Top (quello che vi pare a voi) 2012

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Con Sister Mary Eunice che ci accompagna come solo lei sa fare verso l’anno nuovo, possiamo cominciare a stilare un breve bilancio di quello che se ne sta andando al diavolo. Un bilancio che, da un punto di vista strettamente cinematografico, è positivo. Forse nel corso della stagione sono mancati i capolavori del calibro di Drive nel 2011, ma c’è stata una serie di film in grado di rendere piacevole l’atto di recarsi in sala. Purtroppo vedrò lo Hobbit solo stasera e mi manca ancora Moonrise Kingdom  che, lo so già, schizzerebbe in testa alla classifica senza neanche colpo ferire.  Questo per quanto riguarda il cinema non propriamente horror.
Per il genere di cui invece ci occupiamo più spesso da queste parti, il discorso è un po’ più complesso: ci troviamo in una fase di passaggio. I remake continuano a fioccare, ma sembrano aver perso parecchio del fascino che esercitavano sul pubblico fino a qualche tempo fa. L’ondata francese si è schiantata contro il muro di mamma USA che ha cooptato gente come Laugier con risultati quasi sconcertanti, o contro la stessa incapacità di alcuni autori di ripetere quanto di buono proposto all’esordio (Bustillo e Maury). La Spagna continua a sfornare cose interessantissime (e infatti due film sui cinque migliori dell’anno vengono da lì). In Inghilterra pare che si siano un po’addormentati, ma si aspettano con ansia i prossimi lavori di Marshall e Smith. Nel frattempo, il cinema horror americano sforna due pietre miliari che potrebbero ridefinire il genere, ognuna con le sue specifiche caratteristiche ed esprimendo ognuna delle linee guida che potrebbero, in futuro, portare a grandi cose. Ne vedremo delle belle. Si spera, almeno.

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Cominciamo coi cinque film non di genere horror che mi hanno più colpito nell’anno che sta per concludersi. Per una volta tanto, ho avuto serie difficoltà a sceglierne solo cinque. Ovviamente, non c’è bisogno che stia qui a ripetere che ogni decisione è del tutto opinabile e personale. Faccio il classificone di fine anno perché mi diverto moltissimo, non perché abbia chissà quale pretesa di stabilire sul serio quale sia stato il film migliore. Ma procediamo con ordine:

5. The Avengers (Regia – Joss Whedon)

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Non sono una vera e propria appassionata di supereroi. Per cui sono andata a vedere questo film senza particolari aspettative. E me lo sono goduto dal primo all’ultimo secondo. Perché è cinema di intrattenimento come piace me: leggero, ironico, intelligente, con molto spazio dato ai personaggi ed effetti speciali strabilianti ma funzionali a trama e racconto. Whedon rischia grosso e vince la scommessa. Poteva essere una stronzata epocale. E invece, forse, è il miglior film di supereroi mai realizzato. Come valore aggiunto, ha una colonna sonora, scritta da Alan Silvestri che non smetterei mai di ascoltare. Se volete sapere nei dettagli perché The Avengers è una figata, ve lo spiega Alessandro

4. The Girl with the Dragon Tattoo (Regia – David Fincher)

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Non è piaciuto a tutti. Lo hanno trovato freddo, o preconfezionato. Un film girato su commissione, un remake per facili incassi. Se ne è detto, insomma, tutto il male possibile. Ma a me basta la regia pazzesca di Fincher, l’interpretazione stratosferica di Rooney Mara (avevo già scritto che secondo me negli Stati Uniti hanno una specie di regina aliena che fa le uova e sforna giovani attrici brave in modo assurdo come se piovesse?) e una sceneggiatura calibrata al millimetro che rende una vicenda complessa e intricata di immediata comprensione. Senza spiegoni e senza un solo istante di lentezza. La mia recensione è qui.

3. Iron Sky (Regia – Timo Vuorensola)

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Dimostrazione pratica che se si ha un’idea forte e la volontà ferrea di realizzarla, è possibile ottenere risultati anche superiori alle aspettative. Iron Sky non è solo una divertente commedia sempre in bilico tra satira e farsa, è anche un film di fantascienza di grande potenza visiva. Da noi è uscito col sottotitolo …e saranno Nazi vostri, come a voler eliminare in maniera programmatica i contenuti sci-fi e buttarla sul demenziale. Peccato che Iron Sky di demenziale non abbia assolutamente niente. Per approfondimenti vari, ecco il post dedicato.

2. Prometheus (Regia – Ridley Scott)

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Non è che io non mi metto in discussione. Io mi ci metto anche troppo. E infatti, dopo la mia entusiastica recensione che ha scatenato invettive e mazzate varie, ho rivisto il film. Altre due volte. Ma la conclusione è sempre la stessa: Prometheus è un film della Madonna e non rompetemi i coglioni. Grazie.

1. Argo (Regia – Ben Affleck)

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Uno non se lo aspetta. O meglio, un minimo può aspettarselo dopo aver visto Gone Baby Gone e The Town. Ma non in questo modo, non con un film che ti appiccica alla poltrona, ti passa in un lampo e riesce a raccontarti una storia che sai già come è andata a finire, mantenendo una tensione insostenibile per tutta la sua durata. Un film in cui davvero accade poco, ed è tutto giocato su interpretazioni, regia, dialoghi e una ricostruzione storica perfetta. Come se non bastasse, trasuda amore per il cinema. Per il fare cinema, inteso come miscela esplosiva di cialtronaggine, incoscienza, spirito d’avventura e dedizione assoluta. Se non lo avete visto, vi siete davvero persi qualcosa di epico.

Ci sono alcune menzioni onorevoli, che escono di poco dalla top 5: Killer Joe, di William Friedkin, anche se tecnicamente è del 2011, in cui un regista di quasi 80 insegna al mondo intero come si fanno i film; Take Shelter, di Jeff Nichols, che è una visione da incubo che ancora non ha smesso di perseguitarmi (e prima o poi ne parlerò); We Need To Talk About Kevin, di Lynne Ramsay, su cui ho sproloquiato da queste parti. Insomma, il 2012 è stata un’annata cinematografica molto interessante.

E per quanto riguarda l’horror? Cominciamo subito. E cominciamo con un film che è piaciuto solo a me.

5. Rec 3 – Genesis (Regia – Paco Plaza)

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Sì, questo povero film bistrattato lo detestano quasi tutti. Eppure io mi sono divertita tanto. E Paco Plaza è stato bravissimo a sganciarsi dall’eredità delle due installazioni precedenti e a proporre qualcosa di nuovo. Splendida fotografia, colori accesi e vividi, motoseghe, baci con labbra staccate di netto e spose pucciate nel sangue. Paco, sei un tesoro, ti voglio bene. Come sempre, link la mia recensione.

4. The Divide (Regia – Xavier Gens)

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Se è vero che nel 2012 la Francia ha un po’deluso, uno dei più bei film apocalittici viene proprio da un regista francese che se ne va negli Stati Uniti, ma gira come dice lui, a budget ridottissimo, con un cast in forma smagliante, una sola ambientazione per quasi tutta la durata del film e una cattiveria che ti rovina le giornate da qui a l 2045. Anche The Divide non è piaciuto a tutti. Molti ne hanno lamentato la mancanza totale di qualsiasi spiegazione della catastrofe. Altri lo hanno accusato di qualche passaggio confuso. Il che non è falso. Ma io son di bocca buona e mi coccolo questo film a oltranza. Sempre se vi interessa, il mio illuminatissimo parere critico è qui.

3. Mientras Duermes (Regia – Jaume Balaguerò)

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E mentre l’amichetto Plaza si diletta tra infezioni e matrimoni al sangue, Balaguerò (che, lo ripetiamo, è quello intelligente) abbandona per il momento la saga zombesca che lo ha reso famoso e dirige un piccolo film col marchio d’autore. Una delle esperienze più dolorose e disturbanti della mia vita da giovane cinefila. Anche qui, perfidia a badilate, ritmo lento, atmosfera quasi da commedia surreale e una mazzata che ti spezza le gambe sul finale. Mientras Duermes è un miracolo su pellicola. Roba che andrebbe studiata. Rece qui.

2. The Cabin in the Woods (Regia – Drew Goddard)

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Non è stato facile piazzarlo al secondo posto. Per niente. Se è vero, come abbiamo detto all’inizio, che il cinema horror è in una fase di passaggio e che qualcosa si sta muovendo, dopo la triste stagione dei remake sfornati in serie, The Cabin in The Woods è il film che meglio di tutti si erge a simbolo di questo cambiamento sotterraneo. Goddard e Whedon sembrano avvertire pubblico e addetti ai lavori che è necessaria una svolta radicale. Non so dove andrà a parare il genere nei prossimi anni, ma The Cabin in the Woods è una pietra tombale su tutto quello che rende l’horror una cosetta sordida e di scarso interesse. Speriamo non resti un caso isolato. Solito link per approfondire, se si vuole.

1. The Innkeepers (Regia – Ti West)

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Ne ho parlato fino alla nausea. Solo a sentire il nome di Ti West mi brillano gli occhi. Non sono fissata. Ho solo trovato il regista e il film che rispecchiano in maniera completa il mio modo di vedere il cinema horror, come tematiche, linguaggio, uso della tecnica e capacità di scrittura. L’horror adulto e per adulti che non si accontenta dello spavento facile (ma anzi, lo spernacchia) e presta attenzione soprattutto ai personaggi e alle loro problematiche. Cinema classico, certamente, ma personale e niente affatto d’imitazione. Ti West è il futuro del genere. Pochi cazzi. Ultimo link

Ultime due paroline due su quanto di più bello ci abbia offerto il piccolo schermo nel 2012. Anche qui c’è la zampata di Neil Marshall che dirige una delle puntate migliori della storia della tv, Blackwater, episodio numero nove della seconda stagione di Game of Thrones. Non so quante volte l’ho rivisto. E quante volte mi sono innamorata da capo del mio Neil che, insieme al già citato West e a un pugno di altri personaggi, rappresenta uno dei motivi per cui questo blog esiste. Insomma, sapete con chi prendervela.

L’horror in tv è sottoposto a un serissimo limite di rappresentabilità della violenza. Un problema di cui ha sofferto (anche se quest anno molto meno) The Walking Dead. Ma esiste una serie televisiva che questo problema ha smesso di porselo nel momento in cui, a una prima stagione divertente ma piuttosto frenata e timorosa, ha fatto seguire una seconda stagione di livello superiore, priva di qualsiasi inibizione e decisa a investire lo spettatore con un carico di splatter, psicosi, sesso, blasfemia e atrocità assortite mai visti prima sul mezzo televisivo. Parlo di American Horror Story, a cui consegno, con l’autorità conferitami da me medesima, il gran premio speciale di uberfigata del 2012. E continuerà ad allietarci anche nel 2013. Per cui aspettatevi un post chilometrico di celebrazione di questo fottuto capolavoro.
Il cast è di quelli straordinari. Jessica Lange, Sara Paulson, Chloe Sevigny, James Cromwell e, soprattutto Lily Rabe in un ruolo in grado di definire un’intera carriera, quello di Suor Mary Eunice. American Horror Story – Asylum è la dimostrazione pratica ed evidente che l’horror in tv è una cosa fattibile. Con buona pace delle crisi esistenziali di Rick e soci.

All’anno prossimo, sperando che sia cinematograficamente ancora più ricco di questo.

Regalino finale

33 commenti

  1. thriller87 · ·

    Azz …!!! Ho visto più film nella classifica non-horror (a parte l’immenso Cabin in the woods .) !

    1. Immenso è la parola giusta! 😀

  2. Giuseppe · ·

    Direi che le due classifiche sono assai bene indicative di quello che meritava di essere visto (Argo e Rec 3 non fanno ancora parte del mio archivio personale) nel 2012…e il DVD di Prometheus è il regalo di natale che mi sono fatto da solo, a prescindere da invettive e mazzate varie ed eventuali 😉
    Su Innkeepers sai già come la penso, e avendo visto nel frattempo anche l’ottimo The Cabin in The Woods capisco bene la difficoltà di relegare quest’ultimo in seconda posizione…del resto, qui si dimostra quanto sia i grandi studios che i filmmakers indipendenti abbiano le carte in regola per portare l’horror a un nuovo livello di maturità creativa (e spero pure io che sia la volta buona).
    P.S. The Divide non spiega la catastrofe, è vero, ma per quello che mette in scena e come lo fa non credo che alla fine ne abbia granchè bisogno…sono tutti talmente credibili nel rendere il progressivo regredire dei loro personaggi che alla fine del film non ti riprendi facilmente. Non subito, almeno (Biehn lo rivedo sempre volentieri e fra gli altri, oltre alle eccellenti Arquette e German, qui abbiamo anche un Milo Ventimiglia e socio capaci di far paura senza mezzi termini).

    1. Infatti ho scelto di inserirlo proprio in quanto un film degli studios che però si discosta dalla media melmosa delle produzioni più patinate. E direi che non è poco!
      Il dvd di Prometheus, cavolo, lo devo comprare anche io, al più presto e senza ulteriori indugi!
      Su The Divide, se la Arquette e Biehn sono garanzie e la German è splendida e dolcissima, la vera sorpresa è proprio Milo Ventimiglia…
      Fa paura.

  3. Ti piace Wes Anderson?Davvero?Allora giuro per tutto il 2013 non parlerò e scriverò mai più nulla contro spielberg,pwsanderson,harlin e i tuoi eroi.Lo giuro!Mi fa così piacere che ti piaccia il cinema di quel genio assoluto di wes,che toglierò anche ogni riferimento polemico nel mio post di fine anno.
    Di questa classifica a parte un film che non vedrò mai nemmeno sotto tortura il resto mi pare interessante.Certo Beditime per me è il massimo dei massimi tra i massimi.Mi ha sconvolto la vita mettendomi di fronte alla mia codardia piccolo boghese rebelde e parolaia che mi impedirà sempre di compiere un grandissimo gesto rivoluzionario come quello messo in atto da Cesar.Ho preso il dvd,mi sa che lo consumerò !
    Ho preso nota di questi film alcuni interessanti .
    Take a shelter è uscito in dvd non l’ho preso perchè costa 18.99 e ho scelto di prendere il capolavoro spagnolo.
    Bene,buon anno e speriamo che a mezzanotte Melancholia centri in pieno questo pleonastico pianeta.

    1. Mi piace il buon cinema, quindi mi piace Wes Anderson. Anzi, io adoro Wes Anderson. L’unico Anderson che mi ha deluso di brutto è Brad, per il resto il cognome Anderson porta bene 😀
      Ma tu nel gesto di Cesar ci vedi un atto rivoluzionario? Io lo vedo come il patetico riscatto di uno squallido individuo frustrato. Un mostro della peggior specie. Merda elevata al cubo. Disgustoso e ignobile fino al vomito.

      1. Si,Cesar è un eroe allo stato puro.Se la prende con questi borghesi di merda tipo il vecchio rompicoglioni che si sente autorizzato a rompere le palle perchè si sente il capo.Se la prende con la bimbetta ricattatrice così impara la giovane stronzetta e sopratutto con quella odiosissima di Clara,che io ho da subito odiato.La classica fanciullina ipocrita che ti sorride,che è gentile perchè così si fa.vuota,insulsa, gentile con lui solo per facciata e si nota benissimo.Cesar se fosse un frustrato si darebbe all’alcol e se la prenderebbe con i deboli,lui invece attacca le fondamenta della gente di merda che ha in clara,nel vecchio,nel fidanzato stronzo i suoi massimi rappresentanti. Poi vabbè tu la vedi con la sensibilità di una donna e partecipi a quella che per me è una sacrosanta punizione,vedendola come altro.
        In ogni caso presto sul mio blog farò la classifica dei miei eroi cinematografici: Cesar e Dente di Fata,manhunter,saranno tra i primi eh.

        Anderson,a me delude solo uno ma non fa cinema,fa aliens contro predator che è filmato amatoriale !

        1. No, io questa non te la posso lasciar passare. Quello che fa Cesar a Clara è indegno. Per quanto a te possa star poco simpatica, resta una faccenda disgustosa. E poi, punizione per cosa, esattamente?
          In realtà, i personaggi davvero negativi del film non è che vengano poi “puniti” come dici, in maniera esemplare. Anzi. Chi viene distrutto è l’unico personaggio innocente, ovvero Clara. E davvero, certe giustificazioni nei confronti di una violenza nei confronti di una donna, io proprio non le posso accettare.
          Cesar è il male e Balaguerò non credo abbia alcuna intenzione di presentarcelo come carattere positivo. Sarebbe aberrante.

        2. Allora, faccio un piccolo chiarimento qui:
          su questo blog non è permessa, in nessun modo possibile e immaginabile l’esaltazione di un gesto ripugnante come lo stupro. Soprattutto se giustificata e ammantata da tutta una serie di fesserie autoindulgenti.
          Ho dovuto cancellare tutta una serie di commenti che definire disgustosi è poco. E mi dispiace perché credevo non fosse possibile arrivare a tanto.
          Il primo che si permette di affrontare di nuovo l’argomento sarà bannato anche se non è proprio nel mio modo di fare.

          1. Mah veramente hai cancellato solo il mio ed era un bell’intervento lasciamelo dire, non capisco il nervo scoperto in questo caso. Di stupro neppure parlavo, mai. Affermavo che Cesar e’ un grande personaggio, collegandolo con Francis Dollarhyde, come aveva fatto viga1976. Negare che entrambi siano drammaturgicamente dei gran personaggi, mi pare non si possa.

          2. Guarda bene, ho cancellato tutta la catena di commenti. e ricorda anche bene cosa hai scritto a proposito della “solitudine maschile che una donna non può comprendere”.
            Che da un punto di vista drammaturgico Cesar sia un gran personaggio va da sé. Negativo, per carità, estremamente negativo.

  4. D’accordo sulla classifica per quanto riguarda gli horror/”film di genere” in particolare proprio per “Rec 3” e lo splendido “Bed Time/Mientras duermes” sai quanto lo aprezzi, mentre “Cabin in the Woods” e “Innkepers” ai primi due posti e’ francamente esagerato, sono due buoni film non dico di no ma cii sono almeno un’altra dozzina di titoli ancora migliori realizzati o comunque in qualche maniera distribuiti nel corso del 2012. Come ad esempio mi viene a mente perche’ di prossima pubblicazione persino in Italia in Blu-ray/dvd: “Stake Land”

    1. Ecco, a me Stake Land non è piaciuto affatto. E’ stata una delle delusioni più forti dell’anno passato (mi sembra sia del 2011, se non sbaglio). Per quanto riguarda The Innkeepers e The Cabin in the Woods, non so che dirti, per quanto mi riguarda corrispondono esattamente alla mia idea di horror. Se fossero tutti con quel tasso di intelligenza e consapevolezza, io sarei una spettatrice felice.

      1. Napoleone Wilson · ·

        Sono altresì d’accordissimo su “Prometheus”, che proprio l’altro ieri ho acquistato in Blu-ray, ritorno per molti versi addirittura inaspettato e sorprendenti a certi livelli così alti, del settantreenne Ridley che ci regala finalmente e nuovamente un film di fantascienza davvero “adulta”, e realizza un film dalle grandissime proprietà narrative e visionarie, visivamente e stilisticamente splendido, oltre che addirittura nettamente superiore al troppo sopravvalutato “Avatar” dal punto di vista tecnico-espressivo nell’utilizzo del 3D. Mentre come capolavoro del 2012 un titolo non manca affatto, recandome -a mio parere- pienamente le “stimmate”, la costo di rischiare e sprezzare il ridicolo a non riconoscerlo scusa se lo dico eh, si tratta del capolavoro di un negromante visionario del cinema dal magistrale talento: ovviamente avrai capito mi riferisco a Christopher Nolan e al “Cavaliere oscuro il ritorno”, vero capolavoro del 2012.
        In una nota a margine su altri tra i più notevoli film dell’anno disgraziatissimo che sta per terminare, non si dovrebbe esimersi dal ricordare il folgorante ritorno dopo quattordici anni al lungometraggio di finzione di Tony Kaye con “Detachment -Il Distacco”, dal grande protagonista Adrien Brody, e naturalmente sì, d’accordo anch’io per “Take Shelter”
        Guilty Pleasure su tutti: “The Grey ” di Joe Carnahan, dalla splendida o.s.t. di Marc Streitenfeld che lo lega a “The Divide” di Xavier Gens, anche per me uno dei migliori film del genere nell’anno che sta per chiudersi, e poi “”Dredd 3D” e “Universal Soldier -Day of Reckoning” di John Hyams.

        1. Napoleone Wilson · ·

          Anderson è un appena quarantenne già prigioniero del suo stiloso ma lquanto anodino e ripetitivo calligrafismo. Apprezzai “I Tenenbaum”, “Le Avventure acquatiche di Steve Zissou” e in parte, “Il Fantastico Mr. Fo”x sempre nell’ambito delle carinerie e nulla più, ma “Moonrise Kingdom” sta essendo troppo sopravvalutato, è un gradevole filmetto che trasmette niente o poco più, non c’è nemmeno tanto quell’utilizzo di belle canzoni ottimamente intessute nella storia del film, che è/era un pò la sua cifra stilistica. Il classico film commedia “indie” americana contemporanea, con tutto quel che ne consegue nel bene e nel male.

          1. Grande Napoleone !Si il terzo episodio di Nolan è anche per me un capolavoro
            Tanto che nella mia miniclassifica appare come film dell’anno

            http://lospettatoreindisciplinato.blogspot.com

  5. Visto “The cabin in the woods” solo l’altro giorno, la rece è già pronta e aspetta solo il giorno buono per saltare fuori sul mio blog… gli altri me li devo segnare praticamente tutti!

    1. Se hai visto The Cabin in The Woods, hai visto (quasi) il meglio 😉

  6. Come al solito, la distribuzione orrenda che vige dalle mie parti mi ha impedito di vedere quasi tutti gli horror che citi tranne, e per fortuna, The Cabin in The Woods e THe Innkeepers, due capolavori che ogni cineasta di genere dovrebbe vedere prima di metter mano ad una sceneggiatura o ad una telecamera.
    Quanto “al resto”, la tua classifica fa sicuramente il paio con quella che farei io, tranne che Iron Sky non mi ha convinta quasi per nulla e al suo posto metterei ovviamente Moonrise Kingdom o We Need to Talk About Kevin.
    E sister Mary Eunice… beh, American Horror Story si riconferma il “tantarrobba” per eccellenza delle serie TV, l’unica in grado di farmi dimenticare quanto detesti gli omini verdi. Ma anche TWD sta dando il bianco, soprattutto grazie al personaggio del Governatore.
    Ah, auguri di buon duemilaCredici!!! 😀

    1. Buon anno anche a te!
      TWD in questa stagione mi convince un po’di più rispetto a quella dell’anno scorso. Certo è che AHS lo surclassa da ogni punto di vista, per originalità, bravura degli interpreti, soluzioni narrative e volontà di osare

  7. Ti consiglio caldamente Moonrise Kingdom, l’ho visto un paio di giorni fa e sono rimasto stupito, oltre al colore del film (che noterai) , è una storia molto bella, con grandi attori che interpretano piccoli ruoli in modo stupendo, davvero bello, film da vedere almeno 2 volte l’anno. Non mi trovi d’accordo su Argo, cioè l’amore per il cinema ok, il resto non so; c’è Goodman e questo aumenta il punteggio ma Affleck … mah! Ti consiglierei di guardare anche l’ultimo di Eastwood (Di nuovo in gioco) con un grande Goodman , simile a Gran Torino ma più “positivo”. Per gli horror assolutamente d’accordo ma, mi mancano alcuni titoli, che sicuramente recupererò.

    P.s.
    Avengers è un gran bel film, quasi mi vergognavo ad ammetterlo ma ora, che so di non essere l’unico… mi sento sollevato 😉

    1. Moonrise vado a vederlo mercoledì sera e non vedo l’ora.
      Affleck è un ottimo regista. Io l’ho sempre stimato tantissimo dietro la macchina da presa. Fa sempre scelte interessanti e mai banali o scontate e ha un punto di vista molto personale sulle cose.

      1. Hai parlato di regista e come attore ?

        1. e come attore io non l’ho mai trovato così cane come dicono. In Argo si ritaglia un ruolo perfetto.

  8. Helldorado · ·

    Innanzi tutto grazie per avermi consigliato i primi due film della lista horror, li ho recuperati e amati alla follia. Prometheus è un filmone che mi sono davvero goduto, anche ieri sera in DVD.

    Brava Lucy, mi raccomando continua così che molti film me li stai facendo scoprire tu. 🙂

    1. E io sono contentissima che ti siano piaciuti!!!
      😀
      E speriamo che l’anno prossimo ce ne riservi altrettanti.

  9. io adoro Rec 3 ! mi sono divertito come un matto! E colgo l’occasione per farti i miei augurissimi per il 2013!

    1. Augurissimi anche a te!!!
      😉

  10. ci siam chiariti in pvt, ribadisco anche in pubblico le mie scuse,nondimeno non è mai stata mia intenzione far l’apologia della violenza sessuale.Ci tengo a precisare solo questo perchè poi sai come è facile costruire colpe che uno non ha..La prossima volta starò più attento a commentare,cercando di non urtare nessuno seppure involontariamente.
    ciao,buon capodanno,stammi bene

  11. Napoleone Wilson · ·

    Ciao, non potevo scrivere fino ad ora, difatti vedo che il disquisire di stupro sarà stato in qualche post successivo al mio, perchè io non ne ho parlato affatto, e non sarei certo così cretino da farne una qualsivoglia forma apologetica, nel piccolo non costruiteli intorno quel che è stato costruito intorno al prete pazzoide di Lerici. Dico soltanto e lo ribadisco, che personaggi come Cesar e Dollarhyde hanno un loro substrato, un passato che ha prodotto entrambi, e questo non lo sostengo solamente io ma è stata volontà degli stessi autori, sceneggiatori, registi, ecc., Bisognerebbe appunto chiedersi cosa evidentemente di molto traumatico ha fatto sì che fossero così e se non ci fossero delle donne di mezzo. E comunque, nel post che hai cancellato mettevo in evidenza tutta la sensibilità che Dollarhyde dimostra per Reba la quale è non vedente, in una famosa sequenza che descrivevo, sensibilità che è evidente non gli hanno dimostrato nella vita tutti gli altri uomin COSìDDETTI “normali”.
    P.S.: “Argo” mi ha deluso assai, netto passo indietro rispetto all’appassionante “The Town”, questo è invece un film corretto e “pulitino”. senza un minimo stacco che emozioni o appassioni mai, deve essere per il fatto che fra i produttori vi è George Clooney, si riconosce inconfondibilmente l’apostolato del “politically correct”.

    1. ma non era riferito a Manhunt il discorso. Era riferito al personaggio di Cesar che, se esaltato come eroe, implica automaticamente una giustificazione e anzi, un plauso a certi atti.
      Non capisco come sia possibile equivocare.

      1. Nessuna giustificazione e nessun equivoco,e poi diciamocelo, non e’ cosi’ tanto possibile, per il calcolo delle probabilita’, riuscire a compiere tutto quel che compie Cesar nel film riuscendo in piu’ a non farsi beccare.

  12. Spetta spetta, (per fortuna) non sei l’unica a cui è piaciuto [REC]3 Genesis. 🙂
    Noi di filmbuster(d)s ti facciamo compagnia, faccio una piccola marketta alla puntata del podcast dove ne abbiamo parlato.

    http://filmbusterds.blogspot.it/2012/10/filmbusterds-speciale-horror.html

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