Archivi tag: Mick Garris
Masters of Horror 1: Incident on and off a mountain road
Regia – Don Coscarelli (2005) Qui ogni promessa è un debito, e quindi eccomi a cominciare insieme a voi questo viaggio nella serie che, vent’anni or sono, si è permessa di lanciare la sua sfida ai limiti imposti dal formato televisivo, e ha portato una nutrita e variopinta galleria di orrori in prima serata nelle […]
King al Cinema: Ep 30 – Desperation
Regia – Mick Garris (2006) Si torna anche a soffrire con Stephen King (o a causa di), e ripartiamo da Desperation perché la riduzione televisiva del 2004 di Salem’s Lot è stata una prova troppo dura anche per la sottoscritta: l’ho abbandonata dopo circa mezz’ora di agonia e mi sono detta che i miei lettori […]
King al Cinema: Ep 19 – Stephen King’s Shining
Regia – Mick Garris (1997) Ho saltato un appuntamento perché non ce la potevo fare a rivedere 273 minuti e passa di questa roba, e non perché Garris e King abbiano osato “rifare” Kubrick (ne parleremo diffusamente), ma perché è una miniserie di una lentezza agonizzante, col solito Garris troppo impegnato a seguire passo dopo […]
King al Cinema: Ep 14 – The Stand
Regia – Mick Garris (1994) E finalmente siamo arrivati al mastodonte pandemico, la trasposizione di uno dei più amati romanzi di King, nonché del più lungo, almeno nell’edizione integrale pubblicata nel 1990, quando lo scrittore poté reintegrare tutto il materiale stralciato nella prima edizione del ’78: ai tempi, la saggia Doublebay lo obbligò a tagliare […]
King al Cinema: Ep 11 – I Sonnambuli
Regia – Mick Garris (1992) Prima regia Kinghiana per il fedelissimo Garris e prima sceneggiatura originale scritta dal Re appositamente per il cinema. Poteva andare meglio, dai, ma la storia degli adattamenti da King ci insegna che poteva anche andare molto peggio. Se non altro, I Sonnambuli pare una festa tra amici, con le varie […]
Bag of Bones
Regia – Mick Garris (2011) Mick Garris non è un regista, lui è un trasformatore (nell’ accezione suggerita da questa foto) di opere kinghiane in prodotti televisivi. Il metodo che adotta è una fedeltà pedissequa fino all’ autolesionismo (vedasi la mano di Dio ne L’ ombra dello scorpione), perché King lo tiene rinchiuso nel solaio […]








