Novembre è stato decretato, in casa Paura & Delirio, il mese del remake: ogni settimana sceglieremo due film, l’uno il rifacimento dell’altro, e li metteremo a confronto, tanto perché ci piace dimostrare che la tanto vituperata pratica di riproporre la stessa storia a distanza, temporale o geografica, è vecchia come Hollywood e non è un vizio dei tempi moderni.
Certo, non partiamo proprio col piede giusto, devo dire, perché se Cat People 1942 è un classico intramontabile, invecchiato anche molto bene, al netto del budget basso e dei set riciclati, Cat People 1982 soffre di un’impostazione che nel 2020 ci appare irrimediabilmente superata, oltre a essere un film girato sotto montagne di cocaina. E la cosa si nota.
State pronti per la puntata a più alto contenuto di gossip della storia del podcast, ma anche per tanta propaganda nazifemminista e per coltissime disquisizioni sul neo-noir.
Siete avvisati.
Buon ascolto!
Ascolterò. Intanto però voglio dire che secondo me invece avete iniziato ottimamente. Il film di Tourneur è evidentemente storia del cinema e non c’è bisogno di aggiungere altro, ma quello di Schrader pur ovviamente perdendo su tutta la linea il “confronto” a distanza e al netto dei problemi intrinesci e non, resta uno di quei paradigmi di come si realizza un remake, non tanto per un discorso di qualità in sè, quanto proprio a livello concettuale.
Nondimeno infatti, anzi cosa ancor più importante, indipendentemente dalla sua natura derivativa, Cat people 1982 resta un film – piaccia o meno – che si inscrive alla perfezione nel percorso autoriale e nella poetica di colui che l’ha realizzato.
Infine, molto più prosaicamente – lo ammetto senza ritegno -, dove c’é(ra) la Kinski di quei tempi (e tantopiù in un simile film) si smette semplicemente di ragionare…xD
Come sempre ottimo materiale di cui parlare!
Beh, vista la quantità di cocaina circolante durante la sua lavorazione, alla fine davvero non si può dire che questo non sia un remake ben FATTO 😛
Comunque nemmeno io lo considero un brutto film, no, per quanto assai lontano dall’originale di Tourneur e inevitabilmente legato all’epoca in cui è uscito (ne avevamo parlato anche nell’Angolo di Briarcliff, sette anni fa circa)… riguardo poi al parere dello svogliato Malcolm McDowell circa il Cat People del ’42, possiamo dire senza tema di smentita che a pensarla così è SOLO lui 😉
Ogni tanto ho abbastanza tempo libero per ascoltarmi un vostro podcast PER INTERO!
Molto divertente ed istruttivo. Quando fate notare che nell’originale di Tourneur si lascia più di uno spiraglio (seppur angusto) per una spiegazione assolutamente NON soprannaturale e nel contempo c’è la negazione della sessualità femminile…Bhe sapete cosa mi è venuto in mente ? La caduta della casa degli Usher, nientemeno… Il remake…bhe…contestualizzandolo è divertente nel suo modo assurdo (grazie per lo spassoso aneddoto della Kinski e di Schrader…).