Regia – Richard Bates Jr. (2012)
Excision è il film d’esordio di un regista con amicizie altolocate, che si può permettere di far apparire nella sua opera prima, in piccoli ruoli, gente del calibro di Ray Wise, Malcom McDowell e sua maestà John Waters. Excision ha debuttato al Sundance dello scorso anno e poi si è fatto il giro dei vari festival, riscuotendo ovunque consensi e premi.
Excision è un film strano. Nel senso che rientra nella sfortunata categoria dei prodotti interessanti, non così brutti da lanciare lo schermo dalla finestra, ma che è difficile definire ben riusciti. È un film confuso, irrisolto, a tratti irritante, che vorrebbe disturbare e creare una serie di shock nello spettatore e non sempre ci riesce, che si muove sul confine sottile tra commedia nera, drammone familiare e horror grottesco e weird. Forse troppo ambizioso per un esordio, ed espressione di un egocentrismo e di una presunzione eccessivi.
Eppure, in qualche modo mi ha colpito, mi ha lasciato un senso di profondo disagio che ancora adesso stenta ad abbandonarmi, perché Excision non è un film di fronte a cui si rimane indifferenti.
Pauline (AnnaLynne – ma come fai a essere così brava McCord) è un’adolescente problematica di famiglia borghese: madre (Traci Lords) bigotta, rigida e dittatoriale, padre (Roger Bart) apatico e assente, e sorellina minore malata. È proprio con la sorella Grace che Pauline ha l’unico rapporto sincero e fatto di complicità e comprensione reciproche. Col resto del mondo, genitori compresi, la ragazza ha eretto un muro di incomunicabilità assoluta. Ma se di giorno è una goffa outsider della sua scuola, e un alieno dentro casa, la notte le sue fantasie si scatenano in un trip allucinato fatto di sangue, necrofilia e orrori chirurgici in un ambiente asettico che ricorda molto quello di un ospedale.
Con una trama del genere, tutta giocata su un delicato equilibrio tra la morbosità onirica di Pauline e la quotidianità surreale delle sue giornate, si rischia subito di sfociare nel ridicolo involontario. E Bates Jr. è bravo a evitarlo e a mantenere sempre un tono di affettuoso distacco dalle vicende della sua protagonista. La McCord in questo lo aiuta molto: riesce a farti sentire in imbarazzo, a metterti a disagio, ma anche a suscitare tenerezza ed empatia nei suoi confronti. E non è un personaggio semplice, Pauline. Non deve essere stata una passeggiata interpretarlo per l’attrice. E non è una passeggiata per lo spettatore farsi strada nella sua mente piena di sfaccettature e di lati oscuri.
Da questo punto di vista Excision è interessante: sembra di assistere a un Todd Solondz virato al gore, per come riesce a penetrare nella tranquilla apparenza di una famiglia americana e tirarne fuori, gradualmente, tutti i lati peggiori, attraverso però lo sguardo di un’adolescente che si rivolge al pubblico senza nessun pudore, mettendo a nudo con un’innocenza quasi incosciente ogni aspetto, anche quelli più perversi e malsani, del suo essere. Guardare la scuola, la famiglia, i coetanei e gli adulti che rivestono ruoli autoritari tramite la lente deformante costituita dagli occhi di Pauline diventa, in alcuni momenti del film, una vera e propria discesa agli inferi. E non per quello che Pauline sogna. Sì, il lato onirico della vicenda è realizzato molto bene, con ottime soluzioni di regia, una fotografia fredda e contrastata e delle coreografie di sicuro impatto. Ma non è sicuramente nulla che possa sconvolgere uno spettatore abituato a visioni estreme.
Il vero inferno è la vita che Pauline conduce al di fuori delle sue fantasie, che per quanto morbose, non sono niente a confronto del vero orrore che è costretta ad affrontare tutti i giorni.
E la sequenza in assoluto più disturbante dell’intero film è un semplicissimo dialogo tra Pauline e le sue compagne di scuola davanti agli armadietti dello spogliatoio, in cui la crudeltà delle ragazze si scontra col senso di rivalsa di Pauline, che si difende col sarcasmo, sembra essere indifferente alle prese in giro e, quando finalmente viene lasciata sola, racconta tutta la sua desolazione in un primo piano. Un piccolo dettaglio che, da solo, riesce ad avere una potenza maggiore di tutto il dispiegamento di cadaveri, teste mozzate e feti che esplodono dell’immaginario messo in scena da Bates Jr.
Forse è proprio questo il problema di Excision: un gusto piuttosto autocompiaciuto dell’eccesso, il voler ostentare a tutti i costi il fatto di aver diretto un film malatissimo, trasgressivo e volutamente osceno. Ma Excision non è nessuna di queste cose. O forse sono malata io che nelle fantasie di Pauline non ci trovo nulla di osceno. Può darsi.
Il senso di disagio che Excision trasmette sta tutto nel modo in cui il personaggio di Pauline viene trattato, risultando una figura femminile molto complessa, che si va ad aggiungere alla già nutrita galleria di adolescenti emarginate e non integrate di cui Carrie è sempre la capostipite. E Carrie viene in mente anche per una simbologia legata al sangue su cui Bates Jr. calca molto la mano, a volte con grande efficacia (la scena di sesso con Adam e la sua grottesca conclusione), e altre senza mordente (l’incipit del film).
Tuttavia, è la naturalezza con cui Pauline vive ed espone (tramite surreali monologhi con Dio) le sue fantasie che va a stridere in maniera tragica con un mondo rigido e chiuso che la fa sentire sbagliata ed estranea. Aumentando in maniera progressiva il fattore incomprensione, aumenta anche il distacco di Pauline, aumenta la sua solitudine, aumenta il desiderio di essere benvoluta e accettata, prima di tutto dalla sua famiglia.
E si arriva a un finale che è perfettamente coerente con questo percorso, ma che è forse reso, ancora una volta, con quell’eccessivo compiacimento e gusto per lo scandalo fine a se stesso che pesa su tutto il film e non gli permette di essere altro che un esperimento interessante, un po’ farraginoso, non del tutto riuscito.
Il talento di Bates Jr. è indiscutibile, la bravura nel dirigere gli attori, nel creare inquadrature suggestive e nel trasmettere stati emotivi molto profondi tramite un gioco di sguardi, un primo piano, un rapido scambio di battute, è evidente.
Forse, in futuro potrebbe imparare a tenersi sotto controllo e sfornare piccoli gioielli. Non so se consigliare la visione di Excision a tutti. È un film che potrebbe farvi incazzare. Io, nel dubbio, vi piazzo un brano della bellissima colonna sonora e vi consiglio di maneggiarlo con una certa cautela.
io quetso film lo lovvo ,l’ho già adottato e penso che sarà il Bedtime del 2013.Sai quando senti un legame con un personaggio anche se non hai visto il film?Ecco.Molto probabilmente odierò quello che tu descrivi come estremismi inutili,ma Pauline è già una mia fidatissima amica di strada. Fa parte del mio Mucchio Selvaggio pieno zeppo di gentaglia,di malati,di emarginati folli e non domabili o pacificati.
Si,il film mi interessa assai e spero di vederlo al più presto.Mi auguro in un finale anti borghese di grande strage degli innocenti.Me lo auguro,ma se non dovesse esserci,bè sarei già felice di specchiarmi in Pauline eh! ^_^
ps:senta ,cittadina Patrizi..Ho scritto nella mia agenda:martedì rubrica abissi di terrore, ha già trasgredito mannaggia ….. 🙂 🙂
Bè, Pauline è tostissima…
In realtà non sarebbe neanche matta da legare se non ce la facessero sentire…
ma d’altronde i matti non vanno in giro con un cartello al collo,sembrano normali di prima vista e mi piace questa cosa..
ps:stasera mi son autopunito guardando Dieci Inverni,una cosa assolutamente inguardabile.Hai presente quei filmetti delicati e insapori italici?Eccolo qui.Una storia d’amore lungo dieci inverni con il linguaggio piccolo borghese della carineria,di un supposto e mal interpretato realismo,senza nulla:commozione,malinconia,lacrime,sofferenza,gioia. E perchè l’hai visto?
Perchè ne parlavano benissimo,ma annassero….
anche per un film non del tutto riuscito, ma comunque con il suo certo fascino perverso.
per il futuro possiamo puntare su questo regista con discreta fiducia!
Sì, ha le sue grosse pecche, vuole giocare un po’troppo alla trasgressione, però ha momenti potentissimi 😉
un film che, nonostante non mi abbia convinto del tutto, riesce comunque ad essere contemporaneamente divertente (anche se “divertente” può suonare un po’ strano), grottesco ed eccessivo.
Sì, alla fine è divertente.Alcune scene sono esilaranti. E Pauline ha un sarcasmo eccezionale. Quindi anche io mi sono divertita a vederlo 😀
vabbè,in realtà il film lo voglio vedere perchè c’è Tracy Lords e insomma ho alcuni ottimi ricordi cinematografici inerenti alle sue grandi qualità
Quando lo vidi lo scorso anno a me piacque assai(credo d’avertene accennato 3-4 mesi fa).. Dici benissimo, gli manca un qualcosa per esere un filmone, però è “weird” al punto giusto, m’è parsa la versione “gore” di American Beauty (me l’ha ricordato in più sequenze). Le scene che ho preferito io sono quelle in cui lei “prega” 🙂 Il finale, devo esser sincero, pur sapendo dove sarebbe andato a parare, m’ha spiazzato: nel far quel che fa, lei è di una semplicità disarmante, la fa sembrare come l’unica cosa ovvia e sensata da fare!
Sì, mi ricordo un tuo commento a proposito. Gli manca qualcosa, credo, perché si tratta di un esordio e gli esordi hanno sempre qualche difetto, a meno che non si tratti di geni indiscussi.
Sì, il paragone con American Beauty ci sta, soprattutto per la regia e per le musiche originali che lo ricordano parecchio.
Avrei voluto vederlo, almeno fino a qualche mese fa, adesso non posso piu’ purtroppo. Penso che la presenza di nudo femminile e di sesso oltre che di situazioni scabrose, sia massiccia o mi sbaglio, Lucia? Facendo la castrazione chimica da mesi devo evitare assolutamente ogni situazione riconducibile, del genere.
Non sono sicura di aver capito, ma sì il film è ovviamente pieno di situazioni scabrose.
Che però non ho trovato eccessivamente fastidiose.
Beh, potrà anche essere un film non perfettamente riuscito ma la tua recensione mi invoglia a dargli una possibilità 😉 (lo stile malato/ disturbante è sempre comunque una sfida degna di interesse)…e quando il mio pc la smetterà di rompere le palle funzionando a spanne come in questi giorni cercherò di aggiungerlo alla lista…
Ah, il pc che non funziona è una vera e propria iattura 😀
Soprattutto quando c’è tanto da vedere 😉
Non lo so, il film non l’ho visto ma vorrei evitare di finire come Homer Simpson quando vedeva Twin Peaks: fiiigo non ho la minima idea di quello che sta succedendo. Mi sembra un po confuso come film. Comunque sto vedendo l’ultima fatica del tuo regista preferito, al momento non è male, molto documentaristico.
No, ma si capisce tutto perfettamente, è surreale e grottesco, ma la trama è molto lineare.
Io vado stasera, in sala, in lingua originale coi sottotitoli e non sto nella pelle.
Excision e’ stata una bellissima esperienza cinematografica, assolutamente non adatta a tutti, personalmente dopo la visione ci ho pensato per giorni, mi aveva lasciato una sensazione disturbante come un prurito all’interno del cranio.
Sì, è un’esperienza che non si dimentica facilmente, vero…
Però ha anche qualcosa che non mi torna, come ho anche scritto. Io spero che in futuro Bates Jr, potrà continuare su questa strada, magari maturando un po’