E quindi siamo tutti chiusi in casa (e non vi azzardate a uscire che vi mando Jason) e stiamo vivendo un qualcosa che credevamo possibile soltanto nei film che ci piacciono tanto. Ho riflettuto, in questi giorni, se sospendere le attività del blog, ma poi, soprattutto per questioni di sanità mentale (la mia) ho ritenuto opportuno continuare con la normale programmazione, se non altro perché almeno ci facciamo un po’ di compagnia. Non farò, decisione irrevocabile, alcun post a tema, ma spero di potervi consigliare qualche bell’horror da vedere nel corso della quarantena, così il tempo passa più in fretta e le paure si esorcizzano meglio.
Andiamo avanti con la nostra rubrica settimanale (che è quasi agli sgoccioli, tra l’altro) con un anno abbastanza interessante, nonostante faccia parte di un periodo in cui il genere non era proprio in salute. Eppure, come amo sempre ribadire, non esistono anni brutti nell’horror. Persino i temibili ’90 sono qui a dimostrarlo.
1. Il Tocco del Male – Regia di Gregory Hoblit (Uscito negli USA il 16 Gennaio del 1998)
Cominciamo con un tipico prodotto d’epoca: il thriller ad alto budget con grosse star coinvolte. In questo caso, si va a sconfinare con mia immensa gioia nell’horror puro, perché la soluzione del caso è di natura squisitamente soprannaturale, demoniaca, a voler essere precisi. L’idea di fondo è abbastanza simile a quella de L’Esorcista III, ma non ce ne facciamo un gran cruccio, perché il film è molto buono ed evita persino il trappolone del finale consolatorio. Cosa volete di più? E poi c’è Denzel, e Denzel è sempre una meraviglia da guardare.
2. Deep Rising – Regia di Stephen Sommers (Uscito negli USA il 30 Gennaio del 1998)
Tutti sapete che tra i registacci di filmacci, Sommers occupa un posto speciale nel mio cuore. E se lo occupa, è perché ha diretto questo film abissale dal gore fuori controllo e dalla strafottenza al di là del bene e del male. Deep Rising non è un film per tutti, bisogna essere di grana grossa e tocca avere anche lo stomaco forte, soprattutto per una sequenza in particolare. Però è tanto, tanto, tanto divertente e fila via in un lampo che neanche te ne accorgi che è finito. Famke Janssen al massimo del suo splendore e Wes Studi più bastardo che mai completano il quadro di un film che forse pecca soltanto nel protagonista, un po’ bolso, ma offre un finale con mostro chtuloide all’inseguimento di una moto d’acqua. Questo è cinema.
3. Perfect Blue – Regia di Satoshi Kon (Uscito in Giappone il 28 Febbraio del 1998)
Questo è l’unico film d’animazione che vedrete nelle liste settimanali. Credo sia anche l’unico film d’animazione cui abbia mai accennato nel blog. L’animazione e io non andiamo troppo d’accordo, ma se devo percorrere la storia del genere, Perfect Blue non può mancare. Satoshi Kon è scomparso troppo giovane nel 2010, e ha diretto Perfect Blue a soli 35 anni. Era un genio, di quelli veri, e pure un visionario. Quindi, se in questi giorni di isolamento forzato cercate un film meraviglioso, optate per Perfect Blue. Mi ringrazierete poi.
4. Whispering Corridors – Regia di Ki-hyeong Park (Uscito in Corea del Sud il 30 Maggio del 1998)
Un film importantissimo, in quanto responsabile di aver rilanciato l’horror coreano. Costò una miseria e incassò un’ira di Dio, generando una saga lunga quattro seguiti, tutti con storie differenti e scollegati gli uni dagli altri, se non per l’ambientazione scolastica. Qui abbiamo al centro della vicenda l’omicidio di una sadica insegnante in un liceo femminile, un fantasma vendicativo e tanto disagio adolescenziale. Il tutto servito con sei chili di denuncia per i metodi punitivi e violenti del sistema educativo coreano. Non vorrei dire una bestialità, ma credo sia un film inedito in Italia.
5. Blade – Regia di Stephen Norrington (Uscito negli USA il 19 Agosto del 1998)
Prima che cinecomic divenisse una parola d’uso comune, prima che esistesse il cinecomic in quanto genere cinematografico, l’horror ci aveva già pensato, grazie di tutto. La Marvel non era quel colosso disneyano che è ora, anzi. I fumetti erano cose per poveri sfigati e nessuno avrebbe mai scommesso un centesimo su un film tratto dalle avventure del nostro amatissimo Diurno, dati gli insuccessi di qualunque tentativo precedente di generare blockbuster da saghe a fumetti. E invece…
Nonostante sia opinione comune, e ci mancherebbe pure, che il secondo film diretto da del Toro sia il capitolo migliore della saga, il primo Blade è storico, ed è comunque bellissimo.
6. Cube – Regia di Vincenzo Natali (Uscito in Canada l’11 Settembre del 1998)
La botta di genio a basso budget che non ti aspetti: Cube anticipa di qualche anno tutti i giochini a base di sadismo e trappoloni della saga di Saw, tanto per fare un esempio, ma è molto più intelligente e, passatemi il termine, filosofico nel mettere in scena le peripezie di un gruppo di sconosciuti che si ritrovano all’interno di una struttura (il Cubo del titolo) labirintinca e disseminata di trabochetti mortali, senza sapere come e perché siano finiti lì. Un film rompicapo senza una soluzione. Ora pare persino che, grazie alla riesumazione in casa Netflix, Natali abbia la possibilità di rilanciare la sua carriera.
7. La Sposa di Chucky – Regia di Ronny Yu (Uscito negli USA il 15 Ottobre del 1998)
Mancini e Yu (l’uomo il cui deviato senso dell’umorismo fa sempre breccia nel mio cuore) rilanciano, sull’onda lunga del successo di Scream, l’ultima grande icona dell’horror anni ’80 adattandola ai gusti di fine millennio. Il risultato è un film, a mio parere, grandioso, con l’invenzione del personaggio di Tiffany che diventerà il simbolo del nuovo corso della saga tanto quanto Chucky stesso, e una Jennifer Tilly di cui è impossibile non innamorarsi. Credo sia un esempio, ancora oggi imbattuto, di come rinnovare una saga nella maniera giusta e, se volete spegnere il cervello gravato dalle preoccupazioni di questi giorni, è il film che fa per voi.
8. L’Allievo – Regia di Bryan Singer (Uscito negli USA il 23 Ottobre del 1998)
Altro film ad alto budget con star, tratto da King in un momento così critico per l’horror che persino il nome dello scrittore non garantiva grandi incassi. Tratto dalla saccheggiatissima raccolta Stagioni Diverse, è molto fedele alla novella (non si può parlare di romanzo vero e proprio) da cui prende l’ispirazione, che era forse un pelino più perfida e meno indulgente con il suo giovane protagonista, qui vittima (anche se fino a un certo punto) della situazione, vero e proprio mostro nella sua controparte cartacea. Ma son sottigliezze, perché Singer è, al solito bravissimo, McKellen nel ruolo del vecchio porco nazista, impeccabile e inquietante come pochi, e la vicenda di straordinaria malvagità in un contesto ordinario, fa gelare il sangue.
9. Vampires – Regia di John Carpenter (Uscito negli USA il 26 Ottobre del 1998)
Annata interessante per i vampiri al cinema, vero? Con tutto il bene che voglio a Blade e alla Marvel, non esiste nulla che batta Vampires, al mondo in generale e nel cinema a base di succhiasangue in particolare. L’energia violenta e l’atmosfera torrida di questo film sono impareggiabili. E prende la nostalgia per i bei tempi in cui i vampiri erano mostri schifosi e niente più. Carpenter, dimostrando al mondo che finiti ci sarete voi, dirige un film solido come una roccia e imbevuto del suo proverbiale pessimismo cosmico nei confronti dell’umanità tutta, viva, morta e non morta. Capolavoro.
10. The Faculty – Regia di Robert Rodriguez (Uscito negli USA il 12 Novembre del 1998)
Miglior film di Rodriguez senza rivali e adorabile variazione sul tema degli ultracorpi in sala teen (alla sceneggiatura abbiamo Kevin Williamson); cast di facce note, star del futuro, meteore anni ’90, attori e attrici di derivazione televisiva che qui si apprestavano a fare il salto al grande schermo, coadiuvate da un gruppetto di veterani adulti che sembrano divertirsi come non mai in tutta la loro vita, tra cui c’è persino Piper Laurie. Ma chi ruba la scena e il cuore è Clea DuVall, e sfido chiunque ad affermare il contrario.
The Faculty è, nella mia personale e umile opinione, il frutto più nobile germogliato dal grande albero di Scream, forse proprio perché se ne distanzia così tanto e, invece dello slasher, sceglie di declinare il tutto in un fanta-horror a base di paranoia e percezione del sé.
Ecco, se proprio non potete fare a meno di guardare qualcosa a tema di contagi, allora datevi anima e corpo a The Faculty.
Annata molto bella, a scorrere la tua lista.
Di Perfect Blue già sai, lo considero un capolavoro, un horror psicologico che trasuda solitudine e infelicità; Kon poi sfrutta al meglio le possibilità che l’animazione gli offre, ed è impossibile immaginare il film in live action.
Mi riempie il cuore di gioia che anche tu trovi Vampires un filmone; mai capito perchè molta gente, anche in gamba, lo considera poca roba, è il vampire movie più cazzuto mai girato, antieroico, anticlericale, sporco, meschino, romantico. A mio parere è l’ultimo capolavoro carpenteriano, e vale ancor di più perchè il romanzo da cui è tratto è una autentica schifezza.
Una domanda: di Whispering corridors ci sono altri episodi validi? Io ho visto solo il primo e mi è piaciuto, ma non ho visto nessuno dei numerosi seguiti
Non li ho visti tutti e, se devo essere sincera, non ricordo neanche quali ho visto, nel senso che non so se il secondo o il quarto 😀
Però non erano malaccio. Il capostipite resta imbattuto.
Anno molto ricco, con quella bomba di the cube (girato in una stanza, una), l’allievo con un McKellen da brividi e soprattutto l’ignoranza bruta di Vampires, che si, per diana, è davvero un filmone.
Consiglio su Ronnie Yu: recuperare il suo the bride with the white hair, misto di wuxia, melò e horror in salsa hongkonghese, con una splendida brigitte lin.
Daje!
MI metto subito in caccia. Grazie per la dritta preziosissima!
Visti tutti tranne il 3 e il 4, in L’Allievo c’è la scena del povero gatto rosso a cui Ian McKellen brucia le zampine nel forno, Blade il regista Norrington fece anche il mostro di Detective Stone, dove Hauer dorme con un piccione in testa, niente da dire sulla burrosa Tilly tra l’altro nel film c’è pure John Ritter, Vampires gran film, in Faculty c’è pure la bionda Laura Harris che farà pure il divertente Severance
Sì, mi pare che Detective Stone sia recensito qui da qualche parte 🙂
3,6,8, sono film che amo oroifondamente. Deep Rising è un gioiello di serie b, mi diverte molto vederlo, anche se non lo rammento così gore, ma io non ricordo nemmeno cosa ho fatto ieri sera.
Il Tocco del male per me è il film più intelligente su questo tema proprio perché non pare una cosa fatta con pochi mezzi e speriamo bene, ha un ottimo cast e un finale che mi ha fatto bestemmiare perché volevo quello consolatorio. . Poi ci sono due film che non mi garbano affatto, ma non ricordavo che fosse così pieno di roba buona questo 1998.
Beh, c’è quella sequenza (presente anche nella gif che ho inserito) in cui un poveraccio viene spolpato pezzo pezzo a favore di camera 😀
Mi diede incubi pazzeschi per settimane, ai bei tempi!
Ma che bellissima annata!!..Deep Rising è assolutamente delizioso,come Blade…Vampires è l’ennesima perla del grande Carpenter e the Faculty ha un sapore retrò che me lo fa amare alla follia 😍
vampires e il tocco del male sono due dei miei horror preferiti di sempre, il primo soprattutto. anzi, credo che il Montoya di Baldwin sia stato una delle mie ultime cotte cinematografiche u.u
E ci credo! Montoya è un gran figo, e pure un bellissimo personaggio!
Un Denzel al giorno leva la possessione di torno.
Bello, lui.
Bello tanto lui.
Il tocco del Male, un ottimo thriller/horror dal finale… felino 😉
Annata comunque di gran classe quella del ’98, nonostante non fosse un periodo così florido per l’horror: visti tutti i titoli in lista (compreso il consigliatissimo capolavoro animato di Satoshi Kon) con l’eccezione di Whispering Corridors, che pure a me risulta non essere mai uscito nel nostro paese.
Parlando di vampiri, poi, tutto il rispetto possibile per Blade ma fra lui e Vampires è ovvio a chi spetti di diritto la prima posizione 😉
Di questo giro ne ho visti esattamente la metà: 1, 5, 6, 9, 10. Il mio preferito in assoluto è Vampires, ma io sono un carpenteriano (anche se spesso mi chiedo chi non dovrebbe essere carpenteriano).
Blade lo vidi tanti anni fa e non piacque. Sicuramente un film importante e ben fatto, sono io che non amo i prodotti Marvel e il cinecomic… Boh magari lo rivedrò in questi giorni di reclusione forzata, chissà che ora non lo apprezzi!
Mi incuriosiscono tantissimo L’allievo e Whispering Corridors, mi metto subito in cerca… Grazie come al solito per i consigli!
Perfect Blue è un film d’animazione che amo tantissimo e che esplorare la psicologia dei personaggi in maniera assurda. Visivamente poi è incredibile. Deep Rising ricordo di averlo visto da piccolo e ricordo bene di non aver dormito quella notte appunto per colpa della scena nella gif.
La sposa di Chucky è un film folle e incredibile e anche The Faculty è una pellicola che apprezzo tantissimo ma che in pochi ricordano.