Fa un freddo che tutti quelli a cui piace l’inverno un giorno dovranno spiegarmi come fanno a sopportarlo. Io sono entrata in uno stato letargico da cui esco solo per bestemmiare contro le basse temperature. È anche vero che io sono un caso umano. E, al di sotto dei 24 gradi, comincio a tremare e a domandarmi perché sono venuta al mondo.
Però devo ammettere che le ambientazioni innevate, per quanto riguarda il cinema dell’orrore, hanno un certo fascino e, se sfruttate a dovere, possono generare inquietudine di per sé, soprattutto grazie al senso di solitudine estrema che sono in grado di trasmettere.
Quindi, per un ritorno in grande stile delle nostre top 5, e in onore di questo cazzo di freddo maledetto, ecco cinque film che fanno del ghiaccio, della neve e del gelo il loro punto di forza.
5. Frozen – Regia di Adam Green (2010)
Il film in cui Green ha dimostrato di essere un regista di talento, e non solo un demente che spara frattaglie contro gli alberi finti nelle paludi della Louisiana.
Girato interamente dal vero, senza green screen, con tutti effetti meccanici, e con gli attori sospesi a diversi metri d’altezza a morire di freddo, Frozen racconta la vicenda raccapricciante di tre amici bloccati su una funivia per tre giorni, in cui l’ambiente sconfinato delle montagne innevate diventa una tomba claustrofobica. Green riesce a tenere desta l’attenzione con il supporto di soli tre attori e un paio di lupacchiotti, tra congelamenti, mani che si incollano alla ringhiera, pelle che cade a pezzi e gambe spezzate.
Sorprendente, per uno che ha diretto Hatchet.
4. Cold Prey – Regia di Roar Uthaug (2006)
Dell’intera saga ne ho parlato qualche tempo fa. In questo caso, mi interessa soprattutto il primo film della trilogia, quello in cui l’ambientazione gioca un ruolo fondamentale. Slasher a basso budget, con pesanti debiti nei confronti dei suoi colleghi americani, ma con atmosfere e profondità europee, Cold Prey è uno dei prodotti migliori, nel genere, degli ultimi anni.
Da apprezzare la scelta del regista di far svolgere gran parte delle sequenze più violente in pieno sole, sulla neve. Tutto il finale sul ciglio di un crepaccio in cui il killer di turno nasconde i corpi, si contraddistingue per un ottimo uso della luce naturale. So che l’ho già detto e che forse vi siete stufati di sentilo, ma recuperatelo.
3. The Last Winter – Regia di Larry Fessenden (2006)
E anche questo film è una nostra vecchia conoscenza, opera di un regista che di film ne fa pochissimi, ma quando decide di mettersi dietro la macchina da presa, è sempre una garanzia.
The Last Winter è un prodotto a basso budget, che però si può permettere un cast eccellente (c’è Ron Perlman. Non fo per dire) e una messa in scena scarna ed elegante. Fessenden evita tutti i trappoloni estetici in cui un film interamente girato sulla neve rischia di inciampare e opta per non giocare sui contrasti cromatici. The Last Winter è un film cupo, dai colori spenti e sbiaditi e in cui i personaggi sembrano muoversi in un deserto vuoto e senza confini.
Ha anche una delle sceneggiature più intelligenti degli ultimi anni. Ma va visto con la consapevolezza che l’intrattenimento è l’ultimo dei suoi obiettivi. E per fortuna, aggiungerei.
2. Lasciami Entrare – Regia di Thoma Alfredson (2008)
Sul gioiellino svedese, tratto dal capolavoro (eh sì, dai ci sta) di John Ajvide Lindqvist, non c’è moltissimo da dire, tranne che se vi manca, dovete subito smettere di leggere e precipitarvi con urgenza a vederlo (e già che ci state recuperate il romanzo, nonché l’intera bibliografia di Linqvist. Mi ringrazierete).
Con una storia così forte e solida, persino gli americani sono riusciti a non pasticciare troppo e addirittura a realizzare un remake non del tutto offensivo. Ma comunque il paragone neanche sussiste.
A differenza degli altri film presenti in classifica, Lasciami Entrare si svolge in un contesto urbano, ma non meno glaciale. Ritmo dilatato, grande spazio all’approfondimento psicologico dei personaggi e all’ambiente in cui vivono. Sì, il romanzo ha subito dei tagli che alcuni hanno trovato discutibili e tuttavia resta un film imperdibile.
1. La Cosa – Regia di John Carpenter (1982)
E dai, lo sapevate sin da quanto avete letto il titolo che al primo posto ci sarebbe stato John. Ogni scusa è buona qui per parlare di lui e per parlare de La Cosa. Set da esaurimento nervoso (e Rob Bottin finì davvero ricoverato), un freddo cane, anche se gli interni vennero girati a Los Angeles e un film leggendario che stava prendendo vita.
Poi, come spesso è accaduto in carriera a Carpenter, La Cosa non è stato capito subito, ha quasi mandato a gambe all’aria la Universal, è stato vituperato dalla critica (pornografico, dicevano), proprio a causa della grandiosità dei suoi effetti speciali, ancora oggi difficili da superare, nonostante tutta la computer grafica di questo mondo. Il pubblico lo ha snobbato, forse a causa del suo pessimismo cosmico così vicino a un certo H.P. e troppo duro da digerire per gli spettatori.
Io voglio bene a Del Toro, lo sapete tutti, però ecco, se non dovesse mai girare il suo Le Montagne della Follia, starei comunque tranquilla. Lo ha già fatto Carpenter, e lo ha fatto alla grande.
P.S.
Novità natalizie in arrivo da queste parti, che sono più zuccherosa del solito.
Ah, oggi sarebbe giornata di murene, ma non ho avuto tempo di scrivere una riga decente e mi prendo le vacanze per portarmi un po’ avanti col lavoro.
Gli horror sulla neve sono sempre affascinanti… il rosso risalta una meraviglia sul bianco immacolato! Concordo in pieno per La Cosa al primo posto ma avrei riservato il secondo per Shining.
Interessante poi The Last Winter, non lo conosco e me lo segno per una prossima visione 😉
Il problema è che io di Kubrick non riesco a parlare, neanche per accennarne in una top 5. Ho paura di non essere all’altezza e allora lo evito 😀
ti capisco troppo!
Un attimo, cos’è questa storia che non riesci a parlare di Kubrick?? Quando oltre a saper scrivere di cinema, con il lavoro che fai tu SEI il cinema?!? 😉 Ma io ti autorizzo qua, ora, seduta stante, a parlare del compianto Stanley!! 😀 E sì, con il buon Mac a inizio post un vago sospetto di quale fosse il film in testa alla top 5 degli horror glaciali l’avevo avuto (del resto l’avrei scelto anch’io) così come trovo giusto che The Last Winter non lo distanzi troppo, essendogli per certi versi debitore…
P.S. Aspetterò che torni con Sara dalle vacanze, allora 😉
Eh sì, The Last Winter in fondo è pieno di omaggi a La Cosa. Ma è anche vero che, quando ambienti un horror in una comunità scientifica sul ghiaccio, il debito va sempre pagato.
E Fessenden riesce a non sfigurare.
Vero, Fessenden l’ha saputo pagare bene il suo debito. Molto, ma MOLTO peggio è andata a John Carl Buechler con il tristissimo Deep Freeze (e le sue intere sequenze prese di peso proprio da La Cosa)…riassumibile nei miei confronti in un “ecco, ben ti sta quando alla tua età ti compri ancora certi film a scatola chiusa, pirla” 😦
Post molto bello, con due film che ancora non ho visto (Cold Prey e Lasciami entrare) che devo recuperare. Io c’avrei messo anche The Children, uno dei miei horror preferiti (scoperto, guarda caso, grazie al tuo blog): non è proprio un film glaciale anche se è ambientato sulla neve, ma ci sarebbe stato bene. Un saluto!
Vero, a The Children ci ho pensato. Però sono mesi che vorrei farne un post a parte. Magari proprio sotto natale 😉
Grazie! Questa è la top 5 per chi come me non comprende le lamentele contro la miglior stagione: l’inverno.Anzi: il generale inverno.
Io vado in crisi con il caldo,ma la neve, il vento tagliente,li tollero. E per questo non posso che amare questa classifica.
Peraltro ottime scelte. Li ho visti quasi tutti,mi manca solo Cold Prey. Sono film davvero notevoli. Mi ha stupito che Green fosse capace di girare così bene, mentre LasciamI Entrare è il film che ragazzini e ragazzine dovrebbero vedere,perchè parla veramente di loro,altro che tuailait.
Buona domenica !
Infatti Lasciami Entrare è un film che, se fossimo in un mondo giusto, dovrebbe surclassare tutta la robaccia Young Adult che gira indisturbata.
E invece…
Anche Quintet aveva il suo fascino.
Hai ripescato un filmone grosso grosso 😉
🙂 E’ che quando penso a film “glaciali” inevitabilmente mi viene in mente anche quello tra i primi.
Bella Top 5 e citare The Last Winter è sempre cosa buona e giusta,riguardo poi la stagione invernale condivido in pieno la tua avversione per le basse temperature.
Anche tu sei tra quelli che sotto i 24 gradi muoiono di freddo?
Si cado stecchito .
Ho appena iniziato a seguire il tuo blog e scrivi molto bene, oltre ad avere fondate opinioni sul cinema di genere. Complimenti.
Grazie, davvero!
Spero continuerai a seguirlo!
Cold Pray è l’esempio di come si possa realizzare un ottimo film con pochi soldi. The Last Winter lo cerco subito.
Sempre in tema horror gelato “30 giorni di buio” l’hai visto? Secondo me merita.
30 giorni di buio ha delle cose bellissime e altre che mi sono piaciute meno.
Diciamo che il finale, che su carta funziona benissimo, su pellicola un po’ meno…
Prima di legger la tua top avevo mentalmente immaginato i 5 che avresti incluso; ho sbagliato solo su “Frozen”, avrei scommesso avresti messo “Dead Snow” 😀 Lucia smettila, Hatchet non è così male daiiiiiii!!! Gli ammazzamenti sono gustosissimi!! Che gli vuoi dire a Fessenden; ha preso l’amico di H.P.L., Blackwood, portando il suo “Wendigo” sullo schermo, come si fa a non volergli bene? 😀 Tra l’altro, se non ricordo male, c’è pure la Britton in quel film 😀
Dead Snow è divertente, per carità. E voglio bene a Wirkola, per la miseria, è un tipo buffo e simpatico. Però ormai avrai capito la mia predilezione per gli horror dall’impianto più “serioso”.
😉
E sì, c’è la Britton che ha tutta per sé una scena finale da brividi
Mettere dentro cold prey è una bell’azzardo, brava come sempre! Cmq anche i due seguiti non sono da buttare 🙂
Il terzo mi è piaciuto moltissimo, il secondo un pochino meno, perché ricalca un po’ troppo la struttura classica dello slasher americano.
Però per carità, avercene di saghe così
La Cosa capolavoro. Odio la montagna e la neve, per questo Frozen, che rappresenta forse il mio incubo peggiore, ha terrorizzato anche me. Cold Prey non l’ho visto, dovrò rimediare al più presto a questo punto.
La odio anche io. Se vuoi uccidermi, portami in montagna sulla neve e io tempo tre giorni sono una donna morta 😀
The Last Winter me lo devo vedere, d’accordissimo con tutti gli altri! 😀
The Last Winter è bello bello bello. E poi c’è Ron ❤
ottime considerazioni, come sempre…
comunque anche a me, quando si parla di ghiaccio e neve, viene in mente sempre Quintet. cerco subito Last Winter, è qui intorno…
Credo che per queste feste natalizie allora mi toccherà rivedere Quintet e magari scriverne due paroline 🙂
E’ una vita che m’ero segnato di voler vedere “The Last Winter” (AMO Ron Perlman). Ma si trova sul web anche sub-ita?
Sì, si trova. Ma mi sembra ci sia anche una edizione dvd italiana, se non sbaglio!
Visto ieri sera, grazie 🙂 Adesso manca solo “Cold Prey”. So che sicuramente è un impegno e, come me, hai sempre meno tempo da dedicare a internet ecc… ma spero farai presto altre classifiche, che trovo sempre interessantissime e mi aiutano a scoprire film che mi sono perso. Saluti 🙂
Un posticino piccolo piccolo per 30 giorni di buio??? 😉
😀
ne ho già parlato rispondendo a un commento più sotto.
è un film interessantissimo, e mi piace come tratta i vampiri (belli, mostruosi e spietati). Solo che secondo me cade un po’ sul finale che, per quanto sia identico a quello del fumetto, reso al cinema perde moltissimo.
Non e’ propriamente un horror…ma…rilancio con “the grey”…. azzardo… 🙂
Mi manca Preghiera fredda. Lo recupero.
Del lotto l’unico che m’ha deluso è Frozen.
Frozen credo che faccia paura a seconda del rapporto soggettivo che ha lo spettatore con certe cose.
Io che per la montagna ho un odio atavico, al solo pensiero me la faccio addosso 😀
Beh, io pur non odiando -come sai- la montagna devo ammettere che funivie e funicolari non mi stanno troppo simpatiche…se proprio mi ci fanno andare, prima scendo meglio è 😀
anche io ho pensato a 30 giorni di buio (che però, dopo le premesse buone mi ha deluso) e al divertentissimo dead snow. Meritatissima prima posizione.
La Cosa e Lasciamo Entrare sono dei capolavori…gli altri degli horror rapporto budget/qualità carini. Cold Prey è divertente, ma la trama è un classico della banalità.
Cavolo…La Cosa…dopo Blade Runner uno dei massimi capolavori cinematografici di fantascienza di tutti i tempi…non basterebbe una vita per elogiarlo e recensirlo!
Sul tema del wendigo ci sarebbe anche l’ottimo “Ravenous – L’insaziabile” uscito parecchi annetti fa…