31 Days of Halloween: Day 1 – No One Will Save You

Regia – Brian Duffield (2023)

Ormai le regole le sapete: gli host del podcast Nightmare on FIlm Street, ogni anno celebrano la spooky season con una maratona di film dell’orrore lunga un mese; un horror al giorno, un tema al giorno, per 31 giorni fino alla notte di Halloween. L’anno scorso ci abbiamo provato e ci siamo divertiti, quindi facciamo il tentativo anche quest’anno. La parola chiave del Day 1 è “Trapped”, e il nuovo film del regista di quel gioiellino di Spontaneous (nonché sceneggiatore di Love and Monsters), capita proprio alla bisogna per cominciare alla grande questo mese che ci porterà dritti alla notte preferita dalla vostra affezionatissima. 
Parliamo dunque di No One Will Save You, disponibile su Disney + da una decina di giorni e grande sorpresa, se si tiene in considerazione che gli horror targati Hulu di solito lasciano parecchio a desiderare.

Quando hanno iniziato a scorrere i titoli di coda di No One Will Save You, il mio primo pensiero è stato: “Altri 100 film così, grazie, e nessuno si farà male”. Si tratta infatti di una classica operazione a basso costo che sfrutta al meglio ogni singola opportunità offerta dal fare cinema povero ma anche molto solido e attento ai dettagli e, soprattutto, impegnato prima di tutto a raccontare una bella storia in poco tempo. È quasi interamente ambientato all’interno della casa della protagonista, rispettando così in maniera rigorosa le unità di tempo, luogo e azione; è un film muto, nel senso che l’unico personaggio umano in campo pronuncia tre parole in tutto l’arco della vicenda; è breve, perché dura una novantina di minuti e spicci, è serratissimo e ha una trama che si può riassumere in mezza riga: giovane donna si ritrova a dover affrontare da sola un’invasione aliena.

Brynn, che vive in una grande casa un po’ isolata in un paesino di poche anime (e tutte queste anime, per motivi che si scopriranno in seguito, la odiano), una notte si sveglia per dei rumori al piano di sotto e si ritrova un “grigio” nel salotto buono, con intenzioni per il momento ignote, ma di certo poco amichevoli. Segue battaglia all’ultimo sangue con botte da orbi e discreto campionario di sensi di colpa e nevrosi. Di più non credo possa dirvi, perché il film si segue non tanto per la situazione da Home Alone ma con gli omini dagli occhi enormi venuti dallo spazio, ma per capire cosa sia abbia combinato di così terribile la povera Brynn per subire il disprezzo aperto e conclamato della sua comunità. Cosa che dà, oltretutto, un doppio significato al titolo. Non soltanto nessuno verrà a salvarla perché gli alieni stanno facendo in modo che ciò non si verifichi, ma nessuno verrebbe comunque a salvarla perché Brynn, a causa di un grave errore commesso in gioventù, è completamente sola e non può fare affidamento sui suoi simili. È una reietta, un’emarginata che ha finito, per forza di cose, col costruirsi un piccolo universo tutto suo, che proverà a difendere con tutte le risorse a sua disposizione. 

Un home invasion in piena regola con gli alieni, quindi; alieni dall’aspetto che più classico non si può, realizzati con quello stile retro che già aveva usato King ne L’Acchiappasogni, per capirci, usciti da una rivista di fantascienza anni ’50, ma minacciosi e aggressivi come quelli di Bagliori nel Buio.
Ora, ci si potrebbe domandare se il film sia ascrivibile all’horror, dato che il tema invasione aliena appartiene a un altro genere, ma vi assicuro che No One WIll Save You è un horror puro, e anche bello spaventoso, in quanto la regia di Duffield punta tutta sul terrore di essere soli in casa e di trovarci dentro un intruso. Potrebbe essere un assassino mascherato e l’effetto non cambierebbe di una virgola. La prima sequenza in cui Brynn si sveglia nottetempo e si rende conto che è entrato qualcuno, ha tutte le connotazioni dell’incubo a occhi aperti, ed è girata in maniera magistrale. Arriva anche molto presto, perché il film non si perde in lunghe introduzioni, ma ci dà giusto il tempo di comprendere quale sia lo stato di Brynn nella cittadina in cui vive, e poi si parte subito a razzo con l’ingresso in scena degli alieni. 

Ed è proprio qui che No One Will Save You funziona, nella sua economia narrativa: pochi minuti e noi Brynn la conosciamo senza che lei abbia detto una sola parola. La conosciamo dalla sua casa, dai costumi, dalla sua routine quotidiana, dagli sguardi dei suoi vicini di casa. La conosciamo e ci affezioniamo all’istante. Il merito è in parte di una regia che è capace di dirti tutto senza, di fatto, raccontarti o spiegarti niente, e in parte di Kaitlyn Dever, unica protagonista del film, anzi, quasi unico personaggio presente in campo, dato che gli altri sono tutte comparse o sono alieni. L’attrice riesce infatti a sviluppare un legame emotivo immediato con lo spettatore sin dalla prima scena, e quel punto il film ha gioco facile nel farti stare in pena per lei.
No One WIll Save You è un film asciutto e spaventoso, terribilmente efficace ed essenziale, ed è pure capace di coinvolgere e commuovere. Una delle più grosse sorprese di un’annata che ne è stata avara, e un ottimo modo per cominciare alla grande questa spooky season. 

 

7 commenti

  1. Avatar di LaEsse
    LaEsse · ·

    Ma che meraviglia che è questo film! E gli alieni cattivissimi che arrivano in questa casa di bambola… Bello, bello, bello.

    1. Avatar di Lucia

      Una sorpresa che ci voleva proprio

  2. Avatar di Gregory
    Gregory · ·

    Ottimo consiglio.
    Kaitlyn Dever e’ un’attrice pazzesca, super espressiva ma dall’apparenza assolutamente inespressiva, e percio’ molto ambigua.
    Dovrebbero ergerla a scream queen il prima possibile.

    1. Avatar di Lucia

      Sì, è vero, perché ha questo aspetto molto “fisso”, ma poi diventa estremamente comunicativa in un secondo. Bravissima.

  3. Avatar di Giuseppe
    Giuseppe · ·

    Ce l’ho già lì, bello pronto da gustare (e la tua rece di oggi è una garanzia in più)… 😉

  4. Avatar di loscalzo1979

    Mi aveva già attirato dai trailer, ora ho la conferma che è da vedere

  5. Avatar di Frank La Strega

    Che figo. Visto molto volentieri.