Ormai ci siamo: la data fatidica, per me, è lunedì, che è davvero un giorno del cazzo per compiere gli anni, soprattutto se si tratta di anni importanti. Chiudiamo quindi il mese di settembre (che per la Halloween season di ottobre ho in mente altri progetti) con un riepilogo dei più importanti film dell’orrore usciti nell’anno di grazia 1978, un grande anno per il nostro genere preferito. Non voglio fare classifiche vere e proprie; niente ordine di gradimento, quindi, che già scegliere solo 10 film è stata dura: in rigoroso ordine di uscita nelle sale, ecco i film dell’orrore fondamentali classe ’78.
10. Fury – Uscito negli Stati Uniti il 2 marzo del 1978
Ne abbiamo parlato da poco e non credo ci sia altro da aggiungere rispetto all’articolo a esso dedicato: per la sottoscritta è uno dei migliori film a tema poteri mentali mai realizzato. Sì, lo preferisco anche a Scanners e penso che soltanto il prototipo diretto da De Palma un paio d’anni prima sia in grado di superarlo. E tuttavia non è molto conosciuto. Sarebbero il caso e l’ora di rivalutarlo.
09. Long Weekend – uscito in Australia il 29 marzo del 1978
L’eco-vengeance era un filone molto in voga negli anni ’70 e di solito narrava della ribellione della natura nei confronti di un’umanità irrispettosa e in pieno delirio di onnipotenza. Long Weekend fa parte del filone, ma lo sfrutta da una prospettiva inedita: non c’è una vera e propria vendetta, non consapevole, almeno e non perpetrata tramite bestiacce orrende, mutazioni genetiche e mostruosità assortite. Impostando una tendenza che poi sarebbe stata propria di tanta cinematografia australiana successiva (ma già presente, tanto per fare un esempio, ne L’Ultima Onda di Peter Weir, che è di anno più vecchio di Long Weekend), qui la natura si limita a esistere, e a essere di per se stessa una minaccia troppo complessa per gli incauti e anche un po’ sciocchi protagonisti del film. Magnifico, da ogni punto di vista.
08. Il Tocco della Medusa – uscito in Gran Bretagna il 14 aprile del 1978
Anche di questo film ho parlato pochissimi giorni fa, quindi non la faccio troppo lunga: tra i vari film facenti parte della mania per i poteri psichici che colse in pieno la Hollywood post-Carrie, questo si distingue per essere un’interessante variazione sul tema, e per un risvolto apocalittico che crea vera angoscia nello spettatore. Vedetelo, cercando di non badare ad alcune lentezze nella parte centrale, e arrivate a una conclusione che vi colpirà come un SUV sulla ciclabile.
07. Martin – uscito negli Stati Uniti il 10 maggio del 1978
Ovviamente non sarà questo l’unico Romero presente nella lista: il buon George uscì con due film in uno stesso anno ed entrambi trovano la loro collocazione naturale qui. Certo, uno dei due ha avuto un impatto culturale infinitamente superiore all’altro; Martin è un piccolo film, poi martoriato da Dario Argento in post-produzione (destino toccato anche all’altra opera di Romero del ’78), quasi da renderlo irriconoscibile. Il re dei registi coatti cambiò anche il titolo, da Martin al ridicolo Wampyr. E di variazione sul tema del vampirismo si tratta, ma senza soprannaturale, solo tanto urbano squallore, tanta disperazione, tanta follia, tanta solitudine. Minuscolo capolavoro.
06. Gli Occhi di Laura Mars – uscito negli Stati Uniti il 2 agosto del 1978
Anche Carpenter fa doppietta nella lista, non dietro la macchina da presa, ma come sceneggiatore: Gli Occhi di Laura Mars segna infatti la prima volta, e l’unica relativamente fortunata, in cui il Maestro si è trovato a lavorare per un grande studio, la Columbia Pictures, con grandi star e persino una canzone scritta apposta da Barbra Streisand, che divenne il tema del film.
Un gran bel thriller diretto poi nientemeno che da Irvin Kershner. Se non lo conoscete, recuperatelo per una tetra serata autunnale.
05. Piranha – uscito negli Stati Uniti il 3 agosto del 1978
Recensito circa una settimana fa su questi stessi schermi, Piranha non sarà mai celebrato abbastanza. Nello stesso anno in cui arrivava nelle sale il sequel de Lo Squalo, Roger Corman e Joe Dante, con un quindicesimo dei soldi della Universal (che nel frattempo faceva riscrivere copioni e licenziava registi), realizzano il più bell’omaggio a Jaws mai apparso sullo schermo, tanto che persino Spielberg lo difese dai suoi stessi produttori, quando cercarono di bloccarne la distribuzione. Ma d’altronde, Corman è colui che ha fatto 100 film a Hollywood senza perdere un dollaro. Figuriamoci se quei damerini della Universal potevano fregare uno come lui.
04. Dawn of the Dead – uscito in Italia il 2 settembre del 1978
Ed ecco il secondo Romero, arrivato prima in Italia che nel resto del mondo, ma in una versione un po’ differente (e secondo me inferiore) a quella statunitense; fa comunque fede la prima mondiale, anche perché negli Stati Uniti il film è arrivato solo l’anno successivo, parzialmente rimontato e con un’altra colonna sonora.
Cosa altro potrei dire su Dawn of the Dead che non sia stato detto centinaia di volte, da persone più preparate di me? Siamo di fronte alle fondamenta del genere, uno di quei rari film ad aver inciso su tutte le produzioni future, forse anche di più del suo predecessore del 1968 (uno splendido cinquantenne). Se La Notte dei Morti Viventi ha gettato il seme dello zombie cinematografico, L’Alba lo ha codificato in maniera così precisa che questo mostro è rimasto, senza particolari cambiamenti, fatta salva solo la variante centometrista, identico fino ai giorni nostri.
Il vero capolavoro di Romero è, a mio parere, un altro, quello che dà il nome al blog che state leggendo, ma Dawn of the Dead è un vero spartiacque. Indimenticabile.
03. Halloween – uscito negli Stati Uniti il 25 ottobre del 1978
E parlando di colossi, di film che gettano semi destinati a germogliare negli anni a venire e a partorire infiniti epigoni, ecco che arriva John Carpenter e, con lui, la creazione dello slasher propriamente detto. Anche in questo caso, non è che ci sia molto da aggiungere, su Halloween: la sua è una storia quarantennale che ancora non ha smesso di portare gente nelle sale in ogni parte del mondo, e il seguito in uscita a breve sta lì a dimostrare l’estrema longevità di questo mito di celluloide. Il tutto nato da un’idea tanto semplice, quasi elementare, quanto potente. Allo schematismo narrativo, in seguito tratto distintivo di quasi ogni slasher, Carpenter unisce un’eleganza formale fuori del comune. Ed ecco servito un film entrato di diritto nella leggenda.
02. Non Violentate Jennifer – uscito negli Stati Uniti il 22 novembre del 1978
Un po’ di sana exploitation ci voleva, in questa lista e I Spit on your Grave fa parte dei film della mia vita; so che non è particolarmente ortodosso e ammettere di essere stata formata da un film di questo tipo può suscitare qualche imbarazzo, eppure è così: Day of the Woman (rendiamo giustizia anche al bellissimo titolo alternativo) ha influito su di me anche più di quanto avrei voluto. È un’opera rozza, estrema, che quando hai finito di vederla il primo istinto è di farti una doccia per toglierti di dosso il sudiciume; non è di certo il primo, ma resta il modello base per ogni Rape & Revenge, e rappresenta anche uno dei pochi esempi su cui calza a pennello la definizione di insostenibile, perché è vero: quella famigerata scena, lunga quasi venti minuti e priva di accompagnamento musicale, girata come se fosse un documentario da guerriglia urbana, non la si sostiene emotivamente e lascia delle cicatrici profonde. Nonostante sia un film che per me ha un significato particolare, non sono mai certa se faccio un favore a consigliarlo a chi non lo ha mai visto. Da maneggiare con cura.
01. Terrore dallo Spazio Profondo – uscito negli Stati Uniti il 22 dicembre del 1978
Per i più raffinati (e non hanno torto) è questo il più bell’horror del 1978. Poi si potrebbe discutere se, a incasellarlo nella categoria cinema dell’orrore, gli si faccia poi un gran servizio. Ho qualche dubbio in proposito: racconta di un’invasione aliena, e quindi dovrebbe trattarsi di fantascienza, ma la paranoia è un concetto così in linea con l’horror degli anni ’70 che mi riesce difficile non affermare che, dopotutto, di horror si tratti. L’uso poi di effetti speciali raccapriccianti, che anticipavano, anche se di poco, l’ondata del body horror del decennio successivo (sì, lo so che Cronenberg in Canada aveva diretto Shivers nel ’75, c’è anche un articolo in proposito) è da inserire in quel momento così particolare della storia del genere in cui i tecnici del make-up e degli effetti speciali dettavano legge e diventavano gli eroi di legioni di spettatori.
Terrore dallo Spazio Profondo è anche un manuale su come andrebbe scritto e diretto un remake, adattandolo alle ossessioni e alla fobie contemporanee, ma mantenendo intatto lo spirito dell’originale da cui si prende spunto.
E ora, per chiudere, vi siete mai resi conto di quanto sia bella, vivace, piena di cose da raccontare, la storia dell’horror? Solo in questo breve post, abbiamo accennato a dieci film, tutti diversi tra loro, tutti con le loro caratteristiche, tutti che hanno preso in pieno lo spirito dei tempi in cui sono stati girati. Quanto amo il cinema dell’orrore e quanto sono felice di non essere arrivata a quarant’anni e di non essere ancora stanca, di guardare film e di scriverne su queste pagine. C’è ancora tanto da esplorare, tante cose che non abbiamo detto, tanto passato da disseppellire e tanto futuro da scoprire, per il nostro genere preferito.
E quindi andiamo avanti, anche se la vostra Zia Tibia è diventata una vecchia carampana, anche se l’idea di invecchiare un po’ mi fa paura, finché ci sarà un bell’horror da guardare, andrà tutto bene.
Il ’78 è stato un attimo anno.
Per l’horror, e non solo 😉
Per il cinema, in generale, è stato un ottimo anno.
Poi sì, c’è la mia nascita illustre! 😀
Non si fanno gli auguri in anticipo, per quelli si aspetta lunedì ma intanto grazie per questo interessantissimo ripasso horror, pieno di titoli che ho amato… e di altri che non conoscevo! *__*
Ho fatto il post oggi proprio per evitare gli auguri 😀 😀 😀
Sono diabolica!
Splendido post; in un mondo ideale mi godrei le tua analisi anno per anno dal 1922 ad oggi.
Zombi versione originale e versione Argento sono abbastanza diversi, più politico il primo e più action il secondo, però non c’è quella differenza qualitativa tra le due versioni che c’è nel caso di Martin, che nella “revisione” argentiana è un mezzo disastro. Anche secondo me Non Violentate Jennifer è il migliore R&R mai girato, dotato di una consapevolezza assente in Un tranquillo weekend di paura e di una poesia (e qualità stilistica) maggiore rispetto a L’ultima casa a sinistra.
Ma grazie… e non è detto che questa cosa non si possa fare, dato che ormai la rubrica è agli sgoccioli e tocca inventarsi qualcosa di nuovo!
Sarebbe meraviglioso
Dovremmo partire dagli anni ’60 però, perché prima non li trovo dieci horror per ogni anno 😀
Ci metterei la firma anche se tu partissi “solo” dagli anni 60 🙂
dieci capolavori. Sopratutto Day of woman film davvero estremo e feroce, senza che ogni due secondi ti urli: va quanto sono cattivo. Parlano le immagini e l’atmosfera carica di violenza e rabbia.
Comunque, anche il ’76 non scherza 😉
io non riesco ad accettare che tu ti definisca “carampana” a soli 40 anni anche se lo fai per scherzo
È un modo per esorcizzare 😀
L’urlo di Donald Shuterland alla fine del film mi è rimasto dentro per anni .
Avevo 16 nel 78 e li ho visti quasi tutti , Concordo in pieno nella scelta dei titoli, Argento all’epoca poteva fare e disfare quello che voleva e ha fatto diversi danni ….saluti
Argento come produttore non era proprio il massimo. Credo si possa dire senza timore di lesa maestà. Quello che ha combinato con i film di Romero è abbastanza squallido.
Bellissimo articolo Lucia!..sono tutti capolavori!😊
Grazie ❤
Non ho mai visto Non violentate Jennifer, provvederò. Magari il giorno del mio compleanno, che è domenica 🙂
Allora se passi da queste parti a commentare, ti faccio gli auguri! Siamo vicini di compleanno 😀
Dieci imperdibili titoli d’epoca: sì, quella del ’78 è stata davvero un’ottima… CARAMPANnAta 😉
P.S. Fantascienza o Horror? Terrore dallo Spazio Profondo riesce a collocarsi benissimo in entrambe le categorie, direi, come del resto riusciranno poi a fare anche altri due remake di altissima classe (La Cosa e La Mosca, ovviamente)… 😉
Che dici, la facciamo una classifica per ogni anno? 😉
Per rifarmi a un certo marine coloniale di nome Hudson, ti dico… “Cristo, sì!” 😉
Che filmoni. Io sarò per sempre affezzionato a opere come Dawn of the dead e Halloween, opere che mi hanno particolarmente segnato nella mia crescita cinematografica. Complimenti!
ci inciampo solo ora…
1978: PORCA VACCA e anche DIO BUBU!
Ho intenzione di farlo per ogni anno a partire dal 1960 ❤