Se qualcuno mi chiedesse qual è stato l’anno della svolta, quello in cui l’horror ha finalmente alzato la testa e, dopo tanto tempo, ha smesso di zoppiccare, di brillare solo a tratti, di nascondersi quasi, e si è preparato a diventare non soltanto la gallina dalle uova d’oro di Hollywood, ma anche una delle forme d’arte più preziose e definitive del XXI secolo, risponderei il 2013. Nonostante l’horror migliore del decennio risalga al 2014, e nonostante gran parte della critica si sia resa conto del cambiamento in atto con un certo ritardo (diavolo, persino io me ne sono accorta in ritardo), dare un’occhiata a posteriori ai film usciti nel corso del 2013, tutti stranamente concentrati tra gennaio e agosto, è un’esperienza illuminante, che sono molto contenta di fare insieme a voi.
Ma soprattutto, questo post sarà l’occasione per chiedere scusa a un film che ho ingiustamente maltrattato all’epoca, perché io sarò anche una stronza, ma quando prendo delle cantonate mostruose, di solito lo ammetto.
1. Maniac – Regia di Franck Khalfoun (Uscito in Francia il 2 Gennaio del 2013)
Il primo dei due remake importanti arrivati nelle sale nel 2013, entrambi destinati a cambiare non solo il modo di aggiornare i classici del passato, ma anche la percezione del pubblico nei confronti dei rifacimenti in generale. Almeno, così è stato per me, che ho iniziato proprio allora a non vedere più il remake in quanto tale come messaggero del Male assoluto, ma ad avere un atteggiamento molto laico. Perché quando vedi quello che è i due francesini Aja/Khalfoun sono in grado di combinarti con la messa in scena di un vecchio (e bellissimo) slasher dei primi anni ’80, capisci come ci siano milioni di modi differenti di narrare una stessa storia.
Non so se il Maniac del 2013 sia migliore del suo predecessore, perché in questo caso, non si tratta di una gara, si tratta di offrire un punto di vista all’epoca assente, di inventarsi davvero qualcosa di nuovo, alla faccia della presunta “mancanza di idee originali”.
2. Resolution – Regia di Justin Benson, Aaron Moorhead (Uscito negli USA il 23 Gennaio del 2013)
Quando questa coppia di pazzi ha esordito (il film è del 2012, si fa il suo giro di festival che dura quasi un anno e poi, finalmente trova una distribuzione), nessuno era pronto ad assistere a una roba del genere. Bisogna proprio non avere tutte le rotelle a posto, per scrivere, produrre e dirigere un’opera così ricca di ambizioni e così povera di budget come Resolution. Il bello è che il gioco di prestigio riesce, perché Benson e Moorhead non sono solo pazzi, sono davvero bravi, e lo hanno dimostrato con i loro film successivi, diventando in breve uno dei punti di riferimento fondamentali dell’horror indipendente americano e, di conseguenza, la punta di diamante della sua rinascita all’inizio del decennio che stiamo vivendo. Scusate se è poco.
3. John Dies at the End – Regia di Don Coscarelli (Uscito negli USA il 25 Gennaio del 2013)
Non si metteva dietro la macchina da presa da sette anni Coscarelli, quando ha sorpreso tutti con un film impossibile da definire o catalogare, una di quelle esperienze visive (come direbbe ogni buon cinefilo dell’internet che si rispetti) che ti lasciano tramortito in un angolo a chiederti cosa cazzo hai appena visto. Deve essere una soddisfazione enorme tornare in maniera così spettacolare dopo che tutti ti avevano dato per finito. Il problema è che ora sono passati altri sette anni, e che Coscarelli non ha alcun progetto in cantiere. Il che ci ricorda che questo mondo è ingiusto, triste e vuoto e che le cose belle accadono di rado.
4. Antiviral – Regia di Brandon Cronenberg (Uscito in UK il 1 Febbraio del 2013)
Non so se vi state rendendo conto dei titoli che ho sciorinato fino a questo momento, tutti usciti lo stesso anno, perché capita ogni tanto che Iddio sia misericordioso. Però io vorrei vi soffermaste un minuto su Antiviral, così, tanto per comprenderne a fondo la portata profetica, la straordinaria potenza visiva e concettuale, la capacità di trasmettere disagio puro dando l’impressione di osservare non la vita di esseri umani, ma una colonia di insetti, patetici e disgustosi. Non so se, con questo film, Cronenberg ci abbia fornito la versione più plausibile del nostro futuro, ma di sicuro ha raccontato molti degli incubi del nostro presente.
5. Stoker – Regia di Chan-wook Park (Uscito negli USA il 1 Marzo del 2013)
Per molti Stoker rappresenterà l’anello debole della lista, perché la sola idea che un regista coreano vada a girare in inglese con attori americani e produzione hollywoodiana, fa rivoltare lo stomaco a molti cinefili, e lo fa anche a prescindere dal film in quanto tale.
Però i film vanno anche visti, non soltanto criticati perché sì, perché si è duri e puri, e Stoker è un grandissimo horror, la variante del coming of age, ma con sei o sette perversioni diverse sparse in giro per la sua ora e trentanove di durata, tanto per gradire.
Poi vabbè, è girato da Padreterno, ma lo sappiamo tutti che i coreani sono bravi, no?
6. La Casa – Regia di Fede Alvarez (Uscito negli USA il 5 Aprile del 2013)
Vale, però amplificato, lo stesso discorso fatto nei confronti di Maniac. Amplificato perché Maniac è, in entrambe le versioni, un film di nicchia, mentre La Casa è stato un fenomeno di massa, ed era quindi molto più rischioso proporne un remake. Per fortuna Raimi ha trovato lungo la sua strada quel genietto di Alvarez che ha mischiato tutte le carte, ha puntato forte sullo splatter, potendosi permettere cose che, ai suoi tempi, il buon Sam si limitava a sognare, e ha confezionato l’omaggio perfetto. Allo stesso tempo, questa versione del 2013 di Evil Dead riesce anche a stare in piedi da sola, senza usare più di tanto il suo modello come stampella, al netto delle ovvie e dovute citazioni, s’intende.
7. Byzantium – Regia di Neil Jordan (Uscito in UK il 31 Maggio del 2013)
Come tutti sapete, in ogni listone settimanale c’è un film prediletto, quello che, se queste fossero vere classifiche, starebbe al primo posto. Byzantium è il mio film del cuore del 2013, la più bella storia di vampiri del nuovo secolo, anche se proprio vampiri non sono, e il momento in cui il cinema horror ha cominciato quel percorso che lo avrebbe poi condotto a regalarci personaggi femminili sempre più interessanti, sfaccettati e intensi. Non è un caso che alla regia ci sia Neil Jordan, che di succhiasangue, cinema gotico e fiabe, ne sa qualcosa.
8. A Field in England – Regia di Ben Wheatley (Uscito in UK il 5 Luglio del 2013)
Il VXII secolo, tre disertori, un alchimista, un tesoro che, forse, è sepolto in un campo. Queste le premesse del film diretto dall’ennesimo matto presente in lista, ovvero quel Wheatley cui io e altri matti ancora affideremmo subito le sorti del cinema mondiale, senza guardarci un instante indietro.
A Field in England è un film fortemente bizzarro, che non so se è capace di incontrare i gusti di tutti, anzi, lo so: non lo è, ma perché non vuole esserlo. Tra i film qui presenti, è quello meno conosciuto, occupa insomma il solito posto della gemma da riscoprire.
Prego.
9. The Conjuring – Regia di James Wan (Uscito negli USA il 15 Luglio del 2013)
E invece The Conjuring è il più famoso di tutti, e anche quello (forse, non mi sento di dare giudizi così forti) artisticamente meno valido, ma come The Conjuring e Wan hanno cambiato la faccia del cinema horror negli ultimi anni, nessun altro, e quindi la sua presenza in lista è dovuta.
A parte queste considerazioni, rivisto un paio di volte, è un ottimo horror strutturato per il grande pubblico, il cui stile sarebbe stato imitato innumerevoli volte in seguito. Alcune scene sono costruite in maniera magistrale e con una classe cristallina, perché Wan di classe ne ha da vendere, e prima o poi se ne accorgeranno anche i duropuristi della domenica.
10. You’re Next – Regia di Adam Wingard (Uscito negli USA il 23 Agosto del 2013)
E ora Lucia chiede scusa, perché cambiare idea è sempre possibile e anche giusto e io ho cambiato idea un sacco di volte da quando ho aperto il blog: per esempio ho rivalutato di recente persino Le Colline Hanno gli Occhi di Aja. Ma un conto è un’opinione che si evolve, un altro è aver sbagliato clamorosamente, come ho fatto io, sei anni fa, con You’re Next. E quindi mi tocca: non avevo capito un cazzo, mi dispiace. You’re Next è un gioiellino, un adorabile home invasion con sorpresa.
L’unica cosa su cui non avevo sbagliato era la colletta per comprare un cavalletto a Wingard. Su questo non torna indietro.
You’re next FTW
Prendo John dies at the end e Byzantium (anche se ogni estate devo riguardarmi Mona Lisa, forse il meno jordanesco dei suoi film).
Mi onoro di aver visto A field in England! Un film davvero folle, che sicuramente non piacerebbe a tutti: però ogni amante del cinema dovrebbe dargli almeno una possibilità.
John dies at the end mi manca, ma rimedierò presto perché mi incuriosisce parecchio, soprattutto dopo aver letto questa lista 🙂
Ottimi titoli scelti anche per questa annata
Purtroppo non ho visto nessuno di questi film e tutti mi sembrano interessati. Da quale mi consigli di iniziare? Grazie! 🙂
Uno qualunque va bene. Quello che ti incuriosisce di più. 😉
Io direi Byzantium, ma sono di parte.
Il tuo prediletto della lista 🙂 Perfetto, ti ringrazio, l’ho pure trovato facilmente. Mi guarderò anche The Conjuring dato che è su Amazon Prime Video.
Resolution e A field in England non li ho ancora visti… Riguardo agli altri titoli in lista, ti dirò che non mi sorprende più di tanto trovarci pure You’re Next: colletta per il cavalletto a parte, me lo sentivo che prima o poi avresti fatto pace con Adam Wingard 😉
Giustamente, poi, c’è incluso un grande film che però mi rende triste assai ed è John Dies at the End… triste perché sei anni fa, con una bomba del genere, io davo praticamente per riavviata verso nuovi traguardi la carriera di Coscarelli e invece… 😦