Chiudiamo la settimana dell’uscita di Nightbird e l’overdose di spettri su questo blog con un post leggero, dedicato ai fantasmi più belli della storia del cinema horror. E sottolineo horror, perché se cominciamo a includere le commedie non ne usciamo vivi e comunque a me i fantasmi in chiave comica non hanno mai fatto impazzire.
L’horror è tutto ciò di cui abbiamo bisogno per essere felici.
Procediamo, dunque, in ordine cronologico, senza esprimere particolari preferenze per nessuno. Si sa, i fantasmi tendono a essere un po’ vendicativi.
1. Il Nocchiere Georges in Il Carretto Fantasma (1921)
Non è una delle prime apparizioni spettrali della storia del cinema, perché i film giocano con gli ectoplasmi e la loro rappresentazione sin dai tempi di Méliès, ma è di sicuro una delle più complesse a livello narrativo, stilistico e tecnico. Fondamentale anche il fatto che il fantasma non sia solo un espediente, ma un personaggio vero e proprio, un amico del protagonista (che passa da quasi fantasma una buona percentuale del film, aggiungerei), condannato a trasportare le anime dei morti sul carretto del titolo, in procinto di passare il testimone.
2. Mary Meredith in La Casa sulla Scogliera (1944)
La si intravede a stento e appare in pochissime sequenze, eppure la sua presenza malvagia è palpabile in ogni angolo di Windward House ed è la sua storia che viene raccontata nel film. In realtà, gli spettri che infestano la casa acquistata dai fratelli Fitzgerald sono due, Meredith e Carmen, ma è la prima ad avere un arco narrativo approfondito ed è la prima a spaventare sul serio. Primo film Hollywoodiano a mettere in scena un’infestazione autentica, senza spiegazioni di tipo razionale. Ed è anche un film bellissimo, da cui hanno copiato più o meno tutti.
3. Miss Jessel e Peter Quint in The Innocents (1961)
Due delle sequenze che più mi fanno paura appartengono a questo film. La prima potete vederla nella gif che ho postato; la seconda riguarda una finestra e delle candele e se solo ci penso, mi giro per vedere se c’è qualcuno alle mie spalle. La diabolica coppia, che forse è responsabile dei comportamenti bizzarri dei due bambini protagonisti del film, appare relativamente poco nel corso del film, ma quando lo fa, i brividi sono garantiti. Non sto a ripetermi sulla bellezza della storia, sulla magnificenza del film di Clayton o su quanto è brava Deborah Kerr. Sono tutte cose che già sapete. E se non le sapete, è l’occasione giusta per vedere il film.
4. The Man in Carnival of Souls (1962)
Si può, tecnicamente, parlare di fantasma in questo caso? Secondo me sì, anche se non c’è una vera e propria identificazione con un defunto in particolare, l’uomo che perseguita la povera Mary per tutta la durata del film possiede tutte le caratteristiche di un’infestazione personale. Ma le implicazioni di un’opera come Carnival of Souls sono infinite e l’inquietudine suscitata da questo sinistro personaggio (e dai suoi numerosi accoliti) supera il più di mezzo secolo che ci separa dall’uscita di Carnival of Souls senza essere invecchiata neanche di un giorno.
5. Blake e il suo equipaggio in The Fog (1980)
Il lebbroso Blake e la sua vendetta nei confronti della cittadina costiera di Antonio Bay rappresentano un tassello fondamentale della mia formazione culturale. E come potrebbe essere altrimenti, se ho consumato il VHS di questo film da ragazzina? So che Carpenter ha diretto opere superiori a The Fog, ma per me resterà sempre il suo film più spaventoso. E il look dei fantasmi (molto poco incorporei) è pazzesco, nella sua semplicità.
6. Jack in Un Lupo Mannaro Americano a Londra (1981)
Anche se ha l’aspetto di uno zombie e anzi, peggiora col procedere del film, Jack è una presenza visibile solo al suo amico David ed è, di fatto, la sua cattiva coscienza. Tra i fantasmi presenti in questa galleria è uno di quelli che hanno più influenzato la creazione di Giada, lo spettro protagonista di Nighbird. Anche lei è visibile solo a Irene, e anche lei la fa un po’ da Grillo Parlante. Certo, non le suggerisce di uccidersi ogni tre minuti, ma sono dettagli, no?
7. Daniel Robitaille in Candyman (1992)
Candyman non è uno slasher, è una ghost story urbana e il personaggio che dà il titolo al film (anche se ha un nome) è un fantasma a tutti gli effetti. Ovvio che non sia il classico spettro cui siamo abituati. In quanto leggenda fattasi carne, Candyman non si limita ad apparire e sbattere un paio di catene, ma le sue azioni hanno delle conseguenze fisiche molto su chi è così sventurato da incontrarlo lungo il proprio cammino. Eppure, Candyman ha anche una storia straziante alle spalle e questo rende davvero difficile odiarlo. Quando poi davanti alla MdP c’è Tony Todd, la simpatia è istantanea e istintiva.
8. Santi in La Spina del Diavolo (2001)
Il film di del Toro viene citato più volte in maniera diretta all’interno di Nightbird. Santi, lo spettro che infesta l’orfanotrofio, ha infatti in comune con Giada una ferita alla testa da cui continua a uscire sangue fluttuante. Mi è sembrato un modo molto suggestivo per rendere omaggio a uno dei miei registi preferiti, nonché a una delle ghost story cinematografiche più belle e commoventi di sempre.
9. Tomás in El Orfanato (2007)
Rimaniamo in Spagna, perché – dovreste saperlo oramai – i fantasmi spagnoli hanno assunto un ruolo di primo piano nell’horror di inizio secolo e hanno gettato i semi per quella che sarebbe poi diventata la moderna ghost story, capace di incassare centinaia di milioni di dollari nei cinema di ogni parte del mondo. El Orfanato è forse il film più significativo di quel filone, in misura ancora maggiore rispetto a La Spina del Diavolo e Tomás, inquietante e tenero allo stesso tempo, è diventato una vera e propria icona del genere.
10. Madeline O’Malley in The Innkeepers (2011)
Credo che il segreto per fare paura, quando si tratta di fantasmi, sia non mostrarli mai più del dovuto e, quando è proprio necessario farlo, prendere esempio da The Innkeepers. La prima apparizione del fantasma che infesta l’albergo in via di chiusura dove lavorano i due protagonisti fa gelare il sangue nelle vene, senza l’uso di jump scares, ma solo con un lenzuolo che entra in campo fuori fuoco. E poi il lenzuolo cade a va scoprire un volto martoriato e tutta l’ironia dei primi venti minuti del film viene annientata da quell’istante di terrore puro.
Bellissimo.
So di aver lasciato fuori pezzi anche importanti e ci sarebbero tante menzioni d’onore da fare: The Woman in Black (quella degli anni ’80, ovviamente); l’intero pullman di bambini di Trick’r’Treat; la bambina di Operazione Paura e, per restare su Mario Bava, la terrificante signora defunta dell’episodio La Goccia d’Acqua; il malinconico fantasma di A Ghost Story, che però non è affatto horror; tutto il carrozzone di Poltergeist e, soprattutto (so che questo avrà fatto male a qualcuno) ogni singola presenza, anche intravista di sfuggita, nell’Overlook Hotel. E ce ne saranno sicuramente altri che ora dimentico. Quindi, se volete, potete aggiungere i vostri spettri preferiti nei commenti.
E, se proprio di fantasmi non ne avete mai abbastanza, c’è sempre Nightbird che vi aspetta su Amazon.
bellissima classifica! 😀 se dovessi elencare i fantasmi che mi hanno più impressionato sceglierei senza alcun dubbio quelli che hai inserito nel paragrafo finale, la donna in nero di “the woman in black” (mamma mia che ansia quel film!) e la vecchia signora in “la goccia d’acqua”. c’è da dire che anche la ventriloquista di “dead silence” non scherzava però 😀
a proposito di “nightbird”, ci sono novità sull’edizione cartacea? *.*
The Woman in Black però è televisivo, per questo non è inserito tra i fantasmi cinematografici 😀
Lo so, è profondamente scorretto 😛
Allora, il cartaceo dovrebbe arrivare a brevissimo, tipo già da domani, solo che Amazon ci metterà ancora un po’ per renderlo disponibile. Questione di giorni, comunque!
The Innocents e Carnival of Souls mi intrigano parecchio, li inserirò nelle prossime visioni.
Mi piace molto l’inserimento di Tomás, è uno dei fantasmi cinematografici che più mi ha commossa ed è un peccato che non si parli di più di The Orphanage.
Personalmente, come fantasma sono molto affezionata alla Lady in white e alla bimba di Scarlatti, il thriller, anche se il film in sé è invecchiato un po’ maluccio! Ah, poi c’è la maledetta Henrietta de La casa 3, il fantasma più terrificante del globo XD
Dannata Henrietta! 😀
Il trauma infantile per eccellenza!
E quel suo pupazzo stronzo e bastardo (quanto l’ho odiato) dove lo mettiamo? 😀
Alla tua esaustiva classifica aggiungerei anche i fantasmi di Oculus e, pur sapendo bene che si tratta di un personaggio televisivo, il terrificante spettro ustionato di Dan Mateo dell’episodio di Spazio 1999 “Fantasma su Alpha” (con l’inquietante sitar di Big Jim Sullivan a far correre brividi lungo la schiena)…