Pillole dalle paludi della tristezza

Come state? Che mi raccontate? Io che mi mancate tantissimo e che fisicamente sto molto meglio, ma da un punto di vista emotivo è un disastro di proporzioni colossali. Per non fare la fine del povero Artax, ho rivisto l’intera saga di Mission: Impossible e poi sono passata all’opera omnia di Michael Bay (sono a metà) e di Tony Scott (ho superato la metà). In mezzo, ho visto pochi horror perché, come ha scritto la mia amica Erica nella sua recensione del pessimo Night Swim, l’inizio del 2024 non sta riservando troppe soddisfazioni a noi che ci piacciono i filmacci pieni di sangue e ammazzamenti. La buona notizia è che c’è una lista lunga svariati chilometri di horror in arrivo, tutti molto promettenti. C’è anche un film, visto poche sere fa, su cui mi piacerebbe fare un post a parte, se trovo la forza, che qui già alzarsi la mattina è una faccenda che richiede un certo impegno.
Le pilloline invece sono semplici e possono anche aiutare a togliermi un po’ di ruggine di dosso, che Cthulhu sa quanto ne ho bisogno. Cercherò di essere sintetica perché ho 5 film di cui parlare: la maggior parte è ancora dell’anno scorso e l’unico uscito quest’anno è tecnicamente del 2022 ma è stato distribuito soltanto adesso.
Prima di cominciare, tuttavia, vorrei ringraziare l’ignoto benefattore che ha pagato il dominio de Ilgiornodeglizombi per tutto il 2024 e vorrei che non fosse più ignoto, ma anche se volesse mantenere l’anonimato, gli vorrei tanto bene lo stesso. Grazie, chiunque tu sia. È bello ricevere affetto, soprattutto in circostanze come questa. 

L’accostamento tra horror e prog rock, nonostante possa sembrare anomalo e un po’ azzardato, non è affatto una novità, non per noi italiani almeno. Io sono più una tipa da Libra che da Goblin, ma ci siamo capiti. Nel secondo film da regista di Josh Forbes, Destroy All Neighbors, il prog non si limita a essere l’accompagnamento musicale, ma è parte integrante della storia. Trattasi di horror comedy abbastanza grossolana ma molto divertente, con un irriconoscibile Alex Winter nel ruolo del peggior vicino di casa possibile.
Racconta dello sfigatissimo William, fonico in uno studio di registrazione e musicista prog che sta cercando di ultimare il suo album da anni senza troppo successo. Vive in un appartamento in un condominio fatiscente e abitato da personaggi bizzarri, ha una fidanzata che è arrivata ai limiti della sopportazione nei suoi confronti ed è ossessionato dalla perfezione: se il suo disco non sarà il capolavoro prog che ha in mente, non lo finirà mai. Quando uno sgradevolissimo individuo di nome Vlad trasloca nel suo stesso palazzo, a una porta di distanza da lui, e lo sfida continuamente, sia ascoltando musica techno a tutto volume sia mettendo in discussione la sua mascolinità, William decide di affrontarlo una volta per tutte. Peccato che, nel corso della lite tra vicini di casa, Vlad ci lasci le penne. Ma voi sapete meglio di me che, in un horror, è difficile che una cosa che muore rimanga morta a lungo. Non vi dico altro perché gli sviluppi narrativi del film sono originali e gustosi, quindi lascio che li scopriate per conto vostro. In un momento molto asfittico per quanto riguarda le nuove uscite, Destroy All Neighbors potrebbe farvi passare una novantina di minuti piacevoli, tra splatter, battutacce di cattivo gusto e una splendida colonna sonora, se apprezzate il genere. 

Passiamo a un horror natalizio fuori tempo massimo. Tra due giorni ci saranno gli Oscar e uno dei film nominati, anche se con scarse possibilità di vittoria (con mio grande rammarico) è The Holdovers. The Sacrifice Game, della regista Jenn Wexler, amata da queste parti per il suo esordio The Ranger, potrebbe essere quasi la versione horror del film di Payne, se non altro per lo spunto di partenza: siamo nel 1971 in un collegio femminile, a ridosso delle vacanze di Natale. Mentre la scuola si svuota dalle studentesse che tornano a casa per passare le feste, nei dintorni si aggira uno spietato assassino che stermina intere famiglie. La sera della vigilia, nel collegio sono rimaste soltanto due ragazze, Samantha e Clara, una professoressa e il custode della struttura. Poco prima che cali la notte, quattro persone si presentano alla porta, adducendo come scusa il bisogno di assistenza medica. Scoppierà il finimondo.
The Sacrifice Game si situa a metà tra slasher e horror sovrannaturale demoniaco, con parecchie strizzate d’occhio al satanic panic e agli omicidi a sfondo rituale che all’epoca in cui il film è ambientato, riempivano le cronache. L’idea di fondo è quella di avere a che fare con quattro satanisti incompetenti e cialtroni, che vorrebbero evocare un demone per ottenere soldi, successo e potere, ma non sanno esattamente con cosa hanno a che fare, e la loro ignoranza gli si ritorce contro nei modi più crudeli. 
Breve, scorrevole e sanguinoso quanto basta, The Sacrifice Game brilla soprattutto per la cattiveria di alcune situazioni e per un finale tra i più sarcastici e liberatori dell’horror recente. Da tenere d’occhio la giovane Georgia Acken, che dà al suo personaggio delle sfumature di tenerezza e ferocia da grande attrice con decenni di carriera sulle spalle. 

Andiamocene in Irlanda ad assistere a un esperimento nel corso del quale va tutto storto: Double Blind è il film di esordio di Ian Hunt-Duffy e può vantare nel cast la presenza della nostra Pollyanna McIntosh in forma smagliante, anche se sullo schermo per un minutaggio ridotto. È un’opera a baso budget, che si svolge tutta all’interno di un’unica location, il laboratorio di una casa farmaceutica che sta testando un nuovo farmaco su un gruppo di volontari. Peccato che tra gli effetti collaterali del suddetto farmaco ci sia quello di crepare non appena ci si addormenta. E peccato che i nostri protagonisti finiscano chiusi all’interno della struttura senza possibilità di uscire per quelle che potrebbero essere una serie di sfortunate coincidenze o per la volontà della stessa casa farmaceutica di insabbiare la vicenda. Qualunque sia la causa, ai nostri tocca sopravvivere senza dormire e, allo stesso tempo, cercare un modo per uscire da lì e non ammazzarsi a vicenda, dato che la situazione può rendere tutti parecchio nervosi.
Nonostante il nucleo narrativo del film non sia particolarmente originale, Double Blind lo esegue molto bene e quasi ti fa dimenticare la sua povertà di mezzi. Usa con parsimonia sangue ed effetti speciali, ma quando lo fa, è sorprendente e spietato, può contare su un gruppo di attori affiatati e in gamba, per quanto sconosciuti, e su una protagonista carismatica e intensa, Milly Brady. Ci sono un paio di ingenuità sparse e il film a volte si inceppa un po’, come se il regista non sapesse bene come portare avanti la storia, o come se ci fosse troppa poca storia da portare avanti. Ma io credo che il bilancio sia positivo. 

Dall’Irlanda passiamo alla Germania per un thriller claustrofobico che mi ha davvero stupita. Avevo iniziato a vederlo perché era a portata di mano su Prime e non avevo voglia di fare alcuno sforzo per cercare film in angoli oscuri della rete; non avevo aspettative, non avevo neanche informazioni. Sapevo soltanto che era ambientato per quasi tutta la sua durata nel bagagliaio di una macchina. Sto parlando di Trunk – Locked In (sì, il titolo non è il massimo, lo capisco), e anche qui parliamo di un esordio in un lungometraggio. Il regista si chiama Marc Schießer e spero che faccia grandi cose in futuro.
La giovane dottoressa Malina si risveglia in un portabagagli senza avere alcuna memoria delle 12 ore precedenti. Ha la prontezza di spirito di fingersi ancora addormentata e di recuperare il suo telefono da una pila di vestiti, prima che un uomo la chiuda dentro, salga in macchina e cominci a guidare verso destinazione sconosciuta per portarla chissà dove. E farle chissà che cosa. 
Ecco, il film è tutto qui: una giovane donna chiusa in uno spazio ristretto che deve portare a casa la pelle e ha un telefono con la batteria in esaurimento per tentare di comunicare con l’esterno senza farsi scoprire. Scopriremo con il passare del tempo perché Malina si trovi lì, che cosa le è accaduto e chi c’è davvero dietro al suo rapimento. Ma in realtà ci interessa fino a un certo punto: Truck non è un mystery classico, è un survival che si segue in apnea, che non perde un istante del suo tempo a introdurre il personaggio ed entra subito nel cuore dell’azione. Questo non significa che Malina (una bravissima Sina Martens che regge i 96 minuti da sola) non sia caratterizzata o sia caratterizzata male. Al contrario, è un personaggio femminile memorabile e raccontato alla grande. 
Schießer fa delle cose con la macchina da presa in pochi centimetri di spazio che ancora adesso se ci penso mi lasciano a bocca aperta. Truck è una delle uscite migliori su Prime di questo 2024. Non fate l’errore di perdervelo nel mare di proposte streaming. 

La chiusura di questa edizione da sopravvissuta delle Pillole è affidata invece al primo grande horror dell’anno, quello che tecnicamente sarebbe del 2022, ovvero Monolith, anch’esso ambientato in una location unica e con una sola attrice a sostenere il peso dei suoi 94 minuti. L’attrice in questione è Lily Sullivan, vista l’anno scorso in Evil Dead Rise, mentre il regista, pure lui al suo debutto, è Matt Vesely.
Seguiamo la vicenda di una giornalista caduta in disgrazia per essersi affidata alla fonte sbagliata di una notizia, e decisa a rilanciarsi con un podcast dedicato a fatti inspiegabili e misteri insoluti. Alla ricerca disperata di una storia che non sia il delirio di un complottista con lo scolapasta in testa, si imbatte in alcuni strani manufatti, dei mattoni neri, che sembrano venire distribuiti a caso in diverse parti del mondo e avere una natura che non appartiene a questo mondo.
Dire anche due parole in più sulla trama di Monolith sarebbe un reato passibile di carcerazione immediata, perché gli incastri perfetti tra orrori cosmici e personali partoriti dalla sceneggiatrice Lucy Campbell non possono essere rovinati così, dalla prima quasi ex blogger che passava da queste parti. Monolith è un crescendo di paranoia, scollamento dalla realtà, rimorsi e sensi di colpa che vi farà tremare il terreno sotto i piedi. Un film che ha un colpo di scena annidato a ogni inquadratura. Non aggiungo altro se non che è pure girato e recitato benissimo e, dato che si parla di podcast e di testimonianze rese sempre per telefono o in registrazioni audio, fa un uso del sonoro magistrale. Cercatelo ovunque e vedetelo. 

60 commenti

  1. Silberto Peroni · · Rispondi

    Le pilloline sono bellissime e utilissime, apprezzo molto.

    Mi fa piacere che ogni tanto scrivi alla tua community. Sempre disposto a leggerti quando (se) hai voglia di scrivere.

    Tanto affetto, Simone.

    1. Tanto affetto anche a te. Ci sono un paio di film su cui vorrei scrivere un post intero. Conto di rientrare gradualmente a regime.

      1. cristian russo · · Rispondi

        sem

  2. Silberto Peroni · · Rispondi

    Dimenticato… Se sei in queste celebrazioni, tanti auguri per oggi. Altrimenti ignorami. 🙂

  3. Giuseppe · · Rispondi

    Che gioia risentirti…. guarisci prestissimo e torna con noi, ci manchi

    1. Mi mancate tanto anche voi. Piano piano, quando mi prende l’ispirazione come oggi pomeriggio che non era neanche previsto.

  4. Adriana · · Rispondi

    Monolith l’ho visto e mi è piaciuto, e mi ha fatto pensare a te perché prima di godermi un film così ne devo trovare e guardare almeno altri tre schifidi, mentre con quelli che consigliavi tu andavo sempre a colpo sicuro…li vedevo con mia figlia nel weekend, con la cena o la colazione “lunga”. Sono contenta che ti manchiamo quasi quanto ci manchi tu, torna quando te la senti! (Intanto gli altri titoli che hai pubblicato me li metto via per Pasqua) God bedring og en fra Norge ❤️

    1. In questo inizio anno l’horror non è particolarmente in forma. Vorrei scrivere un articolo intero su Lisa Frankenstein che è delizioso ed è il ritorno che ci aspettavamo da Diablo Cody. Magari la prossima settimana ci provo. Grazie! ❤

  5. Fabio R. Crespi · · Rispondi

    Grazie per le pillole ma, soprattutto, bentornata! 🙂

    1. Grazie a te ❤

  6. Edda Pozzi · · Rispondi

    Alleluia! Alla fine dei film… contenta che stai meglio

    1. Sì, credo che da un punto di vista della salute il peggio sia passato. Grazie ❤

  7. Bentornata! Come molti, qui, non mi sono mai arreso e sono sempre tornato a vedere se per caso non fossi tornata. Vederti di nuovo mi ha fatto davvero piacere: senza di te siamo tutti un po’ orfani.

    Grazie!

    1. Grazie. Non assicuro la costanza di un tempo, ma prometto di provarci ❤

  8. Marco INAUDI · · Rispondi

    Ciao Lucia! Bentornata! Questo ritorno lo prendo come un regalo di compleanno, dato che a breve compiro’ gli anni. Spero che tu stia meglio e ti faccio ancora un sacco di “in bocca al lupo”. Comincerò ad appuntarmi alcuni dei titoli che proponi. Anch’io non ho più guardato molti horror, in compenso ti consiglio “Estranei” al cinema. Sicuramente esula dall’ horror ma rimane sempre una storia di fantasmi. A me è piaciuto molto. A presto. Un’ abbraccio forte forte!

  9. intanto bentornata e ringraziamo il Mecenate Misterioso che ci regala un’altra annata in tua compagnia.

    Pillole interessanti, specie il primo come plot mi attiro un botto, recupero senz’altro

    1. Il primo è l’ideale per farsi due risate senza troppo impegno. Molto divertente e molto rapido

  10. Alessandro Storelli · · Rispondi

    Ben tornata, bello rivedere le tue email nella mia nella mia posta in arrivo

    1. Sono contenta e spero di essere costante

  11. grande Lucia! Mi mancava il blog ❤️

    1. Mancava anche a me ❤

  12. Valerio · · Rispondi

    Lucia, che bello rileggerti e sapere che stai meglio (almeno un po’)! Se hai superato la metà della filmografia del migliore dei fratelli Scott allora sei uscita indenne da The fan e ti aspetta il meglio del sodalizio con Denzel, nonché quel film folle e meraviglioso che è Domino. Bay si adora sempre, qualsiasi cosa diriga, ma devo ammettere di preferire la prima metà della sua filmografia alla seconda. Sul fronte horror sono tempi di magra, avremo di che rifarci. Monolith mi era colpevolmente sfuggito. Prenditi ovviamente tutto il tempo di cui hai bisogno per tornare in pianta stabile. A presto, allora.

    1. Giuseppe · · Rispondi

      Pilloline interessanti, come da prassi 👍 Monolith ce ll’ho già lì, pronto da vedere e gli altri seguiranno, anche se non so ancora con quali tempi… Ma la cosa più importante, ovvio, è che SEI TORNATA! Nei tempi e nei modi che la tua salute e tutto il resto ti permetteranno, certo, ma sei tornata e a noi tanto basta (CI SEI MANCATA, PER LA MISERIA) 😀❤😻😘😘

      1. Giuseppe · · Rispondi

        Mi scuso con Valerio, ma il mio commento è misteriosamente andato a finire sotto il suo…

      2. Anche voi mi siete mancati tanto! Ora vediamo come dare una spolverata alle stanze, fargli prendere aria e ricominciare

    2. Sai che Domino è il prossimo in lista? Rivedere Tony è sempre una gioia. E per quanto riguarda MIchael, sono d’accordo con te, anche se 13 Hours e Pain & Gain sono delle perle.

  13. Jason13 · · Rispondi

    Solo una parola: GRAZIE!

    1. NO, grazie a te e grazie a tutti quelli che mi hanno aspettato

  14. Altroquando · · Rispondi

    E’ una gioia rivederti al lavoro sul blog. Spero, egoisticamente, tu possa superare presto questo periodo difficile. Sono dipendente dai tuoi post, dalle tue analisi e dai tuoi consigli.
    In bocca al lupo per tutto.

    1. Spero che ne arrivino tanti, sia di analisi che di consigli. Grazie!

  15. Andrea Lipparini · · Rispondi

    Bentornata Lucia , ti stavamo aspettando 🙏😍🏳️‍🌈

    1. Grazie ❤

  16. È un piacere rileggerti, spero che le cose siano un po’ migliorate dalla fine dell’anno scorso… Un abbraccio virtuale! :–)

    1. Da un punto di vista di salute sì, sono migliorate. Dagli altri punti di vista no, anzi, sono pure peggiorate, però ci stiamo lavorando. Grazie!

      1. Poco a poco, allora! Sono contento che almeno tu stia meglio fisicamente! :–)

  17. mariocalvitti · · Rispondi

    Bentornata Lucia, che bello ritrovarti! Devo dire che ci speravo quando ti ho rinnovato l’affitto del blog (sì sono io l’ignoto benefattore), ma non pensavo che succedesse così presto! Buon segno, vuol dire che stai meglio e che non hai perso la voglia di scrivere, come già risultava dai tuoi post su Instagram. Inoltre non volevo che il tuo blog sparisse nel nulla (lo consulto spesso quando cerco informazioni su qualche film, è una preziosa enciclopedia del cinema horror), dovrebbe essere preservato nei secoli come patrimonio dell’umanità.
    Prenditi pure i tuoi tempi per tornare a scrivere, noi saremo sempre qui ad aspettarti per quando lo farai. Ora attendiamo anche il ritorno in salute di Davide (come sta?) e la ripresa del vostro podcast, che ci manca molto.

    1. IO non so come ringraziarti, davvero. Quando mi è arrivata la mail da WP non riuscivo a credere ai miei occhi. Ho sempre confidato nella bontà degli sconosciuti, ma qui siamo a un livello siperiore. Grazie! Per Davide temo ci vorrà un po’ di tempo, ma siamo fiduciosi!

      1. mariocalvitti · · Rispondi

        Ci tenevo troppo a non perdere il blog, sia il suo glorioso passato che il radioso futuro (sono ottimista in proposito), e quando ho visto che il dominio sarebbe scaduto entro pochi giorni non ci ho pensato su due volte, e’ anche un modo per ringraziarti e dimostrare l’apprezzamento per tutto quello che ci hai messo di tuo negli anni. Sono anch’io di Roma (ti ho incontrato una volta alla presentazione di Nightbird) anche se sono spesso all’estero per lavoro, se ti va magari qualche volta ci possiamo incontrare per vedere un film e parlare di cinema. Fai i miei auguri a Davide!

  18. Blissard · · Rispondi

    Da grande estimatore (o,meglio, addicted) delle tue pillole sono estremamente felice del tuo nuovo post.

    Ho visto solo il primo film, degli altri non sapevo niente. Però ho visto quella piccola chicca di Lisa Frankenstein e sto vedendo Children shouldn’t play with dead things

    1. LIsa Frankestein un gioiellino e vorrei davvero farci un post dedicato. Un altro film bellissimo, non horror ma contiguo, è Red Rooms, e anche quello meriterebbe un articolo

  19. Blissard · · Rispondi

    Perfettamente d’accordo, anzi ti dirò che Red Rooms è il mio film preferito in assoluto del 2023

    1. Guarda, se lo avessi visto nel 2023 sarebbe finito al primo posto anche per me. E una cosa incredibile

  20. Che bello rileggerti e sapere che stai meglio!
    Queste pillole sono un toccasana, ci volevano proprio dopo settimane di astinenza 🙂

    1. Eh, lo so, le Pillole funzionano sempre! ❤

  21. Luciano Rizzi · · Rispondi

    Grazie. Per esserci stata e per essere tornata. Spero vivamente che tu riesca a tornare alla vita ed al blog.

    1. Piano piano facciamo tutto, promesso!

  22. Giuseppe P · · Rispondi

    Wow, che bella sorpresa questo lunedì mattina! Grazie tante per le pillole che hai condiviso, sono titoli di cui chissà se e quando avrei saputo mai. E invece, grazie a te…
    Speriamo di rileggerti quando ne avrai voglia!

    Un saluti

    1. prometto che farò di tutto per aggiornare spesso!

      1. Giuseppe P · · Rispondi

        se ti andrà di farlo sarà già una bella notizia di per sé. Prenditi il tuo tempo (e fanne ciò che vuoi, di ‘sto benedetto tempo!)

  23. Ohhhh che bella sorpresa ❤ ❤ ❤
    Io ogni tanto passo di qui, perché non si sa mai, e vedi che ho fatto bene?

    Grazie delle pillole, un grosso abbraccio e buon cinema fracassone, che fa tanto tanto bene alla salute! Giusto in questi giorni, rammentavo ai miei amici discutendo di past lives* che la mia definizione di perfetto film romantico è quando Godzilla calpesta i palazzi.

    *E sì, ammetto che past lives non era male, ma sono convinto che la presenza di godzilla avrebbe dato un twist al film che gli avrebbe di sicuro giovato.

    1. Il premio Oscar Godzilla è l’unica cosa in grado di unire l’umanità intera.

  24. PS: sarei anche tanto tanto TANTO curioso di sapere la tua su Poor Things, perché l’ultima mezz’ora mi è sembrato il più grande mansplaining della storia del cinema, e peccato, perché fino a lì mi era piaciuto molto

    1. Pensa che ancora non l’ho visto, perché è uscito in una settimana complicata e, per le successive due settimane, non ho potuto praticamente uscire di casa, quindi l’ho perso in sala. Lo vedrò il 14 marzo perché arriva s Disney+

  25. Davide Locatelli · · Rispondi

    Una gioia rileggerti e sentirti.

    Io ci credo tanto . Sarà un piacere immenso sorprendermi nel aprire il blog.

    le pillole fanno tanto piacere.

  26. Mi accodo a tutti gli altri per dire che sono semplicemente super felice di leggerti ancora Lucia! Anche se non tutte le cose sono tornate al loro posto, e anzi alcune sono peggiorate, nutro fiducia per te e il tuo futuro!

    D’altra parte puoi contare su una comunità di persone che ti ritengono un po’ una di famiglia, anzi, che ritengono te e Davide una di famiglia. Mi mancate molto nel podcast, siete la mia compagnia nella metrò milanese e per i tratti a piedi e mi capita di pensarvi spesso la mattina, data la vostra assenza.

    Mi auguro che anche Davide possa uscirne, coi tempi che richiede la sua problematica, ma l’importante è uscirne. E per entrambi che ci sia tempo per rimettervi completamente su tutti i fronti, noi aspetteremo… nel buio, ma aspetteremo!

    Un abbraccio
    Gabriele

    1. Ciao Gabriele! grazie per le bellissime parole, che girerò a Davide non appena riuscirò a parlarci di nuovo. Temo, purtroppo, che la sua sarà una cosa molto lunga e complicata. Però sono anche convinta che ne uscirà e che torneremo a chiacchierare insieme di cinema e a interagire con la nostra family ❤

  27. Harvester_of_Sorrow · · Rispondi

    Non avevo alcun dubbio ma…bentornata!

    1. Grazie ❤ ❤

  28. Samuele · · Rispondi

    Ciao Lucia Bentornata!!!

    in questo periodo ho riaperto il blog con la pseranza di vedere una tua nuova recensione…ed oggi…non potevo crederci….non puoi immaginare quanto sia felice di poter rileggere le tue parole…questo perchè significa innanzittutto che stai meglio ed è la cosa più importante per tutti noi qua che ti seguiamo.

    Grazie mille di tutto e un fortissimo abbraccio!

  29. Sono felice che sei tornata Lucia! Volevo scrivertelo anch’io. Segue emoticon a forma di cuore.

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