Nuovi Incubi Halloween Challenge Day 31: R.L. Stine’s Pumpkinhead

Regia – Jem Garrad (2025)

Mentre i colossi dello streaming si fanno la guerra e non riescono a trovare un cazzo di horror decente da far uscire per Halloween, Tubi è qui a salvare vite, in silenzio, ventre a terra nella trincea del basso budget, e tra un po’ darà del filo da torcere a tutti. Segnatevi le mie parole per il futuro, grazie.
Il Day 31 richiede, come da tradizione, di parlare di un film ambientato la notte di Halloween, altrimenti cosa abbiamo fatto tutto il mese, giocato con le bambole?
Mi sono resa conto di aver scelto quasi sempre film pesanti come macigni e, a parte qualche lodevole eccezione, comunque impegnativi. Per il 31 ho deciso di dedicarmi a qualcosa di completamente diverso, perché Halloween è una festa per ogni fascia di età e per ogni tipo di spettatore, non solo chi si guarda le peggiori carneficine senza scomporsi un minimo.
I cosiddetti horror di passaggio, molto comuni negli anni ’80 e ’90, sono anche una specie in via di estinzione, anche perché, quando ne fanno uno, lo prendete subito a pernacchie.

 Lo sapete chi è il maestro indiscusso dell’horror per ragazzi? Esatto, R.L. Stine che, con i suoi libri, ha forgiato nel sangue generazioni di lettori e ha avuto una discreta fortuna anche in televisione: a parte Piccoli Brividi, andata in onda a partire dalla seconda metà degli anni ’90, esiste anche un’altra serie un po’ più più recente, The Haunting Hour, sempre basata sulle opere dell’autore. Uno degli episodi di questa serie era Pumpkinhead, tratto dal racconto omonimo contenuto nell’antologia L’Ora degli Incubi.
Il film di oggi è una nuova versione di quella storia e, se vivessimo in un paese civilizzato, sarebbe molto divertente sottoporlo a figli e nipoti per passare una sera di Halloween spooky ma non troppo, appunto, alla portata di chiunque abbia il desiderio di viversi questa giornata senza restare traumatizzato o traumatizzare altre persone.
Purtroppo Tubi qui da noi non arriva e Pumpknihead può essere reperibile solo se vi armate di VPN e non avete problemi con i sottotitoli in inglese. Agli altri resta la nobile alternativa di attaccarsi al tram.

Pumpkinhead (da non confondersi con il mostrazzo di Stan Winston) è la storia di una famigliola composta da mamma e due figli adolescenti, che si trasferisce, proprio a ridosso di Halloween, in una tranquilla comunità rurale. Arrivando da New York, si devono adattare al repentino cambio di atmosfera, ma se la madre e il fratello maggiore Finn sembrano accettare di buon grado la nuova città e i suoi abitanti, il minore Sam, di tredici anni, ha tutte le intenzioni di farla pagare a chiunque abbia avuto la pessima idea di dislocarlo a Bifolcolandia.
Sam infatti si comporta come la più insopportabile peste sulla faccia della terra, provoca i locali, rende impossibile la vita a sua madre e, come oltraggio definitivo, ruba una zucca da competizione al più ricco agricoltore della città. Quando il furto viene scoperto, Finn si offre al posto suo di andare a restituire il maltolto, ma non fa più ritorno. Ancora peggio: nessuno degli adulti sembra ricordarsi della sua esistenza. Persino l’amorevole mamma se lo è dimenticato.
Insieme a una sua coetanea, Becka, Sam dovrà risolvere il mistero e provare a salvare suo fratello, prima che la notte di Halloween finisca.

Se avete letto anche mezzo libro di Stine in vita vostra, la sinossi del film vi avrà già fatto capire che siamo nel pieno del suo territorio prediletto: ragazzini che devono unire le forze per affrontare una minaccia soprannaturale nell’indifferenza, e spesso aperta ostilità, degli adulti, con largo spazio dedicato a una parte investigativa, perché c’è sempre un mistero, c’è sempre un enigma che aspetta solo un paio di tredicenni abbastanza svegli da venirne a capo.
Non è solo la struttura classica di quasi ogni storia di Stine, è la mappa del 90% degli horror pensati per un pubblico molto giovane. Se fatto male, è una noia mortale, se fatto bene, ti porti a casa una manciata di minuti di intrattenimento, tenerezza e qualche sano spavento. Pumpkinhead è fatto molto bene. 
Dietro la macchina da presa e anche a scrivere la sceneggiatura, troviamo la stessa persona che l’anno scorso ci ha regalato Slay. Magari Slay non finirà tra gli horror del secolo, come non ci finirà Pumpkinhead, ma entrambi sono realizzati con grande amore e grande consapevolezza dei limiti e delle possibilità dell’operazione. 

In questo caso, Garrad sa che sta dirigendo un horror per ragazzi e presta la massima attenzione a rispettarne tutti gli appuntamenti, ma allo stesso tempo non dimentica che, sempre in maniera proporzionata alla fascia d’età, la sua missione è quella di raccontare una storia di paura. Di crescita, certo, di passaggio dall’infanzia all’adolescenza, con tutto ciò che questo comporta, ma soprattutto un horror soprannaturale con gente decapitata e un bellissimo mostro spaventapasseri che insegue i nostri protagonisti ed è seriamente intenzionato a far loro la palle. 
Non guasta affatto che Pumpknihead, a grattare la superficie, sia un folk horror in piena regola, con tutto l’armamentario cultista, antiche divinità che arrivano dai recessi più profondi della terra, e la piccola comunità rurale che ha stipulato un patto con esse e a esse deve pagare un tributo di sangue annuale. 
Il film è coloratissimo, quasi scintillante nelle scene diurne, ben illuminato in quelle notturne, e si permette persino una lunga sequenza al tramonto, che riesce a dare proprio la sensazione tangibile, epidermica dell’autunno. 
I due ragazzini protagonisti sono molto graziosi, bravi, divertiti e divertenti da guardare, sia nelle parti comiche sia in quelle drammatiche sia quando devono mostrarsi terrorizzati. Il cast di adulti offre loro il giusto supporto, in particolare Matty Finochio, che interpreta l’eremita un po’ svitato del villaggio. 
Dura poco, ha un ritmo frenetico, ma non dimentica di dare spazio e respiro ai personaggi, gran parte degli effetti speciali sono artigianali e sono magnifici, in particolare il già menzionato mostrone e le zucche mutanti (chiamiamole così per non fare spoiler); ci sono pure un paio di inserti animati che ti risolvono il problema flashback con eleganza e disinvoltura. Potrei quasi farlo vedere a mio nipote.

O forse no, perché sotto a tutta questa carineria, batte un cuore nerissimo, che si percepisce quasi a livello subliminale per gran parte del film, e che ti aggredisce con un finale che mai mi sarei aspettata di vedere in un horror per bambini: triste, cupo, senza speranza, come del resto è quasi sempre quel salto nel buio che viene chiamato processo di crescita per fregarci meglio.
Ma non è soltanto il finale: ci sono diversi indizi messi lì a farti capire che sì, è tutto giocoso e pieno di luce, però ogni personaggio che incontriamo si porta appresso dei traumi di dimensioni ragguardevoli, ferite aperte, errori irreparabili e spesso commessi con noncuranza e inconsapevolezza o, peggio ancora, pensando di fare del bene.
C’è sempre una certa delicatezza, da parte di Garrad, nell’affrontare certi temi, ma senza nasconderli, edulcorarli o alleggerirli.
Insomma, alla fine questo Pumpkinhead di Tubi si è rivelato una sorpresa molto piacevole, un film perfetto per chiudere la nostra challenge e salutarvi tutti, augurandovi di passare una magnifica notte di Halloween e ringraziandovi di aver giocato con noi. È stato bello, per un mese, sentirsi parte di una grande famiglia di psicopatici.
Con una lacrimuccia e un pizzico di nostalgia, noi di Nuovi Incubi vi diamo appuntamento all’anno prossimo, ma ricordate che qui la spooky season dura per dodici mesi di fila e il flusso di film dell’orrore non si ferma mai. 
Vi voglio bene!

13 commenti

  1. Avatar di Frank La Strega

    Come sarebbe a dire “Lo prendete a pernacchie”?!? 😉

    Il mio film di oggi è “Boys in the trees”.

    Pumpkinhead sembra molto figo!

    Grazie per la challenge e buon Halloween (che tanto non finisce mai!)🎃😁😘

    1. Avatar di Lucia

      Grazie a te di aver partecipato e, in ogni caso, qui si continua imperterriti finché se ne avranno le forze. Buon Halloween!

  2. Avatar di Luc@

    Grazie per la challenge, buon Halloween !

    1. Avatar di Lucia

      Grazie a te per la partecipazione! Buon Halloween!

  3. Avatar di Fabio

    Buon🎃,all’insegna della leggerezza,vado sul disneyano “Hocus Pocus”.👋👋

    1. Avatar di Lucia

      Adorabile Hocus Pocus!

  4. Avatar di Marco INAUDI
    Marco INAUDI · · Rispondi

    Ciao Lucia e grazie mille per tutti i suggerimenti di visione. Preso nota di tantissimi film; ormai la lista diventa interminabile grazie a te ed è tutto molto bello ciò. Buon Halloween a te e a tutti. Spooky Season forever. Ciao.

    1. Avatar di Lucia

      L’eterna spooky season continua su questi schermi a partire da lunedì! Grazie a te per aver giocato con noi!

  5. Avatar di Christian Princeps
    Christian Princeps · · Rispondi

    Premesso che l'”Halloween ” di Carpenter rimane il migliore tra tutti i film ambientati in quella giornata ; una pellicola molto interessante è la “Vendetta di Halloween” di Michael Dougherty del 2007, costituito da una serie di vicende ,ambientate nel fatidico giorno,legate tra loro. Ha le atmosfere grottesche di un film diretto da un Tim Burton particolarmente in forma(cosa che ultimamente capita di rado), ma molto più cattivo del solito…

    1. Avatar di Christian Princeps
      Christian Princeps · · Rispondi

      E naturalmente buon Halloween a Lucia e a tutti coloro che seguono questo bel sito dedicato al cinema fantastico

      1. Avatar di Lucia

        Buon Halloween a te e grazie di aver giocato con tutti noi!

  6. Avatar di Giuseppe
    Giuseppe · · Rispondi

    Ecco, ammetto di non essere mai stato un gran lettore di R.L. Stine, ragion per cui il film da te scelto potrebbe sorprendermi più di quanto ci riuscirebbe con un fan di “Piccoli Brividi” 😉 E BUON HALLOWEEN! 🎃🦇🕸💀🕷👻

    1. Avatar di Lucia

      Buon Halloween a te! Spooky season per sempre!

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