Dieci Horror per un Anno: 1993

Il motto di questa rubrica è “nell’horror non esistono anni brutti”. È una massima in cui credo fermamente, eppure il 1993 la mette a dura prova. Parlare di anno brutto forse non è del tutto appropriato, vista la presenza di almeno una pietra miliare della storia del genere, seppure controversa perché è in bilico tra horror e fantasy; però parlare di anno mediocre è davvero il minimo sindacale: ho fatto una fatica enorme a racimolare dieci titoli distribuiti da gennaio a dicembre, questo perché comincia ufficialmente la grande crisi degli anni ’90, con strascichi di un certo rilievo anche nel decennio successivo.
È vero che nel ’96 sarebbe arrivato Scream a salvare la baracca da solo, ma questo avrebbe poi comportato una fase di appiattimento ulteriore, che ci avrebbe condotti dritti dritti nelle braccia dei remake e dei torture porn dei primi anni del XXI secolo.
Per questi anni bui, le nostre liste settimanali raccontano di pochi, sporadici film che resistevano, nonostante tutto, al degrado circostante. Non sempre i risultati erano perfetti, ma ci dobbiamo accontentare.

1. Azione Mutante – Regia di Alex de la Iglesia (Uscito in Spagna il 21 Gennaio del 1993)

Almodovar produce l’esordio di un ragazzo di 27 anni, un film post-apocalittico in cui un gruppo di mutanti rapisce la figlia di un ricco industriale in un mondo dominato dalla bellezza e dalla perfezione fisica. È il primo film del nostro Alex, cui voglio bene come a un fratello, ed è quindi eccessivo, ridondante, forse un po’ troppo chiassoso, ma comunque uno spettacolo. Segna anche il momento in cui la Spagna (e in seguito l’Europa tutta) cominciò a salvare il culo all’horror, ed è soltanto il primo di due film in lingua spagnola presenti in questa lista. Sarebbe stato un processo lento e graduale, destinato a giungere a compimento più di dieci anni dopo, ma se volete trovare le origini del nuovo horror spagnolo, è in questo ex ragazzo di 27 anni che le dovete cercare.

2. L’Armata delle Tenebre – Regia di Sam Raimi  (Uscito negli USA il 19 Febbraio del 1993)

La ragione per cui questo film mancava nella lista del 1992 è che ha una storia distributiva un po’ travagliata, con tutta quella storia del cambio di finale, che comportò il ritorno sul set e qualche altro mese aggiunto di post-produzione. La prima volta, L’Armata delle Tenebre viene presentato al festival spagnolo di Sitges, nell’ottobre del 1992, ma sarà soltanto nel febbraio dell’anno successivo che questo glorioso capolavoro vedrà il buio delle sale cinematografiche americane e, in seguito di tutto il mondo.
Da Evil Dead 2 sono passati cinque anni, e Sam Raimi ha il semaforo verde per concludere la sua trilogia con Ash solo quando Darkman porta una quantità di soldi clamorosa e inaspettata nelle casse della Universal.
Non c’è molto da dire su L’Armata delle Tenebre che non sia già stato detto, e soltanto chi non l’ha mai visto può pensare che il film perfetto non esista.

3. Bagliori nel Buio – Regia di Robert Lieberman (Uscito negli USA il 12 Marzo del 1993)

Tratto da una delle più grandi bufale della storia delle bufale, Bagliori nel Buio è il film che hai definito la messa in scena del rapimento alieno come incubo lovecraftiano, roba che quella famigerata sequenza nell’astronave è stata davvero la causa di innumerevoli notti insonni per tantissima gente, compresa la sottoscritta.
Non ha dunque molta importanza che tratti come eventi realmente accaduti dei fatti inventati di sana pianta, perché Bagliori nel Buio è un’opera di finzione pura, che non ha la minima ambizione di voler fare luce sui presunti incontri ravvicinati di un gruppo di boscaioli in Arizona negli anni ’70. È cinema horror con l’unico scopo di farvi cagare sotto, e ci riesce anche molto bene.

4. La Metà Oscura – Regia di Gerge A. Romero (Uscito negli USA il 23 Aprile del 1993)

Come ho anche scritto nella recensione, La Metà Oscura non è un film pessimo, è solo un film molto sfortunato, un film che è passato attraverso un vero e proprio tritacarne di problemi produttivi, tra cui il fallimento della casa di produzione, la Orion risorta da poco, a fine riprese, cosa che ha ritardato non solo la distribuzione del film, ma ne anche azzoppato la fase di montaggio. È anche un film dove, tra due autori di grande personalità, Romero e King, il secondo ha la meglio, e La Metà Oscura risulta troppo kinghiano e pochissimo romeriano, se si escludono le rare esplosioni di gore.
Eppure, al netto di tutto, lo ricordo sempre con grande affetto e, in un’annata come il ’93, bisogna prendere ciò che si trova in giro.

5. Ultracorpi – L’Invasione Continua – Regia di Abel Ferrara (Uscito in Francia il 9 Giugno del 1993)

La versione di Ferrara del romanzo di Finney, qui al suo terzo adattamento, è quella che si allontana più di tutte le altre dalla fonte originale: se il film di Siegel manteneva come ambientazione una piccola città californiana, e quello di Kaufman spostava l’azione a San Francisco, qui tutta la vicenda si svolge in una base militare dell’Alabama, il che suggerisce una naturale correlazione tra il conformismo dei baccelloni e il codice militare.
All’epoca della sua presentazione in concorso a Cannes e delle sua successiva uscita in sala, la critica si divise parecchio nel giudicarlo, tra chi ne lodava le metafore sociali e politiche (Roger Ebert) e chi invece lo riteneva una fotocopia superflua del film di Kaufman.
A me piace molto e credo anche che quello di Ferrara sia stato un approccio molto coraggioso e originale alla materia.

6. Body Bags – Regia di John Carpenter, Tobe Hooper  (Andato in onda l’8 Agosto del 1993)

Non so se ci avete fatto caso, ma la quantità di filmacci uscita nel ’93 supera il livello di guardia, e abbiamo appena superato metà classifica. Body Bags è un film antologico in cui Carpenter fa da anfitrione sulla scia dei vari Guardiani della Cripta e Zii Tibia di discendenza fumettistica, e consta di tre segmenti più una cornice ambientata in un obitorio. Vanta la presenza di guest star illustri, come Wes Craven, Sam Raimi, Greg Nicotero e sua maestà Roger Corman. Non è nulla di speciale, solo un discreto intrattenimento estivo, eppure nelle notti horror che hanno costellato la mia vita, ha sempre occupato un posto speciale.
Menzione d’onore per l’episodio Eye diretto da Hooper, in cui Mark Hamil interpreta un giocatore di baseball a cui, dopo un incidente stradale, viene impiantato l’occhio di un serial killer da poco giustiziato.

7. Cose Preziose – Regia di Fraser C. Heston (Uscito negli USA il 27 Agosto del 1993)

Secondo adattamento Kinghiano, anche questo, come La Metà Oscura, ambientato a Castle Rock. I due film hanno un personaggio in comune, il ricorrente nei romanzi del Re, sceriffo Alan Pangborn, qui interpretato da Ed Harris. Il cattivo, nonché satanasso in persona è, con una scelta che ha quasi del genio, nientemeno che Max Von Sydow. Insomma, non proprio un cast di sprovveduti. A dirigere troviamo il figlio di Charlton Heston, che non purtroppo non è proprio il massimo cui si possa aspirare dietro la macchina da presa. Il risultato è quello che sembra un film fatto per la televisione, salvato da ottime prove di recitazione da parte di tutti, e dalla capacità dello sceneggiatore (anche lui, non proprio uno sprovveduto) di saper comprimere in meno di due ore un romanzone kinghiano dall’impianto corale.
Molto piacevole da guardare, estremamente cinico per gli standard kinghiani, è forse un po’ moscio quando si tratta di pestare sulla violenza, ma ne vale la pena. Anzi, un giorno di questi ci scappa un post.

8. Ticks – Larve di Sangue – Regia di Tony Randel (Uscito negli USA l’8 Ottobre del 1993)

Questo film sarà l’oggetto del prossimo post del Ciclo Zia Tibia, quindi non dirò molto per non rovinarvi l’eventuale lettura. Parlando di filmacci (che, l’avete capito, sono il fulcro dell’annata), Ticks è proprio una roba che punta tutto sul fattore repulsione e disgusto. Ticks è un film sulle zecche mutanti. Sì, avete capito bene, zecche mutanti. Il divertimento è tutto basato basato sugli effetti speciali dal vero che propongono un assortimento di schifezze da far tornare su ogni cosa mangiata negli ultimi 10 anni. Non credo si possa chiedere di più a un film uscito direttamente per il mercato home video nei primi anni ’90. In produzione esecutiva troviamo Brian Yuzna, mentre il regista è quello del secondo capitolo di Hellraiser. Tanta gioia, tanti pensieri felici.

9. Il Ritorno dei Morti Viventi 3 – Regia di Brian Yuzna (Uscito negli USA il 29 Ottobre del 1993)

Se si esclude Romero, non esiste un film di zombie più bello de Il Ritorno dei Morti Viventi. Era stato anche un bel successo di pubblico, e così si era messo in cantiere un sequel, uscito nel 1988. Purtroppo, il film non era questo granché, e si corre ai ripari affidando a Yuzna il terzo capitolo. Si cambia radicalmente registro, abbandonando in parte i toni da commedia dei due predecessori e dando molto spazio a sangue e frattaglie. Ma la cosa che rende Il Ritorno dei Morti Viventi 3 un caso particolare, è che si tratta quasi di un romance, piuttosto tragico, con protagonista una delle zombie più sensuali mai apparse sullo schermo. Grazie di esistere, signor Yuzna. E sì, forse anche qui ci potrebbe scappare un post dedicato.

10. Cronos – Regia di Guillermo del Toro (Uscito in Spagna il 5 Novembre del 1993)

Dopo tanta serie B, chiudiamo col botto e tributiamo all’esordio di del Toro i dovuti onori. Guardare Cronos oggi, dopo più di venticinque anni di carriera del regista messicano, fa uno strano effetto: di rado, infatti, si è visto un percorso d’autore così coerente. Ogni ossessione, ogni tema ricorrente, ogni marchio di fabbrica visivo sono presenti, anche se in forma embrionale, in questo piccolo film a basso budget sui vampiri, che poi pure a parlare di vampiri non si fa un gran servizio né al film né a chi ancora deve recuperarlo, perché è, come spesso succede con del Toro, una storia dove l’elemento fantastico si mischia e si sovrappone a quello umano e sentimentale, in questo caso, il rapporto tra un nonno e la sua nipotina.
Con de la Iglesia e del Toro ad aprire e chiudere questa classifica come due parentesi, possiamo dire, al netto di tutti i filmacci menzionati, che è vero: non esistono anni brutti, nell’horror.

16 commenti

  1. Molti visti, devo ricuperare qualcuno, Azione Mutante non me lo ricordo 😦

    Parliamo invece di Cose Preziose tratto dal libro di Stephen King, il film secondo me e’ una presa in giro, girato malissimo e con sequenze assurde, se non fosse per Max Von Sydow sarebbe spazzatura, e poi il finale…va beh.
    Il libro che il mio preferito lo considero un capolavoro, al secondo posto metto Il gioco di Gerald, di cui e’ stato tratto anche il film diretto dal grande Mike Flanagan.
    Io per tradizione rileggo ogni 1 – 2 anni tutti i libri di King, a rotazione, e continuero’ cosi fino alla fine dei miei giorni.
    Grazie Lucia 🙂

    1. Alla faccia! Ogni due anni TUTTI i libri di King! Ma come fai? :O
      Grazie a te! 🙂

      1. non tutti, a rotazione da dove avevo lasciato, va beh qualcuno posso evitarli

        1. Ah, perché ti immaginavo sepolto da valanghe di libri 😀

          1. forse cosi 🙂
            https://it.wikipedia.org/wiki/Tempo_di_leggere

            e poi essere sepolto con i libri di King e’ un onore 🙂

  2. Cose preziose visto oggi è davvero brutto, smosciato da un finale pessimo. Si salva solo per gli attori grandiosi e a parte tutto lo riguardo sempre con piacere, soprattutto per Nettie ❤

    1. Il problema è la piattezza televisiva della regia di Heston, perché il cast fa il suo sporco lavoro e lo script è molto fedele. Poi sì, il finale è molto brutto.
      Nettie ❤ ❤

    2. Amanda Plummer (Nettie Cobb) e’ come l’avevo creata mentalmente leggendo il libro, attrice fantastica,
      l’interpretazione di Bonnie Bedelia (Polly Chalmers) e’ stata demolita dalla sceneggiatura monca,
      nel libro lei soffre realmente per i dolori, nel film vanno e vengono.

  3. Blissard · ·

    Sono uno dei pochi a cui il Cose preziose di Heston piace, secondo me rende bene l’atmosfera del romanzo di King, quel tono soffuso e confidenziale ma al contempo vagamente minaccioso che scaturisce sin dalle prime – indimenticabili – pagine.
    Non so bene quale sia stata la sua vicenda distributiva, ma devo confessarti che Dark Waters di Baino merita a mio parere molto di più di un buon 70% delle pellicole presenti nella top 10

    1. È stato presentato al Fantafestival nel giugno del ’94, ma non credo sia uscito in home video fino a parecchi anni dopo.

      1. Blissard · ·

        Si parla addirittura del 2006…
        Per carità, la tua scelta di tenere conto dell’anno di distribuzione è legittima, ma a volte crea paradossi spaziotemporali 😀

        1. Sì, ma ho fatto le mie ricerche prima di cominciare a stilare queste liste, e ho scoperto che, prendendo in considerazione l’anno di produzione, si creavano casini ancora più grossi. Non paradossi temporali come questi, ovvio, ma anni con venti film e altri con 0 film. Così, mi sembra tutto più equilibrato, anche se si perde qualcosa per strada, ogni tanto. 😀

  4. Annatina di robetta via ❤

    Azione Mutante l'ho adorato, caciarone e geniale allo stesso tempo

    1. Azione Mutante è una baraonda deliziosa ❤

  5. Giuseppe · ·

    Sará anche stato un anno difficile questo 1993, sì, però vedo che sei comunque riuscita a stilare una lista più che dignitosa (direi, con Azione Mutante in testa) 😉 Su Ticks aspetterò di leggere il tuo post dedicato, allora, anche se dovrò stare attento agli spoiler non avendolo ancora visto…

  6. Ci sono due grandissimi film, anzi tre, la metà oscura, Cronos e L’armata delle tenebre, film che potremmo definire pietre miliari, mi piace l’esordio di Guillermo del Toro 🙂 Romero è un mostro sacro e non si tocca, Raimi è un grande ^_^

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