Ce lo avete chiesto ed è arrivato: comincia oggi, e dovrebbe proseguire a scadenza più o meno mensile, il club del libro di Paura & Delirio. Lo inauguriamo con la storia di fantasmi per antonomasia, ovvero Il Giro di Vite di Henry James, e con la sua trasposizione cinematografica del 1961, The Innocents, diretto da Jack Clayton, sceneggiato da Truman Capote, fotografato da Freddie Francis e interpretato da Deborah Kerr e da una giovanissima Pamela Franklin.
Cosa volete di più dalla vita?
Delle top 5 sulle migliori storie di fantasmi al cinema e in narrativa?
Perché ci sono anche quelle, in coda al podcast.
E insomma, con Davide abbiamo dato fondo a tutte le nostre energie per questo episodio sperimentale. Fateci sapere se la formula vi piace e se volete che prosegua il mese prossimo.
Buon ascolto!
Arrivo come al solito in ritardo…
Innanzitutto grazie a Lucia e Davide…
Nessuno che commenta? È per il film in bianco e nero o per il libro “noioso”? A parte le sciocchezze, trovo azzeccato il fatto che parliate di libro e film insieme… Io mi ero immaginato delle puntate in cui si parlava solo di libro cartaceo ma così credo sia meglio perché non snatura il podcast e soltanto un libro, soprattutto se ha una mole di pagine imponente è difficile da impostare, preparare, leggere, e poi registrare la puntata…
Ora con questo format aspetto una puntata sul libro e sulla serie di Serling!
Per la puntata di oggi: sarà che non lo leggo da tanto e che l’ho sempre letto in italiano, ma la pesantezza non me la ricordavo… Forse un po’ i dialoghi stucchevoli ma mi son sempre detto: “Magari all’epoca andava così…” e chiusa la faccenda… Più che altro vorrei chiedere che senso ha il titolo! In italiano sembra che intenda le vite dei protagonisti invece, quando lessi il titolo in inglese capii che si riferiva ad altro ma non capisco a cosa…
Il film invece è un capolavoro! Avete detto già tutto, ma consiglio letterario, leggete Capote, almeno i libri più famosi e se lo volete proprio vedere, in carne e ossa, consiglio uno dei miei film preferiti di sempre e cioè “Invito a cena con delitto”… A parere mio una delle parodie più riuscite di sempre…
Film magnifico. Ce lo avevo in lista da tempo e mi serviva una spinta.
Visto che mi sto un po’ (ri)appropriando del gotico (grazie al blog), sull’onda dell’entusiasmo segnalo Down a Dark Hall (Rodrigo Cortez) che ho apprezzato molto.
Direi che l’accoppiata libro/film è una formula tale da meritare di certo un proseguimento: per me è promozione piena 😉
Il Giro di Vite l’ho letto diverso tempo fa e, a dire il vero, nemmeno io associo il suo ricordo a una particolare pesantezza: per la cronaca, io rimango fra quelli convinti che i fantasmi fossero già presenti nel racconto di Henry James oltre che -esplicitamente- nel classico di Jack Clayton (a proposito, interessante la tua disquisizione tecnica sulla messa a fuoco “in contemporanea” dei protagonisti per creare un adeguato effetto straniante). Riguardo al possibile legame con Fulci, ora che mi ci fai riflettere, Quella villa accanto al cimitero ha in effetti più di un punto in comune con l’opera di James… potremmo definirla una personale rivisitazione fulciana in versione gore.
E, considerato l’autore di cui si parla, io riserverei una menzione “spettrale” pure alla sua grande amica Edith Wharton 😉
P.S. Peter Wyngarde (ovviamente ricordo assai bene Jason King, essendo di un paio d’anni più anziano di Davide) è stato, tra le altre cose, guest star nella storica serie con Patrick McGoohan ” Il prigioniero”, dove vestiva i panni del perfido Numero Due di turno…
Che puntata magnifica, evviva il club del libro!
Se posso, per la posta del cuore, mi piacerebbe avere un vostro commento su Tiziano Sclavi e, nel dettaglio, cosa ne pensate dei suoi libri?
P.s se vi entra anche una chiosa sul film Dellamorte Dellamore sarebbe gradito! Grazie
Grazie! Segnata la domanda! Appena riprendiamo la posta del cuore, che abbiamo saltato per un paio di episodi, rispondiamo!
Grande puntata, questo format deve assolutamente continuare!
The Innocents l’ho visto qualche mese fà avendone letto qui sul blog, e ora sto recuperando più film fantasmosi possibile!
Intanto grazie! Credo che gradirai anche la prossima puntata del club del libro, allora, perché sempre di roba fantasmosa si tratta. Ma lo scoprirai domani, nei dettagli 😉
Provo a proporre una domanda in parte correlata con il Club del libro. Cosa ne pensate delle delle novelization? Partendo da un assunto forse assurdo, scrivere un romanzo a partite da un film, il fenomeno tutto americano, ha goduto di poche traduzioni nel nostro Paese, però mi sembra che oltre oceano non si sia del tutto assopito (mi è capitato di leggere la novelization di Halloween 2008 e di Cabin in the woods). Inoltre, ad essere coinvolti, in alcuni casi, sono autori di tutto rispetto, come John Passarella per l’Halloween di cui sopra, Dean Koontz per il Tunnel dell’orrore di Hooper (questo tradotto in italiano), o Alan Dean Foster per La Cosa di Carpenter (anche questo tradotto in italiano, ma pressoché introvabile). Personalmente, se un film mi è piaciuto, gradisco leggere su carta una versione più approfondita della storia. Mi è capitato inoltre di apprezzare la versione letteraria de Le streghe di Salem, mentre ne ho odiato la pellicola di riferimento.
Grazie
Devo confessarti una cosa: non ho mai letto una novelization in vita mia 😀 Però di sicuro questa è una domanda che Davide troverà interessante.