Paura & Delirio: Ep 51 – Thelma

Questa settimana ci spostiamo in Nord Europa per esaudire una richiesta della nostra amica, ascoltatrice e saltuaria ospite del podcast Marina.
Thelma è un film con mille facce e mille identità: è un coming of age e una origin story di una probabile super-eroina (o super-cattiva?), è un horror psicologico che, a seconda dei punti di vista, può sconfinare nei territori della fantascienza o, addirittura del folk horror.
Ma più di tutto, credo, è una storia di liberazione dalle catene imposte dalla famiglia d’origine, e da un’educazione rigidamente religiosa che è poi solo una forma di controllo; una storia di potere femminile, il tipo di storia con cui vado a nozze.
Sono contenta che sia piaciuto anche a Davide, perché ne è nata una discussione interessante.
Buon ascolto e buona visione.

5 commenti

  1. Tigrero · ·

    Come al solito ottima puntata e un ringraziamento a Lucia e Davide!
    La domanda su cosa si può mostrare o vedere con il cambiamento etico degli spettatori/società, è interessante… Recentemente, per fare un buffo esempio, riascoltando quella meraviglia che era Fred Buscaglione, mi rendo conto che alcune canzoni, se non fossero ovviamente ironiche, si baserebbero su cose che ora chiamiamo catcalling ed è giusto una sensibilizzazione ad un problema che spesso se è (superficialmente) sentito, è spesso liquidato con un se la cercano loro o peggio, fatevi una risata ogni tanto… Anche al cinema credo che ci siano argomenti tabù che variano nel tempo… Una volta gli animali non venivano trattati bene sui set, e non gliene fregava niente a nessuno, penso ai vecchi western e oggi invece fa soffrire/imbestialire una morte finta (perché fortunatamente non si fa più del male agli animali nei film) fuori campo di un gatto per esempio… Eppure un film con una scena simile ha vinto l’Oscar di recente!😉
    Thelma non l’ho visto ma sembra un film interessante, con quello stile algido à la Lasciami entrare/Ikea, giusto? Mi state dunque dicendo che tra Phenomena e Thelma, vincerebbe Thelma? Scherzo ovviamente ma trovo che anche Phenomena sia un film di supereroi à la “unbreakable”…
    Non avendolo visto, faccio un commento a vanvera: e se il padre dottore, avesse scelto “la via della fede” dopo “la via della scienza” intrapresa e in stallo proprio con la madre sedata? Non è forse il film stesso, con questo iter a ribadire che il fenomeno che si sviluppa del è qualcosa che trascendendo l’umano ha bisogno di ben altri parametri e etiche per essere compreso/assimilato/risolto (sempre se ciò sia possibile)? Se Thelma è una superdonna/oltredonna, non sono fallaci entrambi gli approcci?
    L’esempio poi del Dr. X è fuorviante/perfetto allo stesso tempo! Nel senso che credo che Davide intenda un dottore alla maniera di Quatermass, non certamente un Dr. X, che nei fumetti si avvicina pericolosamente ad un villain per come piega e manovra i suoi protetti e quindi molto simile al padre di Thelma.
    Un podcast sul libro, sarà certamente interessante, sarà un piacere vedere come lo svilupperete e non vedo l’ora di sentire la puntata fuori dagli schemi…
    Approvo “la associazione libera” con cui in futuro sceglierete i titoli… Trovo che aggiunga quel tocco di Delirio che il podcast promette insieme alla Paura e ne sono contento…
    Eco vengeance è intrigante! A me vengono idee persino letterarie (il terrore di Machen) e uno dei miei preferiti ibridato con gli Zombie e cioè Non si deve profanare il sonno dei morti”… E poi va be’, ci sarebbe giusto un “filmettino” di Hitchcock con cui dovreste però pagare pegno e citare anche la scrittrice della novella e cioè la Divina Daphne DuMurier, purtroppo, fin troppo dimenticata in Italia e non so all’estero…

    Domande:
    1) Dato che avete parlato di tropi o espedienti narrativi banalissimi, quali sono secondo Voi i più abusati e/o ridicoli e che non dovrebbero essere più riproposti? Io segnalo: insegnanti che, appena stanno per finire un discorso neanche iniziato spariscono perché è suonata già la campanella e non vuoi mica che il pubblico pensi che sia una lezione scolastica vera! Oppure il “dividiamoci” nei film horror, il Jump scare o falso Jump scare subito dopo che un personaggio apre e chiude porte/ frigoriferi, sportelli a specchio del bagno, nei gialli: “so chi è l’assassino” e muore una scena dopo… Inesattezze scientifiche continue e la lista continuerebbe all’infinito…

  2. Giuseppe · ·

    Ottimo podcast su Thelma (che recupererò) e ottima l’idea dell’associazione libera per la futura scelta dei film da trattare 👍

  3. 山Yama山 · ·

    Bellissimi questi due ultimi episodi! Dovrò riascoltarmi il 50° prendendo appunti perché avete messo tantissima carne al fuoco.

    Ho una domanda per la posta del cuore, è un argomento delicato che pensavo di sottoporvi già da un po’ e il fatto che ne avete accennato in questa puntata mi ha dato l’input definitivo. La domanda è questa:

    A vostro parere film horror come Sleepaway Camp (o il Silenzio degli Innocenti giustamente citato da Lucia) corrono il rischio, volontario o meno, di alimentare pregiudizi transfobici/omofobici?

    1. Grazie! È una domanda a cui tengo davvero tanto a rispondere!

  4. Puntatona e grazie della risposta!:-)

    – Mi associo alla domanda di 山Yama山. E vi chiedo se secondo voi film come Thelma, invece, contribuiscono a superare quei pregiudizi.

    – Thelma, talvolta, mi ha ricordato altri film (La diseducazione di Cameron Post, Lady Bird…): che cosa in particolare l’horror riesce a veicolare/raccontare con più forza/efficacia rispetto ad altri generi?

    OT: Grazie a un post del blog, ho finalmente recuperato Animas e… beh… fichissimo, originale e pianti a catinelle sul finale!

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