore sbarca sulla ABC come Film della Settimana, e intere generazioni di giovani spettatori ne saranno segnati per sempre.
Episodio preferito: Amelia.

7. Creepshow e Creepshow 2 – Regia di George Romero e Michael Gornick (1982, 1987)

Sì, lo so che sto barando, che così i film diventano 11 e poi sono buoni tutti a fare una lista infrangendo le regole, ma io ho sempre considerato i due Creepshow come un’unica grande opera. Certo, il secondo film è molto meno buono del primo, ma ha al suo interno il miglior episodio di un’antologia di tutti gli anni ’80 (e forse non solo); manca Romero alla regia, sostituito dal suo direttore della fotografia Gornick, e i segmenti sono troppo lunghi e mancanti di quel ritmo fulmineo che aveva caratterizzato il predecessore.
Eppure, fatte salve queste differenze, sono entrambi film che giocano, forse per la prima volta in maniera consapevole, col linguaggio del fumetto, senza per questo essere dirette trasposizioni dalle storie della EC, ma soggetti originali di King e Romero o adattamenti di alcuni racconti brevi di King. Se va fatta una maratona di Halloween fa fatta bene, con i due Creepshow visti uno dietro l’altro.
Episodio preferito di Creepshow: Strisciano su di Te.
Episodio preferito di Creepshow 2: La Zattera.

8. I Delitti del Gatto Nero – Regia di John Harrison (1990)

Se Night Gallery comincia come un film per la tv e diventa una serie, se proprio in questi giorni Creepshow è tornato a esistere, ma in forma televisiva, con Tales from the Darkside è successo il contrario, un po’ come con Ai Confini della Realtà nel 1983 (no, non è tutto un film dell’orrore; no, non ha posto qui).
Tales from the Darkside era una creatura di Romero, era andata in onda dal 1984 al 1988 e aveva avuto ottimi riscontri di pubblico, ma nella sua versione cinematografica il regista non viene coinvolto, se non come ideatore del soggetto di uno dei tre segmenti, Il Gatto Nero, originariamente destinato a far parte del secondo Creepshow, ma poi scartato per problemi di budget.
Tales from the Darkside  è un’antologia deliziosa, molto adatta per una serata all’insegna del macabro divertimento, e con degli effetti speciali dal vero, a opera di Nicotero e Kurtzman, che fanno ancora la loro porca figura. Non molto adatto agli spettatori particolarmente impressionabili.
Episodio preferito: Il Gatto Nero.

9. Trick’r Treat – Regia di Michael Dougherty (2007)

Credo che questo sia il film di Halloween per antonomasia, quello che riporta lo spirito e il significato di questa festività magica in immagini nel modo più compiuto e pieno possibile. Ha anche una struttura abbastanza anomala rispetto al tipico horror a episodi analizzato fino a ora: non c’è una vera e propria divisione tra le storie, non c’è soluzione di continuità, mancano narratori esterni o cornice. Le storie sono la cornice e viceversa, quindi la narrazione è fluida, continua, ininterrotta. Regala inoltre all’iconografia di Halloween un personaggio indimenticabile come il tenerissimo Sam, incarnazione pura e assoluta di Halloween, e terribile punitore di chi non ne rispetta l’importanza.
Una meraviglia, per gli occhi e per il cuore.
Episodio preferito: i segmenti non hanno dei titoli, perché non sono veri e propri segmenti. Il migliore è, a mio parere, quello dello scuola bus.

10. Southbound – Registi vari (2015)

Con la nuova ondata di registi indipendenti attivi in ambito horror, cambia l’impostazione delle antologie, che diventano in parte showreel per i giovani talenti, in parte termometri dello stato di forma del genere. Tra i vari ABCs of Death e V/H/S, il film che ne esce meglio è Sputhbound, non solo perché presenta una parata di autori che, in futuro, faranno grandi cose, quando non le hanno già fatte, ma anche per una certa coerenza narrativa e stilistica che di solito sfugge a queste operazioni. Gli episodi sono molto ben amalgamati tra loro e, tra alti (quasi tutti) e bassi (pochissimi), il film riesce a raccontare quattro storie compiute e a dare, allo stesso tempo, un’impressione di rotondità e completezza che altri prodotti simili non hanno. Mi pare un ottimo modo per concludere, festeggiando la potenza dell’horror contemporaneo, la notte di Halloween.
Epidosio preferito: The Accident, diretto da David Bruckner.

 

17 commenti

  1. Ivo Salvatico · ·

    Che bello che bello che bello!

    Della lista mi mancano Kwaidan, Night Gallery, Trick’r Treat e Southbound, stasera so cosa fare!

    Grazie infinite!

    1. Ma ci mancherebbe! Siamo qui apposta!

  2. Southbound l’hanno appena trasmesso su Cielo.
    Mi sono accorta che l’avevo già visto anni fa – e sì, l’episodio dell’incidente è il migliore.
    ABCs of death ce l’ho in programma per stasera.
    Kwaidan invece mi chiedo se possa aver a che fare con le storie raccolte da Lafcadio Hearn, o se semplicemente è un caso: come intitolare un libro ed un film, del tutto distinti, entrambi “Storie di fantasmi”.

    1. Kwaidan è proprio una trasposizione da quella raccolta, bravissima!

      1. Si chiama avere culo 😀
        Comincerò da quella, comunque, visto che il film non ce l’hanno.

  3. La goccia d’acqua è una meraviglia, ho visto quell’episodio anni fa e lo ricordo bene ancora adesso *__*
    Il secondo Creepshow è più brutto del primo ma gli sono più affezionata, avendolo visto mille volte in TV. E la Zattera, quanto cazzo fa paura ancora adesso?
    I delitti del gatto nero l’ho rivisto poco tempo fa. Invecchiato maluccio, a parer mio, ma che delizia l’episodio con Steve Buscemi e quello col gatto.
    Trick’r’Treat è semplicemente stupendo. Negli anni, è diventato uno dei miei horror preferiti, uno di quelli che non mi stanco mai di guardare.

    1. Sì, l’ho rivisto anche io qualche settimana fa su Prime (sia benedetto il catalogo horror di Prime), ed è effettivamente un po’ scalcinato, però è ancora molto, molto godibile, e alcuni effetti (il gatto, la trasformazione del Gargoyle) sono impressionanti.
      Trick’r Treat è un capolavoro, e vorrei tanto che Dougherty tornasse all’horror.

      1. Giuseppe · ·

        Capolavoro che, a differenza degli altri azzeccati titoli in lista (compreso in primis il capolavoro di Bava con quel terrificante episodio de La Goccia d’Acqua), non ho ancora visto, mannaggia… E, a proposito di Dan Curtis, è un peccato non poter infrangere di nuovo la regola della decina perché, per l’occasione, io avrei inserito anche il suo Dead of Night del 1977 (episodio preferito: Bobby) 😉

        1. Più che altro, cerco sempre di non mettere più di un film per ogni regista, e Trilogia del Terrore era troppo famoso per escluderlo. Magari di Dead of Night ce ne occupiamo a parte!

  4. Concordo. Halloween è il giorno più bello di tutti. Tra tutti i film da te citati non posso far altro che amare I tre volti della Paura. Tre episodi stupendi di cui tutti ricordano però quello della Goccia e posso capire molto bene il perché, visto che ancora oggi riesce a terrorizzare). Southbound è stata una sorpresa enorme. Un’antologia horror fatto veramente bene che mi ha appossionato dall’inizio alla fine. Di Creepshow non c’è neanche bisogno di parlarne. Un cult senza tempo. Su Trick’r Treat concordo in pieno con te sul fatto che riesce ad esser eil film di Halloween perfetto.
    Hai scelto una lista di film veramente interessanti e stupendi!

    1. Grazie! Infatti ho una mezza idea di rivedermi Trick’r Treat stasera!

  5. Alberto · ·

    Ma che bellino Trick’r treat. L’ho visto di prima mattina, le ore piccole non sono più per me 🙂 Comunque, non che se ne senta la mancanza, ma faccio fatica a lasciare qualche commento qua e là perchè non riesco quasi mai a trovare i film che consigli, almeno tra i recenti, manco coi sottotitoli. Sappi però che, anche a perdere, leggerti è sempre un piacere.

    1. Se ne sente la mancanza, invece!
      Credo che farò quello che ho fatto per The Furies anche per altri film. Devo solo trovare il tempo e poi, sottotitoli per tutti!

      1. Alberto · ·

        Sarebbe stupendo.

  6. Luca Bardovagni · ·

    Bello. Kwaidan è un pezzo che non lo riguardo e mi fa strano…Di solito sono momomaniacale con ciò che considero capolavoro (ho riletto L’ombra dello Scorpione almeno una ventina di volte per capirci…fa un numero di pagine a 4 zeri…). Stavamo considerando io e un vecchio amico una maratona Horror che è slittata. Eravamo indecisi tra maratona trash (da morte a 33 giri a Brivido, per capirci), maratona Stephen king derivati-il peggio (il già citato, grano rosso sangue,Cujo, la luna piena di cui hai scritto una recensione tenera e affettuosa), maratona Capolavori dimenticati da Iddio (Wampyr, perchè no il Chien Andalou, Eraserhead,Essi Vivono, robetta così).
    Sicuro ci aggiungiamo qualcosa in questa lista. Il mio amico torna domani, la cassa di birra già l’ho presa…

  7. a me è piaciuto molto anche Tales of Halloween

    1. Sì, è molto carino, soprattutto l’ultimo episodio di Marshall.

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