L’episodio di questa settimana parla di un film, che secondo noi, ha avuto un trattamento ingiusto sia da parte del pubblico che dalla critica, e abbiamo quindi cercato di invogliare voi, fedeli ascoltatori, a recuperarlo e dargli un’occasione, perché non c’è niente di meglio di un fanta-horror sottomarino per allietare le vostre serate estive e riportarvi dritti agli antichi fasti del bienno 1988-1990, quando di film di questo tipo ne usciva uno al mese.
Come sempre, con Davide abbiamo divagato a più non posso, toccando argomenti di varia natura, come l’acquisizione della Disney del marchio Fox, i giochi di ruolo, il futuro dei blockbuster, l’imminente adattamento di Dune, e persino di un bellissimo romanzo che potete scaricare gratuitamente. Il link lo trovate alla pagina del podcast. Buon ascolto e buona visione.
E ora, permettetemi di fare un uso privato di un podcast pubblico, sperando che Davide non me ne voglia per questo. Devo fare una dedica: un paio di giorni fa è morto mio padre. È stato lui a trasmettermi due interessi che, nel corso della mia vita, si sono rivelati fondamentali, la subacquea e il cinema. Lui mi ha portata sott’acqua per la prima volta quando avevo 12 anni, con tanto di piccola muta su misura e bombolino da 5 litri, lui ha noleggiato per sbaglio Leviathan credendo che fosse The Abyss causandomi incubi per almeno un paio di mesi, lui mi ha fatto vedere Jaws quando ero piccolissima, inculcandomi la fissazione per gli squali. Indirettamente, è stato anche responsabile della mia passione per l’horror, perché se non avesse noleggiato La Cosa, forse non staremmo qui da quasi un decennio a discutere di cinema dell’orrore. Anche se lui era terrorizzato dai filmacci che vedevo. Papà leggeva questo blog, e nei primi anni, sono ancora visibili alcuni dei suoi commenti. L’ultima cosa che siamo riusciti a fare insieme è stata andare a comprarmi una muta, l’anno scorso. Poi purtroppo non è stato più lui.
Credo che Underwater gli sarebbe piaciuto molto, con tutte quelle esplosioni e le camminate sul fondo della Fossa delle Marianne. Ecco, mi sarebbe piaciuto portarlo al cinema ancora una volta, come mi ci portava lui da bambina, ma non è stato possibile.
E insomma, volevo dedicargli questo episodio. Ciao papà, grazie di tutto.
Una bellissima dedica a tuo papà (anch’io avevo interagito con lui, in quei commenti dei primi anni)…. Ti sono vicino e ti mando un forte abbraccio ❤
Sì, mi ricordo che avevate parlato qui sul blog nella sezione commenti. Grazie, Giuseppe ❤
ti mando un abbraccio fortissimo. ti capisco più di quanto immagini. tieni duro 🖤
Grazie. Avevo intuito che stessimo vivendo delle esperienze simili e ti sono vicina ❤
Un abbraccio.
Il babbo ha fatto un bel lavoro con la pargola a forza di noleggiare i film “sbagliati”
Ho il sospetto che abbia fatto un bel lavoro con la pargola in generale.
Sì, alla fine, tutto sommato, credo anche io che l’abbia fatto. È stato un gran bel papà.
Grazie ❤
Mi spiace per la tua perdita, le mie sincere condoglianze.
Anche io sto attraversando una simile esperienza, lo scorso hanno hanno trovato un tumore al seno a mia madre; e dobbiamo tenerlo sotto controllo. Anche mia madre non è più la stessa.
Grazie, speriamo che per tua madre vada tutto bene. Un bacio.
Che buffo, anche io se guardo i cinemacci è perché mio padre mi parlava de La cosa, quando ero bambina. Ti mando un abbraccio forte da lontano, diventare adulti è spaventoso perché bisogna imparare a gestire queste cose che sono gigantesche e non ce lo insegnano da nessuna parte.
Io mi sto ripetendo il finale di Hill House in testa da giorni: the rest Is confetti.
Che bella dedica, che grande amore si legge , in poche righe. Tuo padre sarà orgoglioso di te, ovunque sia la sua anima, e comunque è con te nei ricordi e nei pensieri. Un abbraccio
Grazie, Annarita ❤ Ricambio.
Un forte abbraccio, Lucia
Grazie ❤