Dieci Horror per un Anno: 1960

Alla fine non ce l’ho fatta ad aspettare lunedì per dare inizio alla nuova rubrica che andrà a sostituire la gloriosa Dieci Horror per Decennio.
In realtà, devo ammetterlo, non si tratta di una novità assoluta: l’idea nasce dalle celebrazioni per i miei quarant’anni, quando ho fatto una lista, in ordine di data di distribuzione, dei dieci film dell’orrore più importanti del 1978. E, vedendo che la cosa ha avuto un certo successo, ho pensato di proporre liste simili per ogni anno, a partire dal 1960, però, perché più indietro trovare una decina di horror sarebbe stata un’impresa quasi disperata.
Cominciamo col 1960 perché è un anno spartiacque nella storia del genere a causa dell’uscita di tre film in particolare che avrebbero segnato la transizione da cinema gotico a cinema horror nel giro di pochi mesi. Certo (e ne abbiamo parlato di recente), la Hammer ci aveva messo del suo nel cambiare il gotico dall’interno, ma proprio a partire dal 1960, si esce dai castelli, si scende dalle carrozze e si entra nell’era moderna.
Diamo inizio alle danze, quindi, e buon divertimento.

1 – Occhi Senza Volto (Regia di Georges Franju), uscito in Francia l’11 gennaio del 1960

Il primo in ordine cronologico della magnifica triade del ’60 è anche il mio preferito: diretto da un grandissimo documentarista (nonché fondatore della Cinémathèque Francaise) e scritto dal duo Boileau-Narcejac, Occhi Senza Volto nasce dalla necessità molto prosaica di reggere il passo con le produzioni gotiche inglesi. Ma, affidando la regia a Franju, ecco che la semplice vicenda di uno scienziato pazzo si trasforma in uno dei primi body-horror della storia, e in un magnifico ritratto di un’assassina per disperazione, emarginazione, esclusione sociale.
Un famoso chirurgo causa l’incidente automobilistico in cui la figlia Christiane finisce irrimediabilmente sfigurata. Da quel momento in poi, sarà ossessionato dall’idea di ricostruire la sua faccia; rapisce così giovani donne somiglianti alla ragazza e cerca di impiantare sul volto di Christiane la loro pelle.
Invece di focalizzarsi sul medico, Franju sposta tutta l’attenzione su Christiane e sul suo dramma personale. Il risultato è un film rivoluzionario e un capolavoro.

2 – Peeping Tom (Regia di Michael Powell), uscito in Gran Bretagna il 7 aprile del 1960

 

Sarò brevissima, perché credo di avervi già triturato abbastanza le scatole con Peeping Tom, secondo in ordine di tempo della malefica tripletta: non è la prima volta che ne parlo e non è neanche la prima volta che finisce in una lista di qualsiasi tipo, quindi non sono necessarie troppe parole se non: vedetelo altrimenti peste vi colga e, se lo avete già visto, rivedetelo che non è mai abbastanza.

3. Il Villaggio dei Dannati (Regia di Wolf Rilla), uscito in Gran Bretagna il 16 giugno del 1960

Il 1960 non è solo fondamentale per l’horror, ma anche per la fantascienza, soprattutto quella che si sporca le mani con l’horror. Cos’è Il Villaggio dei Dannati? Sf o cinema dell’orrore? Per quanto mi riguarda, trovo questo tipo di catalogazioni abbastanza oziose, anche perché il film funziona da qualunque lato lo si guardi. Qui, per ovvi motivi, ci interessa il lato horror e pochi film su perfidi marmocchi a esso successivi sono stati in grado di generare un simile numero di brividi lungo la schiena. Rivisto da poco tempo, è anche invecchiato benissimo. È uno di quei film con un’estetica così caratterizzata da essere subito riconoscibile anche da chi non l’ha mai visto.

4. Psycho (Regia di Alfred Hitchcock) uscito negli Stati Uniti il 22 giugno del 1960

Ed ecco l’ultimo (sempre in ordine di tempo) del magico terzetto del 1960, di sicuro il più famoso, il più imitato, quello che ha generato un’infinita serie di copie e che, con il suo successo interplanetario ha dato vita ad almeno un paio di sotto-generi, tra cui il nostro beneamato slasher. Quello che ha combinato Psycho alla storia del cinema è così enorme da rendere impossibile una sua quantificazione. È persino superfluo parlare ancora di Psycho, del suo montaggio, delle interpretazioni, dei continui colpi bassi con cui aggredisce lo spettatore scena per scena. Siamo di fronte a uno dei film più importanti di sempre e quasi mi vergogno di sporcarlo con le mie sciocchezze.

5. Le Spose di Dracula (Regia di Terence Fisher), uscito in Gran Bretagna il 7 luglio del 1960

Quando si parla di Hammer, curiosamente questo primo sequel del Dracula di Terence Fisher non viene menzionato spesso. Forse il motivo è l’assenza di Christopher Lee, che avrebbe ripreso il ruolo del vampiro solo nel 1966. Eppure Le Spose di Dracula ha un’atmosfera niente male, un Peter Cushing in formissima nell’interpretare Van Helsing e delle sequenze in grado di attecchire nella galleria di bei ricordi legati alla Hammer. Da recuperare e rivalutare, non fosse altro che per Andree Melly.

6. I Vivi e i Morti (Regia di Roger Corman), uscito negli Stati Uniti il 20 luglio del 1960

Primo del ciclo dei Poe-film diretti da Corman negli anni ’60, otto in tutto, e sempre con Vincent Price come protagonista, segna il passaggio per la AIP da pellicole a bassissimo costo in bianco e nero da piazzare come seconde proiezioni nei drive in, a opere più ambiziose, a colori, con un budget se non altro decente e con vaghe ascendenze letterarie, ovvero mettere il nome di Edgar Allan Poe sul cartellone e poi fare di testa propria.
Corman gira il film in appena quindici giorni, che comunque per lui rappresentavano un lasso di tempo considerevole, e tira fuori uno dei fondamentali per ogni appassionato di horror degno di chiamarsi tale. Se fino a ora questa lista comprende quasi tutto film sul crinale con il thriller o con la fantascienza, questo è pura serie B, da amare senza riserve.

7. 13 Ghosts (Regia di William Castle), uscito negli Stati Uniti il 4 agosto del 1960

In nessuna lista che abbia un minimo di credibilità può mancare quel cialtrone di William Castle e, se 13 Ghosts non è di certo il suo film migliore, è almeno rappresentativo della sua genialità da artigiano, uomo d’affari e stregone in grado di spaventare il pubblico con ogni tipo di trucco a sua disposizione. Di questo film esiste anche un remake, un film pessimo di cui comunque possiedo il DVD, perché anche io, come Castle, mi diverto con poco.

8. La Maschera del Demonio (Regia di Mario Bava), uscito il Italia il 12 agosto del 1960

Da non credere quante cose sono successe, per il cinema dell’orrore, nel 1960. Tra le tante, c’è l’inizio di una leggenda nostrana, Mario Bava, con il primo gotico da lui ufficialmente diretto. Dico ufficialmente, perché aveva messo molto più che lo zampino ne I Vampiri di Freda, del 1957. Però io sono ligia alla periodizzazione, per quanto non sempre esatta al millimetro, e mi piace far cominciare la grande stagione del gotico all’italiana con La Maschera del Demonio, perché dire che è un film meraviglioso non rende l’idea neanche alla lontana, perché c’è la regina indiscussa del genere, ovvero Barbara Steele, e perché mai mi stancherò mai dire che Bava è stato il più grande genio del nostro cinema.

9. Il Mulino delle Donne di Pietra (Regia di Giorgio Ferroni), uscito in Italia il 1 ottobre del 1960

Restando “in casa”, mi piace ricordare a tutti voi l’esistenza di questo gioiellino gotico-fiabesco tutto italiano che ancora oggi fa la sua figura, soprattutto per un immaginario memorabile e per delle caratteristiche davvero visionarie. Qui da noi incassò persino di più de La Maschera del Demonio. Poi, col tempo, è caduto nel dimenticatoio, ma se fossi qui a parlare solo di opere arcinote, non farei bene il mio mestiere, giusto?

10. La Llorona (Regia René Cardona), uscito in Messico il 17 novembre del 1960

Ho intenzione di viaggiare parecchio per il mondo, nel compilare queste liste e l’horror messicano è piano di roba interessante di cui parlare. La Llorona (è in arrivo, a breve, un nuovo film con questo titolo) è una leggenda sudamericana molto famosa. Il termine significa “la donna che piange” e si riferisce a una donna colpevole di aver tradito il proprio popolo diventando l’amante di un conquistatore spagnolo. Dopo il matrimonio di questi con un’altra, la Llorona avrebbe ucciso i propri figli e si sarebbe suicidata. Da allora, non fa altro che piangere e gridare ed è alla disperata ricerca dei figli perduti. Questa è la variante messicana della leggenda ed è a essa che fa riferimento il film di Cardona. Se ho avuto la vostra attenzione, cercatelo, procuratevelo e vedetelo: non ve ne pentirete.

E questa prima lista è finita. Spero che l’idea di ripercorrere la storia del genere in questo modo vi piaccia. Ringrazio il commentatore Blissard che mi ha esplicitamente chiesto di farlo e concludo dicendovi che, se avete interesse particolare a che io recensisca uno dei film qui presenti, suggeritelo nei commenti e sarete accontentati.

 

 

 

21 commenti

  1. Concludi una rubrica della Madonna e ne inizi una ancora più impegnativa, sei una specie di regina dei sequel 😄.
    L’idea di percorrere la storia del genere così mi piace molto.

    1. In realtà non è poi così impegnativa, dai! Anzi, alla fine è rilassante, per me da scrivere e per voi da leggere, spero! 😀

      1. Più che altro, forse, la sfida è radunare 10 film per ogni anno, a quello mi riferivo. Ma se l’hai iniziata vuol dire che ce la fai! 😃
        Da leggere non è affatto pesante, anzi stimola curiosità.

        1. Sì, quella è una gran bella sfida e non sono neanche certa di riuscirci ogni volta. Se non saranno dieci, saranno sette, dai! 🙂

  2. Bella idea questa della lista. come recensione approfondita mi piacerebbe leggere qualcosa sul film messicano che non conoscevo affatto.

    1. Ecco, non è facilissimo da reperire. Ma vedrò cosa posso fare!

      1. Giuseppe · ·

        Guarda, io per renderti le cose un po’ più facili ti avrei proposto di recensire Il Mulino delle Donne di Pietra (gioiello, è vero, ingiustamente dimenticato) lasciando invece La Llorona (di cui pure son curioso, essendo praticamente l’unico film in lista che non conosco) per un’occasione speciale, quale magari potrebbe essere proprio l’uscita del film di Wan 😉
        Ah, e giusto per sottolineare l’ovvio ti dico che sì, l’idea di ripercorrere la storia del genere in questo modo mi piace, decisamente 😉

        1. Il Mulino delle Donne di Pietra poi si trova facilmente in dvd.
          Ora mi organizzo e vedo cosa fare 😉

  3. Che meraviglia!!!
    Seguirò questa rubrica con gioia, maledicendomi per non avere il tempo di “studiare” come dovrei e recuperare tutto prima dell’uscita della prossima puntata 😛
    Anche a me piacerebbe sapere qualcosa di più su La llorona (anche perché non sta per uscire un remake o simile?)

    1. Come dicevo qui sotto a Davide, non è facilissimo da reperire. Anche perché il dvd è fuori catalogo. Ma vediamo cosa possiamo inventarci!

    2. Ah, sì, sta per uscire non un remake, ma un nuovo film dedicato alla leggenda: The Curse of la Llorona, prodotto da James Wan!

  4. valeria · ·

    che idea stupenda! *____* non sarà solo una rubrica interessantissima, ma anche un modo per venire a conoscenza di nuovi titoli 😀 per ora, di questi dieci, me ne mancano 4, dei quali mi ispira particolarmente “il mulino delle donne di pietra”.

    tra l’altro, non posso credere che tu abbia inserito “i vivi e i morti”: pensavo di essere l’unica ad amare quel film! 😀

    1. I Vivi e i Morti è un horror meraviglioso. L’inizio del ciclo di Corman. Chiunque non lo ritenga un fondamentale, è una persona non merita la nostra fiducia 😀

  5. che annata ragazzi!!!!
    il 2°, il 3° e il 4° i migliori in assoluto… un po’ sotto il film di Corman…
    ottima idea!

  6. Blissard · ·

    Mi ritengo un vorace fruitore di horror, eppure dei 10 film che citi di uno sconoscevo del tutto l’esistenza, mentre di buona parte degli altri ho un ricordo offuscato per via del tanto tempo passato da quando li vidi (spero in questi giorni di rivedere almeno Occhi senza volto, di cui non ricordo praticamente niente, se non che lo recuperai una vita fa su Tele+).
    Ribadisco il mio compiacimento nei confronti della nuova rubrica 😉 e aspetto con ansia le prossime puntate: è molto piacevole e scorrevole da leggere, e se non ti costa neanche troppa fatica realizzarla ancora meglio.
    Certo che effettivamente il 1960 è stato per l’horror cinematografico un anno incredibile…

    1. Grazie a te per avermi fornito l’idea 😀
      Il 1960 è infatti un’annata irripetibile. Sarà complicato trovare 10 film validi per ogni anno, ma alla fine, ce la faremo!

  7. Alberto · ·

    Però, che annata (e non ho visto il primo in classifica). Per me su tutti Il villaggio dei dannati, che mi spaventò a morte visto in tv da ragazzino.

    1. Il Villaggio dei Dannati fa ancora oggi una discreta paura. Da bambina spaventò moltissimo anche me. Ho avuto incubi per settimane.

  8. Tutti grandi titoli, quello sulla Liorona non lo conoscevo, recupero ovviamente

  9. Ottima idea per una nuova rubrica e benvenga l’inclusione di titoli poco noti come La Llorona (complimenti per averlo citato, gli Horror messicani li ricordano veramente in pochi).

  10. Fabrizio · ·

    Rivisto di recente Il villaggio dei dannati e altroche se non si tratta di un film angosciante e ancora oggi attualissimo: dal momento in cui i bambolotti biondi cominciano ad imperversare la paura del Diverso serpeggia praticamente ad ogni fotogramma. E c’è da tremare sul serio.
    Poi ok, La Maschera del Demonio per quanto mi riguarda non la batte nessuno di quelli che gli hai affiancato, forse nemmeno il SuperSommo Capolavoro di Sua Maestà Alfred Hitchcock.
    Come, sempre a mio modestissimo parere, altri film di Bava Padre non perdono contro nessuno. Reazione a catena, Lisa e il Diavolo, Operazione Paura, Shock, Sei donne per l’assassino.
    E mi fermo.
    Menzione strameritata per Il mulino delle donne di pietra. Bravissima.

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