E allora, avete fatto buone vacanze? O magari ancora non le avete finite? Vi siete abbronzati, avete fatto il bagno? O avete preferito lunghe passeggiate in montagna? Comunque sia andata, spero vi siate divertiti.
Per quanto mi riguarda, tutto bene, se si esclude una irrilevante crisi di ipotermia durante una delle mie ultime immersioni. Sono nel pieno della depressione post vacanza e il ritorno alla vita quotidiana è più traumatico del previsto.
Però c’è il blog, che funge da salvagente in un mare di merda. Ringraziamo Cthulhu per i piccoli favori.

È una gioia, quindi, tornare a scrivere qui sopra, anche perché avrò alcune novità interessanti da raccontarvi. Cose che saprete a tempo debito e che, spero, saranno ben accolte.
Per il momento, la modalità de Ilgiornodeglizombi sarà molto simile a quella estiva: qualche film di Zia Tibia, roba anni ’80-’90 per la gioia di grandi e piccini, qualche film molto recente, visionato durante le vacanze e meritevole di un articoletto tutto suo, la storica rubrica ferma al 1972 che ricomincerà lunedì prossimo e il cinema atomico che slitta alla seconda settimana di settembre, perché mi sembra che sia un argomento estremamente autunnale.

Vorrei dedicare qualche post in più alla narrativa horror, soprattutto se scritta da donne. Ho già un paio di bei romanzi di cui mi piacerebbe parlare. Vedremo come e quando.
E poi devo ancora decidere se ripartire o no con i consigli di lettura mensili dedicati agli autori indie. Vedremo.
In tutto questo, tenterò di mantenere la pubblicazione dei post piuttosto regolare, ma aspettatevi qualche momento di silenzio e di assenza totale: quelle novità cui accennavo qualche riga fa non si fabbricano da sole.
Per ora è tutto. Ci sentiamo tra un paio di giorni, se tutto va bene.
Vi lascio con la canzone che annuncia da sempre, per me, la fine dell’estate e l’arrivo della parte sgradevole dell’esistenza.