Regia – James Wan (2015)
Non dico nulla di nuovo scrivendo che quella di Fast & Furious è la più longeva ed enorme saga action della storia del cinema americano. Come se non bastasse è una saga in crescendo. Partita anche piuttosto piano col primo capitolo, ormai nel preistorico 2001, proseguita maluccio con i due film successivi, rientrata parzialmente in carreggiata col quarto ed esplosa col mastodontico Fast 5.
Parlarne in modo serio vi sembrerà una barzelletta, ma io sono convinta che, al contrario, sia giusto fare un discorso un minimo approfondito che vada oltre gli inseguimenti, le esplosioni e le mazzate. Che ci sono, e diventano a ogni film più inverosimili, esagerate, slegate da qualsiasi pretesa di coerenza narrativa o necessità di una trama, oramai pretestuosa e buona solo per collegare tra loro le varie scene in cui si menano, o corrono.
Ma non è questo il punto: è evidente che la formula di Fast & Furious sia l’unica a resistere in un momento di grande difficoltà per l’action puro. E io penso che derivi da una fidelizzazione progressiva del pubblico. Un po’ ciò che accade negli universi condivisi di Marvel e Warner. Solo che quello dei bolidi della Universal è un caso particolare: non si tratta di personaggi di fumetti, ma di personaggi nati da un soggetto originale di Gary Scott Thompson, che sono cresciuti (e anzi, invecchiati) insieme agli spettatori, spinti sempre più, film dopo film, a sentirsi parte della grande famiglia di Dom Toretto.
E oramai, i nostri, compresa l’aggiunta piuttosto recente e azzeccatissima di Dwayne “The Rock” Johnson, possono anche essere considerati supereroi a tutti gli effetti. Tamarrissimi, cafoni, persino antieroici e con l’atteggiamento di delinquenti di quartiere, ma capaci di imprese sovrumane, un po’ come succedeva negli anni ’80, per dire.
L’action ha tante facce e anche qui non dico nulla di nuovo. Esiste un cinema d’azione realistico e (chiamiamolo così) approfondito, quello contaminato di solito con una delle mille diramazioni del noir. Ma non è proprio il caso di Fast & Furious, esempio più unico che raro di mescolanza riuscita tra la muscolarità tipica del cinema d’azione statunitense e lo stile orientale.
E non a caso, il timone della regia è passato dal taiwanese Justin Lin al malese James Wan. Una scelta che, devo ammetterlo, prima dell’uscita del film mi aveva lasciato un po’ perplessa. Wan, famoso per i suoi horror d’atmosfera (non è questa la sede per disquisire della loro qualità), sarebbe riuscito a mandare in porto il settimo capitolo di una saga basata quasi esclusivamente sui botti?
Ebbene sì, ci è riuscito alla grande. Non siamo ai livelli di Fast 5 che rimane sempre il migliore. Ma questa settima installazione è di gran lunga superiore al sesto film, proprio perché abbandona del tutto anche i più timidi agganci alla realtà e si pone in un universo alternativo, dove le macchine volano, intere città crollano durante un inseguimento, Vin Diesel cade giù da una montagna senza farsi un graffio e si ha la sfrontatezza di presentare questo insieme di cose al pubblico in una escalation continua a spararla sempre più grossa.
Fast & Furious 7 è un susseguirsi di sequenze una più spaccona, pacchiana ed eccessiva della precedente. Tu te ne stai spaparanzato in sala a pensare che con la famosa scena delle macchine paracadutate da un aereo, Wan si sia sparato tutte le sue cartucce neanche a metà film. E invece ecco che, poco dopo, un’auto salta da un grattacielo all’altro e, nel gran finale, mentre Diesel e Jason Statham si gonfiano di mazzate, un drone sgancia missili su Los Angeles e The Rock fa crollare i palazzi con una mitragliatrice gigante. Ed è tutto così. Centoquaranta minuti così. Può non piacere, ma criticare il film perché poco verosimile significa non aver compreso che la verosimiglianza è l’ultimo dei problemi a cui pensano regista, sceneggiatori e produttori della saga, che anzi, funziona solo in virtù del suo svolgersi in un mondo che non è il nostro. E qui torna di nuovo utile il paragone con i vari franchise supereroistici che tanto incassano e tanto appassionano spettatori di ogni latitudine.
Però Fast & Furious si sta spingendo ancora più lontano: sta sganciando in maniera definitiva il cinema d’azione dal realismo. Che potrebbe essere quasi considerata un’altra caratteristica rubata all’action orientale e frullata alla grande con la cafonaggine estrema di quello americano, fino a creare il concentrato più puro di film d’azione mai apparso su uno schermo.
Lo ripeto: non siete obbligati in nessun modo ad apprezzarlo. Eppure è una meraviglia per gli occhi. Il grado di difficoltà di messa in scena raggiunge delle vette incredibili in più punti, considerando anche che l’impiego di CGI è scarso e che questi le macchine le hanno sfasciate sul serio. E che ogni scena di combattimento ha una potenza muscolare che il novanta per cento dei registi action attivi a Hollywood (e non solo) se la sognano la notte. E basta vedere il frontale con chiavi inglesi tra Statham e Diesel per scattare in piedi ad applaudire in preda al delirio estatico.
Inoltre, finalmente dopo sette film, sono anche riusciti a tirare fuori un cattivo carismatico (Jason Statham, appunto) quanto e forse anche più dei protagonisti stessi.
Insomma, Fast & Furious 7 è oltre. È elevare la sfacciataggine e la strafottenza allo stato dell’arte.
E poi ci sono gli ultimi dieci minuti.
Va fatto un discorso a parte su quegli ultimi dieci minuti, perché rappresentano l’addio a un amico. E ci si rende conto che era pure un amico nostro. Sono quasi 15 anni che seguiamo le vicende di questi matti scatenati sullo schermo e ora è venuto a mancarne un pezzo importante. Ma la scomparsa di Paul Walker poteva essere affrontata in milioni di modi ed era difficile andare a beccare proprio il modo giusto per salutarlo. Wan lo ha beccato in pieno. Dieci minuti in cui il film si interrompe e noi vorremo fare come Vin Diesel, vorremmo andarcene senza salutare, perché sotto sotto fa male anche a noi spettatori. Solo che non è possibile, e allora non c’è altra maniera che incontrarsi in macchina a un incrocio, scambiarsi uno sguardo da un finestrino all’altro e lasciare che le due strade si dividano per sempre.
E, ve lo assicuro, quei dieci minuti sono strazianti. Non solo perché le immagini di Walker e del resto del cast da ragazzini, agli albori della saga, ci fanno capire quanto tempo sia passato, ma anche perché possiedono l’impatto della grande narrazione popolare. E, in fondo, Fast & Furious è questo. Un prodotto ormai così amato da potersi permettere quei dieci minuti. Romanzo popolare, appunto, dentro e fuori lo schermo.
Sto smaniando per vederlo! Dopo la deludente scena del precedente film dove i miei due grandi amori – Michelle Rodriguez e Gina Carano – si sono scontrati malissimo (e te credo, Gina potrebbe zippare la Rodriguez con una mano sola :-D) confido in uno scontro epico contro le Transporteur Statham, che di scene acrobatiche in auto è stato mirabolante protagonista.
Per FF8 propongo che i Toretto’s Eleven volino a Marsiglia per sfidare Daniel di “Taxxi” 😛
Comunque sono un fan del primo minuto di FF (anche se solo per ammirare la mia amata Rodriguez), contentissimo quando il quarto ha risollevato una serie ormai defunta: se però facessero mangiare Michelle e le mettessero un po’ di ciccia addosso sarebbe meglio 😀
A me lo scontro Rodriguez-Carano nel sesto film non era dispiaciuto. Qui però si menano meglio. E la Rodriguez ha una scena di mazzate tutta sua che non è niente male.
Jason è la svolta del film. Ha un carisma che non è comparabile a nulla sulla faccia della terra!
Sono completamente d’accordo con te, per altro abbiamo deciso di parlare dello stesso film oggi 🙂 questa saga è diventata così grande e popolare da potersi permettere di mostrare pezzi di cuore (l’omaggio a Paolo Camminatore finale) e pezzi di muscoli (tutto il resto…), l’ultima saga action rimasta, con l’ignoranza (nel senso migliore del termine) degli anni ’80. E finalmente Jason spacca tutto… era ora! 😀
Sì, ho letto e ho visto che hai apprezzato.
Ogni tanto ci vuole un film che spacca ogni cosa come questo. E poi io a quel gruppo di scalmanati voglio bene dal 2001.
Ci sono film che spaccano bene e film che spaccano male. Quelli della saga di Fast & Furious spaccano bene, ad eccezione del secondo… e direi che, alla luce di quello che poi Lin è riuscito a combinare con il franchise, anche il terzo sarebbe forse da tenere in maggiore considerazione (che a me la trasferta orientale non è dispiaciuta, anzi).
La scelta di Wan mi lasciava qualche dubbio, in effetti, ma dalla tua rece capisco che ha davvero fatto un buon lavoro (con Vin Diesel e Jason Statham a livelli epici) anche nel gestire – e no, non dev’essere stato facile – il commiato finale da Paul Walker 😦 … quanto alle solite accuse di mancanza di verosimiglianza la smettessero di rompere una volta per tutte e ci lascino divertire, che cazzo!
P.S. La citazione “volante” de Il Giorno della Luna Nera e la presenza di Kurt Russell mi fanno sospettare che qualche strizzatina d’occhio nei confronti di Zio John ci possa anche essere stata, chissà 😉
Ecco, era tanto l’entusiasmo che nella recensione ho dimenticato di parlare di Russel che fa un piccolo ruolo ma di tutto rispetto 😉
Grande Kurt, anche se oramai le sue apparizioni sono centellinate
Applausi, a te e a F&F.
Grazie!
Per me la saga finiva col terzo poi hanno tenuto il nome.
Vin Diesel(nome più che azzecato per la serie ) è il tamarro perfetto,speravo che sarebbe diventato negli anni zero l’action hero definitivo ma ha collezionato flop(XXX,i sequel brutti di Riddick).
Jason Statham si vedeva gia nel pregevole Death Race di Anderson che legava bene con le macchine.
Comunque nel 2001 tutti vivevano a un quarto di miglio per volta,poi le miglie sono finite(R.i.p Paul Walker).
Death Race è un film che io adoro. Anderson e Statham insieme sono il mio dream team definitivo. E devo dire che persino i sequel direct to video non sono affatto da buttare…
è lecito sospettare che il passaggio tra grattacieli sia un tributo a questo:
https://www.youtube.com/watch?v=Hi7ZTV_wU70 (minuto 1.30.00 circa)
(Due torri gemelle, macchina superveloce da rubare perché ci è stata nascosta una memoria, sceneggiatura di John Carpenter ❤ )
Tant'è che Wan ha deciso di raddoppiare il volo tra palazzi.
Porca miseria, l’inquadratura è uguale!
Il film è bellissimo e la recensione pure. Ho solo una – vaga – perplessità su Statham, che è sì un bel personaggio ma entra ed esce di continuo dalla storia senza un vero perchè e non diventa mai il cattivo che ti fa spasimare in attesa del rendez-vous. Forse volevano soltanto introdurlo nella saga e il meglio arriverà con i prossimi capitoli.
Però ogni volta che entra in campo, ruba la scena a tutti. È impressionante. E comunque hai ragione: nei prossimi film deve essere il villain fisso e perfidissimo.
Sarà per la presenza di Statham negli ultimi due film, ma ho fortemente rivalutato stà saga.
concordo che il 2 e 3 fan cagare.
Io sono un po’ affezionata al tre perché segna l’ingresso di Lin nel franchise. Ma l’amore vero è scoppiato con Fast 5
Standing ovation 🙂
Io lo devo ancora vedere ma sei riuscita a dire su questa saga tutto quello che io sento fin dal primo film, tutti i motivi per i quali apprezzo F&F più di molti altri film che dovrebbero essere divertenti, o adrenalici o fracassoni o action-movie e non riescono in nessuna di queste cose.
Vin e The Rock hanno dalla loro quella di essere sì gonfi di muscoli ma anche delle presenze sceniche da bravi ragazzi, quelli tranquilli che si divertono con te (e mai però farli incazzare) e seguire le loro imprese è veramente un qualcosa di “familiare”, in tutti i sensi migliori della parola.
E’ il vecchio senso di un certo cinema, stai comodo, ti rilassi, e ti godi un film in famiglia.
La famiglia Toretto, ovviamente.
Grazie!
Infatti mi rendo conto che sono in molti ad apprezzare questa saga, anche quelli che non masticano quotidianamente tamarrate a ogni ora del giorno come me.
Ed è familiare, perché sono personaggi che si impara a conoscere e a cui volere bene. Basta vedere quello che è successo all’anteprima del film a Los Angeles: c’è un video molto bello sul tubo. Sembra di stare a una festa tra amici che ricordano i vecchi tempi, non alla presentazione di un blockbuster milionario.
😀
Completamente d’accordo su tutto. Visto due giorni dopo la sua uscita e apprezzato moltissimo (forse anche più del 5, che ora non ricordo benissimo). Come hai ben detto tu, criticare un film simile per la sua mancanza di realismo significa non aver capito nulla, come criticare un porno per la sua presenza di scene di sesso xD Grande Statham come villain (mi pare abbia iniziato proprio con ruoli da cattivo, prima di passare a fare il protagonista di molti action), ma secondo me The Rock si mangia tutti in soli dieci minuti di film. Commovente il finale, con il bivio in senso metaforico.
Io spero solo che The Rock non stia prendendo la direzione della comparsata di lusso. E che nel prossimo film abbia un po’ più di tempo sullo schermo, perché ok che ha forse uno dei momenti più epici di tutto il film, ma il minutaggio è scarsino per una bestia come lui…
(anche a me sono piaciuti molto i tre “Death Race”)
*standing ovation*
non so davvero più cosa dire a quelli che si lamentano ancora della mancanza di realismo… siamo al settimo film di una saga che è iniziata con un macchina che impenna -.-
personalmente sono rimasto indifferente solo al 2, nel 3 si sente la mancanza dei big del cast ma il livello di tamarragine è alto e Lin è un grande
ps: ma quanto sono belle le scene con la telecamera che si ribalta?
Ma poi il grande cinema d’azione anni ’80 quando mai è stato realistico?
È un genere spaccone. Fatto per stupire e divertire. In F&F tutto questo è portato all’ennesima potenza e capisco possa non piacere, però lasciateci divertire 😉
Ottima recensione. Che condivido.
Stathman è perfetto, ed ha avuto il coraggio di un personaggio negativo.
Walker e Diesel erano veramente amici lo stesso con Gibson.
Walker era da quello che ho letto il tipico bravo ragazzo, non sapeva recitare e ne era cosciente sapeva di essere fortunato e si godeva la vita agiata con cose molto semplici.
Sì, erano molto amici e proprio per questo la parte finale è sentita e sincera.
Walker non era certamente un grande attore, ma faceva il suo e si divertiva. Ed è un volto che nella saga mi mancherà.
Siccome ne avete parlato con Fausto di Cinefatti e, tra tutti e due, mi avete incuriosito, e siccome non ho mai visto neppure una pellicola della saga, secondo te posso vedere questo al cinema ignorando completamente gli altri e recuperandoli in un secondo tempo oppure è un’eresia?
Allora, lo puoi vedere anche senza sapere ciò che è successo prima, però ti perdi il background dei personaggi… che tu dirai, non è una gran perdita 😀
Però io, fossi in te, farei un recupero del primo, salterei il secondo e il terzo e passerei al quarto, quinto e sesto
Capito. Spero resti abbastanza in sala per tutti questi recuperi! 😉
Sta incassando uno sproposito, quindi credo proprio di sì 😉
Fast and furious è nato come un film che parla di auto,dire che il 2 e il 3 fanno cagare è perlomeno soggettivo…Direi che a partire dal terzo la saga ha perso la sua natura ed è diventato un film d’azione dove per forza hanno dovuto metterci auto,persino per paracadutarsi da un’aereo…togliete le auto et voilà,abbiamo il solito film d’azione.Film in cui degli originali è rimasta una vaga allusione sparata a cazzo tipo “12 cilindri,turbocompressore a tot cavalli”.Da film di nicchia è diventato un “acchiappasoldi”.Io lo seguo dal primo assiduamente,quando ero un ragazzino, e sognavo con la Supra di Brian e Toretto di dare “paghette” alla Ferrari del riccone di turno.Certo lo guardavamo in 4, e paul walker non se lo cagava nessuno…
Ora tutti fan di F&F che non sanno riconoscere nemmeno una delle auto del film,ma si meravigliano davanti a due che se le danno con le chiavi inglesi e che sfidano le leggi della fisica ogni 45 secondi..A me non serviva quello per amare F&F,per quello c’era l’altra sala che dava il I Mercenari,che ora a confronto sembra un documentario…
Molti amici lo hanno abbandonato da tempo,io ho voluto vedere questo per dare l’addio a una persona con cui sono cresciuto,unica nota positiva del film…
Per il resto,io sono convinto che a spararla sempre più grossa le cartucce si finiscono, buona fortuna Wan..
Dove avrei scritto che il secondo e il terzo fanno cagare?
Li ho visti in sala i film, tutti e sette.
E la qualità puramente cinematografica della saga è aumentata di film in film.
Il discorso da purista della serie non è proprio da fare su questo blog.
Molto d’accordo con quest’ultimo commento…
Lo seguo dal primo capitolo e sono conscio che, restando sul tema delle sole fare clandestine, poteva finire dopo il film d’esordio…
Il 5 anche per me resta il top!!!
L’ultimo mi ha lasciato un po’ l’amaro perché… c’è troppo!!! Si, è paradossale parlare di ‘troppo’ per FF, un film che fa dell’accumulo il suo punto di forza ma in questo 7 sembra di vedere delle scene una dietro l’altra perché ‘le si deve girare’. Immagino come l’hanno scritto: catch fight?? Ce l’ho!!! Statham vs The Rock?? Ce l’ho!!! Statham vs Dom?? Ce l’ho!!! E così via!!! La spettacolarità è indubbia e la scena dall’aereo e della Lykan, nonostante spoilerate dal trailer, sono da urlo!!! I dialoghi sono da Z movie ma sono conscio di non vedere un film scritto da Schrader…
A proposito di film che va per accumulo (e proprio in questo accumulo risulta perfetto): ‘Kill Bill’ (Uma indistruttibile nello scontro con gli 88 folli anticipa Marvel movie e FF recenti)… nel film di Tarantino funziona tutto… è tagliente più di una katana… perché?? Perché c’è una STORIA (e vorrei ricordare a tutti che Quentin prima di essere un grande regista, è un gigante della sceneggiatura)…
Scusate il post infinito…
Sì, l’effetto di scene scollegate tra loro messe lì solo per fare numero un po’ c’è, però non pesa più di tanto. Più che altro mi preoccupa il futuro della saga, a questo punto
Già… ormai mancherebbe solo l’invasione aliena!!!
Ah… dimenticavo…
Ma ‘Kill Bill’ ha solo 2 capitoli e non avrebbe mai incassato un miliardo (perché c’arriva di sicuro)…
Dimenticavo pt. 2…
Registicamente le cose più belle sono l’entrata in scena di Statham e quella di Walker…