Archivi tag: Brian Yuzna

Ciclo Zia Tibia 2019: Il Ritorno dei Morti Viventi 3
Regia – Brian Yuzna (1993) A contendersi il titolo di “zombie più sexy della storia del cinema tutto” sono due fanciulle che appaiono nella stessa serie di film: Linnea Quigley, indimenticabile Trash del primo capitolo de Il Ritorno dei Morti Viventi, e Melinda Clarke, protagonista assoluta del terzo. E non ce n’è davvero per nessuno. […]

Ciclo Zia Tibia 2019: Ticks – Larve di Sangue
Regia – Tony Randel (1993) Ve lo avevo promesso, ed eccolo, il film sulle zecche sotto steroidi diretto dal regista del secondo Hellraiser e prodotto da Brian Yuzna, un film realizzato direttamente per il mercato home video all’inizio degli anni ’90, ovvero il grado zero del cinema horror, in linea teorica, il peggio del peggio […]

Dieci Horror per un Anno: 1993
Il motto di questa rubrica è “nell’horror non esistono anni brutti”. È una massima in cui credo fermamente, eppure il 1993 la mette a dura prova. Parlare di anno brutto forse non è del tutto appropriato, vista la presenza di almeno una pietra miliare della storia del genere, seppure controversa perché è in bilico tra […]

Ciclo Zia Tibia 2015: Dolls
Regia – Stuart Gordon (1987) Chiudiamo la nostra rassegna estiva con un gioiellino di quel geniaccio di Stuart Gordon, uno a cui ogni appassionato di horror che si rispetti dovrebbe fare come minimo un monumento equestre nel giardino di casa. In mancanza di spazi esterni, va bene anche il salotto buono. Perché Gordon, insieme al […]
2001: Dagon
(Regia – Stuard Gordon) “There will be no time, no end, no today, no yesterday, no tomorrow – only the forever and forever, and forever without end. It is your fate. It is your destiny” Stuart Gordon, Brian Yuzna, la Fantastic Factory, H.P. Lovecraft. Non dite che non vi vengono i lucciconi agli occhi e […]
Society
Regia – Brian Yuzna (1989) “You were right Billy, I am a butthead!” Buttiamo giù la maschera in maniera definitiva e irrevocabile: l’ horror è, da sempre, un genere politicizzato. Che lo si voglia o no, che si decida di interpretare i film come semplici film coi mostri e gli assassini, o che si vadano […]