Dieci Horror per un Anno: 2015

Entriamo nel vivo del rinascimento horror tutt’ora in corso e subito mi trovo nell’imbarazzo di dover escludere anche ottimi film, perché davvero c’è troppa roba, tutta di altissimo livello. Vedete, ero nel dubbio se includere nelle mie liste settimanali anche annate così recenti, ma poi ho pensato che, trovandoci proprio alla fine del decennio, fosse interessante un riepilogo, tanto per renderci conto della fortuna che abbiamo avuto e ancora stiamo avendo. Perché magari è facile avere un atteggiamento altezzoso nei confronti del cinema dell’orrore contemporaneo, nel viverlo quotidianamente, nel vedersi passare davanti questi film come se fosse normale, ma quando poi te li trovi di fronte tutti insieme, capisci cosa è accaduto sotto i tuoi occhi negli ultimi cinque o sei anni, e la cosa fa un po’ impressione.
C’è da aggiungere che, nel 2015, 8 film su 10 sono prodotti negli Stati Uniti, e uno è comunque una co-produzione; ci sarebbe da fare un discorso su come gli USA si sono andati a riprendere il ruolo dominante nel genere, messo in discussione tra la fine del XX e l’inizio del XXI secolo dal alcuni paesi europei (Gran Bretagna, Spagna e Francia) e da Giappone e Corea. In un certo senso, sembra di essere tornati ai tempi del New Horror, il che non è necessariamente un male.

1. It Follows – Regia di David Robert Mitchell (Uscito negli USA il 13 Marzo del 2015)

Devo ammettere che, col passare del tempo, ho in parte rivalutato It Follows in senso negativo. Mi spiego: l’entusiasmo iniziale è un po’ scemato e sono arrivata a preferirgli altri film del 2015, ma resta lo stesso un grande horror, un rovesciamento dei canoni tipici dello slasher da manuale, e un film che deve moltissimo a Wes Craven, soprattutto nella gestione del rapporto dei personaggi adolescenti con gli adulti, quasi invisibili, spesso privi di volto, e nel senso di abbandono e di mancanza di punti di riferimento che vivono questi ragazzini.
Forse, tuttavia, la cosa che più mi è rimasta impressa di It Follows è l’uso degli spazi urbani di Detroit, diventata uno degli scenari più presenti nell’horror contemporaneo, proprio a partire da qui.

2. Spring – Regia di Justin Benson, Aaron Moorhead (Uscito negli USA il 20 Marzo del 2015)

Benson e Moorhead sono una coppia di registi e attori che, nell’arco di due film, hanno avuto il raro dono di saper mettere in immagini ciò che noi comuni mortali chiamiamo lovecraftiano, con un budget ridicolo e delle idee potentissime. Nel mezzo, hanno anche diretto questo gioiellino girato quasi tutto in Italia, una storia d’amore piena comunque di elementi riconducibili a Lovecraft, ma più di tutto il racconto di un viaggio, fisico e spirituale, di un protagonista che si trova in un momento della sua vita apparentemente privo di speranza per il futuro. E così il nostro Evan, dagli Stati Uniti, se ne va in Puglia e lì si innamora di un mostro, o di un miracolo, un prodigio, fate voi, tanto è uguale.
Gli horror “romantici” sono una cosa complicata, e devono essere gestiti con delicatezza, perché il paranormal romance è proprio dietro l’angolo. Benson e Moorhead evitano tutte le trappole del filone e ci consegnano una dolcissima fiaba macabra, che riesce ad ammorbidire anche il nostro cuore di pietra.

3. We Are Still Here  – Regia di Ted Geoghegan (Uscito negli USA il 5 Giugno del2015)

Al contrario di It Follows, che col tempo si è relativamente ridimensionato nel mio giudizio, We Are Still Here è cresciuto tantissimo nel corso degli anni, e oggi se ne starebbe tranquillo sul podio di una eventuale classifica. Non è soltanto a causa della presenza più o meno costante del fantasma di Lucio Fulci che si aggira per il film come un padre putativo. Ammetto che tutto questo amore nei confronti di Fulci possa avere un certo ascendente su di me, ma a conquistarmi, in We Are Still Here, è soprattutto un cambio di passo vertiginoso che trasforma una specie di rivisitazione di The Changeling in un’orgia di gore da voltastomaco, roba che non riuscivo a credere ai miei occhi. Purtroppo, in Italia, è ancora inedito.

4. Bound to Vengeance – Regia di J. M. Cravioto (Uscito negli USA il 26 Giugno del 2015)

Invece questo film, titolato malissimo, ha fatto anche una fugacissima apparizione nelle nostre sale nel dicembre del 2015, poco prima che i colossi natalizi arrivassero a spazzarlo via. Per fortuna, sono riuscita a vederlo, e poi a rivederlo una seconda volta, appena tornata a casetta. Bound to Vengeance non è propriamente un horror, ma fa parte di un filone che è, in realtà, una delle colonne portanti del cinema dell’orrore degli anni ’70, ovvero il rape & revenge, con al differenza sostanziale che qui la parte rape è implicita, mentre quella revenge è del tutto esplicita e anche molto calcata e insistita. Ma non pensate che sia, anche per un solo istante, catartica o liberatoria. Vi sbagliereste di grosso. Da segnalare la migliore interpretazione femminile del 2015, quella di Tina Ivlev.

5. Turbo Kid – Regia di Francois Simard, Anouk Whissel, Yoann-Carl Whissel (Uscito in Canada il 14 Agosto del 2015)

Turbo Kid è arrivato quando già il recupero selvaggio di tutto l’immaginario proveniente dagli anni ’80 era pratica consolidata; ma è arrivato prima che Stranger Things rendesse tale pratica istituzionale, e non è una questione di lana caprina, o un modo per distinguersi dalla massa (adoro Stranger Things): serve soltanto a sottolineare quanto tra Turbo Kid, operazione a bassissimo costo e altissimo grado di spruzzi di sangue, e altri film e serie basati sulla riproposizione di un cinema che non esiste più, ci sia un abisso di sincerità, afflato anarchico, spirito indipendente e conoscenza della materia, anche quella meno scolpita nella memoria di tutti noi.
Quindi Turbo Kid non è il solito film che riporta in auge gli anni ’80, Turbo Kid è diverso, Turbo Kid è unico.

6. Deathgasm – Regia di Jason Lei Howden (Uscito in UK il 28 Agosto del 2015)

Il premio per la miglior commedia metal horror se lo aggiudica questo film neozelandese dal ritmo forsennato e dallo splatter estremo. Deathgasm, la storia di un gruppo di metallari sfigatissimi che per sbaglio evocano un’orda di demoni e devono, di conseguenza, sconfiggerli. Tra Raimi e il primo Peter Jackson, ma con il bonus di una colonna sonora di repertorio (e non) da mettersi a saltare sulla poltrona, Deathgasm è di sicuro il più scanzonato e divertente tra i film qui proposti, e si contende con Turbo Kid la palma per il maggior quantitativo di sangue finto impiegato.

7. Last Shift – Regia di Anthony DiBlasi (Uscito negli USA il 6 Ottobre del 2015)

Last Shift è invece il film più classicamente spaventoso presente nell’elenco di oggi: un incubo lungo una notte, durante la quale una giovane agente di polizia dovrà vedersela con un’intera stazione (in via di smantellamento) infestata da qualcosa di estremamente pericoloso e vendicativo. DiBlasi bombarda lo spettatore con visioni da incubo per un’ora e mezza, sottoponendo la sua protagonista (Juliana Harkavy, la Black Canary di Arrow) a una vera e propria ordalia, da cui è impossibile uscire con la sanità mentale intatta.
E anche noi non ci sentiamo tanto bene.

8. The Final Girls – Regia di Todd Strauss-Schuls  (Uscito negli USA il 9 Ottobre del 2015)

Dato che si parla di roba molto recente, dovreste ricordare che all’epoca The Final Girls si conquistò a sorpresa il primo posto nella mia classifica dei migliori horror dell’anno, quando ero giovane e ancora facevo le classifiche. A quasi cinque anni di distanza, il mio giudizio non si è spostato di una virgola: The Final Girls è lo Scream dei nostri tempi e affronta quella nostalgia, di cui abbiamo già parlato in relazione a Turbo Kid, per gli anni ’80 con un piglio critico e un distacco che mettono nella giusta prospettiva tutta la caciara che, ormai da troppo tempo, si sta facendo intorno a un periodo storico che forse è stato un tantino sovradimensionato.
Geniale nella messa in scena, cerebrale ma senza dimenticare l’emotività, è anche un film che racconta uno splendido rapporto tra madre e figlia all’ombra dello slasher. Impossibile desiderare di più.

9. Crimson Peak -Regia di Guillermo del Toro (Uscito negli USA il 14 Ottobre del 2015)

Tra i film di del Toro è quello più incompreso e bistrattato: all’uscita è stato un flop commerciale considerevole, cosa abbastanza normale, considerando che il cinema gotico, quello vero, ancora non era tornato in auge e Crimson Peak, con la sua struttura da melodramma, è davvero una bestia stramba, che può addirittura sembrare un’anomalia nella carriera di del Toro. Eppure rientra a pieno titolo nella carrellata di diversi, mostri e reietti della società di cui il cinema del regista messicano è pieno. Per me fu un colpo di fulmine, e lo è ancora; per altri un mezzo passo falso, ma perché non hanno un’anima.

10. Bone Tomahawk – Regia di S. Craig Zahler (Uscito negli USA il 23 Ottobre del 2015)

È il film che ha rivelato al mondo il talento cristallino di Zahler, un regista incomprensibilmente ancora snobbato dalla grande distribuzione, e ignorato dalle nostre parti, dove ci si accorge delle cose soltanto dopo anni e anni. Western e horror con sporadiche e furiose esplosioni di violenza allucinante, cannibal movie che riporta ai fasti di certo cinema anni ’70 e, allo stesso tempo, apologo morale su coraggio, lealtà ed eroismo, Bone Tomahawk è l’esordio perfetto, sotto ogni punto di vista, e rappresenta il primo tassello di una filmografia breve ma coerentissima, che narra di uomini tutti d’un pezzo e delle loro scelte etiche di fronte a circostanze che piegherebbero le ginocchia a chiunque.
Come potete vedere, anche il 2015 è un’annata niente male, e non ho neanche dovuto scomodare la Blumhouse per dimostrarvi in che forma smagliante sia il genere.

24 commenti

  1. Letizia · ·

    Devo aver visto The final girl almeno 5/6 volte, e ogni dannatissima volta, arrivati ad un certo punto, non riesco a non commuovermi.
    Crimson Peack è vera poesia, per gli occhi e il cuore.

    1. Sì, The Final Girls commuove sempre tantissimo anche me. E ti prende a tradimento, perché poco prima stai ridendo. Non ti aspetti che tocchi certe corde così profonde.

  2. valeria · ·

    in una lista pressoché fantastica, tra i miei film del cuore annovero “last shift”, “crimson peak” e “bone tomahawk”. il primo mi ha angosciato non poco; il secondo lo trovo di una bellezza e poesia struggenti (come tutti i film del grande regista, d’altronde) e il terzo è stata una sorpresa enorme: partita da basse aspettative sono arrivata alla fine gasata come non mai 😀 gran bella classifica anche questa settimana!

    1. Pensa che io su Bone Tomahawk ero stata avvertita che, a un certo punto, ci sarebbe stata una certa esplosione di violenza, ma quella scena mi ha fatto accartocciare su me stessa per il raccapriccio. Ed è una cosa che non mi succede poi così spesso! 😀

      1. Giuseppe · ·

        E, visto che in classifica c’è l’ottimo We Are Still Here ad avere Fulci come padre putativo, non mi sentirei di escludere la sua influenza nemmeno in quella particolare (e al limite del tollerabile, se stiamo pensando tutti e due alla stessa) scena di Bone Tomahawk: mi viene in mente l’horror/fantasy Conquest, con la sequenza “sacrificale” degli uomini-lupo di Ocron intercambiabile con quella quasi analoga dei cannibali di Zahler…
        Comunque, l’intera decina nel suo complesso sta a dimostrare come anche l’annata 2015 abbia avuto un bel po’ di cose da dire (The Final Girls, poi, un’autentica perla e, beninteso, sempre d’accordo su Crimson Peak 😉 )

  3. Tutti film meravigliosi che ho adorato! Mi manca giustamente Last Shift che ho rimandato un po’ troppo a lungo. Riguardo The Final Girls dovrei pubblicare un articolo proprio oggi.

    1. Lo leggerò molto, molto volentieri!

      1. Ecco l’articolo: https://mymaddreams5.wordpress.com/2019/10/18/the-final-girls/
        Fammi sapere cosa ne pensi e grazie mille!

  4. Spring, Bounce to venegeance, crimson peak, i miei film del cuore di codesto anno. Alcuni non li ho visti e un paio non mi son piaciuti più di tanto. Ma comunque che anno meraviglioso per il genere.

  5. Che bomba, Bone Tomehawk!
    Un western crepuscolare con un finale iper gore. Che volere di più?
    Ah si, vedere il precisino ed insopportabile dott.Shepard in un ruolo controvero e non proprio gradevole.
    Bellissimo!
    Invece mi metto tra i detrattori di crimson peak,…giocattolo barocco e visibilmente bellissimo, ma risibile nella trama e nello sviluppo, che non calca quando dovrebbe (eppure l’omicidio nel bagno faceva ben sperare…). Odioso l’amico friendzonato.
    Oh, ovviamente mia umile e trascurabile opinione di senza cuore.
    PS SEMPRE GAJARDE STE LISTE!

    1. Ma l’intenzione di Crimson Peak non credo fosse quella di impiastricciarsi con l’ultra violenza, ma di riportare in sala dopo quasi mezzo secolo il melò gotico.
      Poi può essere anche un’operazione sterile, non è che ho sempre ragione 😀

  6. Una gran bella annata ❤

  7. Anche secondo me Crimson Peak è un film che rappresenta molto la poetica di Del Toro e devo dire che mi è piaciuto moltissimo. It Follows per me rimane un piccolo gioiellino, mentre Bound to Vengeance l’ho trovato cazzutissimo e adrenalinico al punto giusto. Gli altri non li ho ancora visti e alcuni non li conoscevo, quindi prendo nota!

    1. It Follows è un gioiellino, ed è stato anche determinante per far accorgere al grande pubblico che l’horror aveva ricominciato a godere di ottima salute, quindi è un film di importanza fondamentale.

      1. Sì, sono d’accordo. L’ho visto due volte, ma adesso mi è venuta voglia di rivederlo!

  8. The final girls. Leggo il titolo ed il resto del mondo svapora.

    1. Grandissimo film. Ora sto aspettando di vedere se il regista tornerà a dirigere un altro horror o continuerà con le commedie…

      1. Che annata!..last shift è genuinamente spaventoso!.. avercene di film così..web are still here l’ho adorato!..mi manca final girls

  9. Blissard · ·

    Esplosivo il 2015, poco da dire (e io non sono mai uno che ha poco da dire: https://rateyourmusic.com/list/Blissard/film-2015/).
    Si It Follows io invece da subito ho nutrito delle perplessità, bello ma incompiuto e da un certo punto in poi ripetitivo; dovrei rivedere Spring, che ad oggi è l’opera che meno mi convince del duo delle meraviglie, pur trovandola interessante e struggente (anche se, gratta gratta, sembra Il Bacio della Pantera riletto da Lovecraft). Bounce to venegeance è l’unico della lista che non mi è piaciuto.
    The Final Girls l’ho adorato anch’io, come Bone Tomahawk. Green Room manca perchè è uscito in Italia l’anno dopo o perchè non ti è piaciuto?

    1. Green Room è uscito negli Stati Uniti nel 2016, così come The VVitch che ha come anno di produzione il 2015, ma si è fatto tutto il giro dei festival nel corso dell’anno ed è arrivato al pubblico quello successivo.
      Noto dalla tua lista che il 2015 non è stato un anno eccezionale soltanto per l’horror, ma sono usciti in ogni ambito dei film incredibili.
      Verissimo su Il Bacio della Pantera versione Lovecraft, ma senza il lato terribilmente punitivo (ed è logico, eravamo negli anni ’40) del film della RKO. Però lo ricorda tantissimo.

      1. Blissard · ·

        Sì, grande annata il 2015 da molti punti di vista. In ambito horror, come notavi tu, non è solo la qualità dei migliori, ma la nutrita schiera di bei film immediatamente dietro che impressiona (tipo io ho adorato il sottovalutatissimo The Girl in the Photographs, il geniale Ava’s Possessions, The Atticus Institute, Pod, El cadáver de Anna Fritz, solo per fare qualche titolo).
        Verissima la tua osservazione sull lato punitivo (e puritano) de Il Bacio della Pantera (che però rende ancora più vibrante la storia d’amore), Spring predilige – come dimostra il finale – il lato EMO e questo è uno dei problemi che lo affligge IMHO.

  10. Gargaros · ·

    Bellissimo Spring. Ricordo che cominciai a vederlo su Rai4 (mi sembra) non sapendo nulla, ma proprio _nulla_ della storia. E infatti il film fino alla metà sembra un road movie giovanil-depressivo. Poi c’è quel risvolto che spiazza (la prima scena me la ricordo ancora oggi, per quanto m’abbia turbato). Da lì ho comionciato a pensare a un horror banale, un po’ sopra le righe, ma banale. Mi aspettavo una certa fine… E invece finisce a quel modo, che a modo suo è anche esso spiazzante. Bellissimo film. Credo sia uno dei pochi horror romantici che salverei dall’apocalisse purificatrice che mi auguro avvenga prima o poi nella settima arte…

    Comunque, Lucì, hai spoilerato parecchio. Chi lo vedrà già ragguagliato si perderà una piccola grande sorpresa.

    Della lista mi vergogno a dire che ho visto solo Spring e It follows (questo una mezza delusione).

  11. The Final Girls l’ho visto per puro caso, non lo conoscevo, e ne sono rimasto folgorato. Gli altri devo vederli praticamente tutti e mi ispirano molto.
    Ho abbandonato l’horror (tranne quello classico fino alla Hammer e Amicus) per molti anni, ma negli ultimi mesi – anche grazie al tuo blog – mi è tornata la voglia!

  12. Mi rendo conto che guardo poco pur guardando molto. Di questi solo Crimson Peak ho visto, film che tra l’altro mi è piaciuto e non capisco come non sia stato apprezzato generalmente.
    Gli slasher ed i teen non sono mai il mio genere preferito ma sono abbastanza sicuro che non siano stati “spinti” abbastanza sul mercato cinematografico.

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