10 Horror per un Anno: 1980

Pare che queste liste vi piacciano molto e quindi ho pensato, se riesco, di proporvene una alla settimana, a meno di avere qualche film fondamentale di cui parlare o di non fare in tempo a compilarle, perché andare a beccare le date di distribuzione esatte è un bel problema, soprattutto se si tratta di film piccoli, indipendenti, passati magari attraverso vari festival prima di sbarcare effettivamente in sala. Come regola di base, tenderei a usare sempre le date in cui il film è stato disponibile per il grande pubblico, quindi niente festival.
Questa introduzione per dirvi che magari troverete, nel post in questione, una gravissima assenza, quella di Maniac. Eppure di assenza non si tratta, perché è stato prodotto nel 1980, ma distribuito nel Gennaio del 1981, e ne parleremo a tempo debito.
Detto ciò, se per il 1970 ho avuto difficoltà a trovare 10 film, per il 1980 ne ho dovuto escludere qualcuno, perché 10 erano pochi. Spero di aver selezionato i più rappresentativi.

1. Inferno – Regia di Dario Argento (Uscito in Italia il 7 Febbraio del 1980)

Non sono una grandissima estimatrice di Inferno, credo sia decisamente troppo sconnesso nel racconto, anche più di quanto non lo fosse già Suspiria; eppure la potenza della messa in scena è innegabile, se non si fa troppo caso a quello che viene messo in scena, che evidentemente non interessava né ad Argento né alla Nicolodi, autori della sceneggiatura.
Va anche detto che Suspiria non nasce come primo capitolo di una trilogia e Inferno arriva dopo il successo inaspettato della svolta soprannaturale di Darione. Abbastanza normale che sia un po’ raffazzonato. Ma gli si perdona quasi tutto, in fin dei conti.

2. Cannibal Holocaust – Regia di Ruggero Deodato (Uscito in italia il 7 Febbraio del 1980)

Per una volta tanto, vorrei parlare di questo film senza riferirmi per forza alle varie controversie e polemiche a esso legate. Nonostante io giudichi alcune decisioni prese sul set da Deodato e dalla sua troupe, assolutamente riprovevoli, credo anche che Cannibal Holocaust sia un grandissimo film, un film che non rivedrò mai più, ma comunque un’esperienza che, se siete appassionati di horror, prima o poi nella vita vi tocca. Poi dipenderà da voi stabilire se sia positiva o negativa.
Una cosa è certa: la definizione di “film maledetto” è spesso mal riposta e usata a sproposito. Cannibal Holocaust è uno dei pochi casi in cui calza perfettamente, quasi fosse stata coniata su misura.

3. The Fog – Regia di John Carpenter (Uscito negli USA l’8 Febbraio del 1980)

Dopo il trionfo di Halloween, Carpenter avrebbe potuto mettersi lì tranquillo, dirigere il seguito, campare di rendita, soggiornare a Haddonfield fino all’età della pensione, magari. Non sarebbe stato il primo regista horror a fare una cosa del genere; e invece no: basandosi su una sceneggiatura scritta insieme a Debra Hill, gira questa ghost story, che è in realtà un film d’assedio e un revenge movie compressi in poco meno di un’ora e mezza. E The Fog è un film di una modernità sconcertante, oltre ad avere la colonna sonora migliore di tutta la produzione Carpenteriana e a fare paura sul serio.

4. The Changeling – Regia di Peter Medak (Uscito in Canada il 28 Marzo del 1980)

Da una ghost story all’altra, passiamo a uno dei miei horror preferiti in assoluto, un film che deve la sua riuscita e le emozioni che suscita nello spettatore, quasi esclusivamente alla scrittura e alla narrazione. Non troverete spaventi da due soldi, in The Changeling, non ci saranno apparizioni improvvise, la storia non andrà dove voi vi aspettate, nessuno sarà lì a prendervi per mano e a consegnarvi ciò che volete, perché The Changeling è un film che delle vostre aspettative e delle formule precostituite non se ne interessa affatto.
Valore aggiunto di The Changeling è un attore protagonista tra i più colossali ad aver mai calcato il suolo terrestre.

5. Venerdì XIII – Regia di Sean. S. Cunningham (Uscito negli USA il 9 Maggio del 1980)

A distanza di quasi quarant’anni si può dire che Venerdì XIII non è un bel film: non brilla per atmosfera, non ha una regia particolarmente elegante e non si distingue certo per la sua sceneggiatura, posto che ne sia mai esistita una. Però è troppo importante per non inserirlo in lista, e non solo per aver generato la saga horror più lunga e longeva di sempre, ma perché ha anche dato vita a tanti epigoni, spesso migliori dell’originale, segnando il principio di quella che oggi è nota come la golden age dello slasher e che va dal 1980, appunto, fino al 1984. E se l’età dell’oro è finita lì, lo slasher in quanto tale non ha mai smesso di mietere vittime, sempre all’ombra di Venerdì XIII e della signora Voohrees.

6. Humanoids from the Deep – Regia di Barbara Peeters (Uscita negli USA il 16 Maggio del 1980)

Non può mancare l’angolo del B movie, come non può mancare uno dei rarissimi esempi di exploitation diretto da una donna. Purtroppo il film non è uscito come lo avrebbe voluto la sua regista e Corman, qui produttore, si è reso colpevole di una bastardata di quelle grosse, ma Humanoids from the Deep è un film che consiglio sempre a tutti di vedere e che meriterebbe una maggiore considerazione. Se cercate di togliere tutti i momenti privi di senso, inseriti in un secondo momento per garantire al pubblico di guardoni il maggior quantitativo di nudità possibile, quello che vi resta è un film di mostri marini convincente, pieno di violenza e girato facendo fronte a problemi di budget e ingerenze produttive enormi. Peccato che la carriera di Peeters sia finita proprio con Humanoids.

7. Shining – Regia di Stanley Kubrick (Uscito negli USA il 13 Giugno del 1980)

Non ho mai voluto parlare di Shining sul blog, non perché io abbia qualcosa contro il film (lo venero, come chiunque dovrebbe fare), ma perché non mi sento all’altezza di parlarne. E poi, diciamo la verità, cosa potrei mai aggiungere che non sia già stato detto? Tuttavia, quando devi fare una lista di film horror usciti nel 1980, credo che Shining sia il primo a venire in mente a tutti. La mia venerazione per questo film risale ai tempi delle scuole medie, quando passavo la mia gioventù mal spesa al videonoleggio sotto casa. Ho affittato il VHS insieme a un’amica e credo sia stata una delle prime volte in tutta la mia vita in cui, finito il film, io abbia riavvolto il nastro per rivederlo da capo. E poi ancora, e ancora, e ancora, andando avanti così per giorni, con relativo multone da parte del noleggio.
Ma ne è valsa la pena.

8. Vestito per Uccidere – Regia di Brian De Palma (Uscito negli USA il 25 Luglio del 1980)

Annetto interessante, il 1980, per l’horror d’autore, vero? Dressed to Kill, com’è tipico di De Palma, è un tour de force di virtuosismi della regia, un thriller che gioca con le convenzioni del genere e funziona come un metronomo. Una combinazione perfetta di abilità dietro la macchina da presa ai limiti del funambolico, violenza esplicita, erotismo e meccanismi narrativi che manipolano lo spettatore. Impossibile distogliere lo sguardo, una volta che il film è iniziato: De Palma ti porta letteralmente a spasso col guinzaglio per un’ora e tre quarti, ti fa credere e pensare quello che vuole lui, spinge i tuoi occhi dove vuole lui, determina le tue emozioni come vuole lui.

9. Paura nella Città dei Morti Viventi – Regia di Lucio Fulci (Uscito in Italia l’11 Agosto del 1980)

Per noi fulciani, questo film rappresenta un momento imprescindibile: l’inizio della Trilogia della Morte, la fase più sperimentale e personale della carriera del regista romano. E sì, è vero che non siamo ai livelli de L’Aldilà, è vero che la il compromesso tra narrativa lineare a linguaggio dell’incubo non funziona ancora alla perfezione, ma la forza delle sequenze più estreme, l’estetica sfrenata, la famosa poetica del sangue e del macabro, sono già tutte lì. Per chi si commuove al solo sentire il nome di Fulci, come me, Paura nella Città dei Morti è l’equivalente dell’inizio di una grande storia d’amore.

10. Stati di Allucinazione – Regia di Ken Russel (Uscito negli USA il 25 Dicembre del 1980)

Russel è un regista di cui si parla sempre troppo poco, ma noi lo ritroveremo molto spesso in queste liste. Stati di allucinazione è, paradossalmente, uno dei suoi film più “accessibili”, con tutte le virgolette del caso. Dicevamo che il 1980 è un anno importante per il cosiddetto horror d’autore e l’ultimo film di questa piccola carrellata sta qui a dimostrare l’enorme vitalità del genere. Roba che gli alfieri del post horror, quelli che dicono che l’horrir sia diventato una cosa seria negli ultimi cinque o sei anni, non saprebbero neanche rapportarsi con un’opera come Stati di Allucinazione. Per tutti gli altri, c’è questo magnifico film da vedere e rivedere.

12 commenti

  1. Flavio Troisi · ·

    Meraviglia. Mi hai fatto tornar bambino. E condivido in toto la’opinione che di The Changeling, che scoprii leggendo Danse Macabre di King e da allora è per me il migliore film di fantasmi in assoluto insieme a Poltergeist, ovviamente su registri diversi.

    1. Io ci aggiungerei un paio di fantasmi spagnoli e deltoriani, ma sì, tutto sommato la penso come te: The Changeling è imbattibile.
      Contenta che la lista ti sia piaciuta 🙂

  2. Visti tutti tranne il 6 e il 9 della lista tra l’altro nel film di De Palma compare un futuro regista John Stockwell che appare anche in Christine di Carpenter
    Fulci rimane per me un grande pensate che il primo Resident Evil nasce perchè il game designer voleva vedere Zombi di Romero, ma vide Zombi 2 di Fulci,
    Tra l’altro in chiaro hanno passato il travagliato Zombi 3 ( mi è piaciuto) anche questo nonostante non sia tutto di Fulci.
    Ottima lista

    1. Il 6 lo abbiamo visto in pochi, in realtà. Ma mi faceva piacere inserirlo. Però Fulci, ecco, quello non posso perdonartelo 😀

  3. Bellissima lista! Il 1980 è stato bell’anno. Continua con questa rubrica 😁

    1. Allora dici che va bene una volta a settimana? 🙂

      1. Secondo me, va bene 👌😉

  4. Inferno, Venerdì 13, Vestito per uccidere e The Fog sono opere che amo molto. Changelling non l’ho mai isto come anche Paura nella città dei morti. Bella lista.

  5. Visti tutti..e vista la mia età, quasi tutti al cinema!..e sono dei film meravigliosi che mi hanno preso per mano davvero e portato dentro ad un meraviglioso labirinto dal quale non voglio uscire.. molti li vidi con i miei genitori,cinefili incalliti… bellissima rubrica e complimenti 😊👍

  6. Blissard · ·

    Al di là del valore (assoluto) della pellicola in questione, mi chiedo: chissà che impatto deve avere avuto all’epoca il fatto che uno degli autori con la A maiuscola (e con più puzza sotto il naso) come Kubrick si cimentasse in un horror?
    Bella lista, io avrei inserito Macabro di Lambertone Bava tra i 10; non ho visto Humanoids from the deep e – anche a costo di suscitare riprovazione – ammetto di non essere un grande estimatore di The Changeling, che mi ha regalato più sbadigli che sussulti.

  7. Giuseppe · ·

    Una lista degna di un degno anno (Fulci, Argento, Russell, Carpenter e alla via così… non dev’essere stato facile limitarsi a dieci, no) e, dato che ovviamente Shining non poteva non farne parte, colgo l’occasione per ribadire la mia convinzione che saresti perfettamente all’altezza di parlarne: quando leggeremo un tuo post a riguardo, SOLO allora potremo dire che sarà già stato detto tutto 😉
    P.S. Il film di Barbara Peeters io ho sempre cercato di vederlo -al di là della (molto) poca correttezza cormaniana- come quella sorta di libero remake aggiornato del Gill-man di Jack Arnold che a mio parere avrebbe benissimo potuto essere (e non dimentico certo l’omaggio “alieno” nel finale)…

  8. Napoleone Wilson · ·

    Keith Gordon, non John Stockwell, in “Dressed to Kill” e “Christine”, poi regista egli stesso.

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