
Regia – Martin Weisz (2007)
Avevo voglia di vedere una roba completamente scema per riprendermi da una giornata passata in ospedale e, non so, mi ha punto improvvisa vaghezza di rispolverare questo fulgido esempio di horror fetente dei primi anni 2000, visto in sala nella lontana estate 2007 e lasciato lì in un angolino a prendere la muffa. Scopro che si trova nientemeno che su Disney +, pure nella versione unrated, che nei cinema non era passata, e così mi metto a guardarlo dopo cena. Consiglio da amica: l’approccio a questa roba è preferibile molto lontano dai pasti, e non tanto per il gore che comunque è presente in dosi massicce, quanto per l’indulgere da parte del regista in ogni dettaglio disgustoso e repellente possa venirvi in mente. Ma d’altronde è un filmaccio del 2007, e su questo blog abbiamo detto tante volte cos’era il cinema horror in quel periodo. In questo caso particolare, si parla del sequel di un film che ha fatto scuola, e la legge del sequel la conosciamo: alzare l’asticella. Ora, partendo da Le Colline Hanno gli Occhi di Aja, come la alzi l’asticella?
Wes Craven aveva in mente di realizzare un seguito con protagonista Brenda, la figlia minore della famiglia decimata nel primo film: per superare il trauma, Brenda si arruola nella Guardia Nazionale e, un anno dopo la tragedia nel deserto del New Mexico, mentre si sta ancora addestrando, è costretta a tornare sul luogo della strage, perché l’esercito americano ha deciso di eliminare tutti i mutanti cannibali annidati nelle miniere e lei è l’unica ad avere una certa conoscenza del problema. Sì, è la trama di The Descent 2, sì, suona un po’ come una stronzata.
Il problema è che Emilie de Ravin finisce incastrata nel carrozzone di Lost e i due Craven, padre Wes e figlio Jonathan, devono riscrivere la sceneggiatura; lasciano tuttavia intatti alcuni elementi dell’idea originale, tra cui il gruppo di soldatini che ancora non hanno terminato l’addestramento.
Ora, io ho un debole per quei film in cui i militari partono tutti spavaldi e finiscono per prendere un sacco di botte: è una gloriosa tradizione che va avanti dai tempi di Southern Comfort e regala sempre grandi soddisfazioni.
Le Colline Hanno gli Occhi 2 comincia con queste reclute abbastanza incapaci che, in teoria, devono solo recarsi nella famigerata base militare per portare dei rifornimenti a una squadra di ricerca, e poi tornarsene a casa. Purtroppo, i mutanti del deserto sono passati prima di loro e, quando il nostro gruppo equamente suddiviso tra carne da macello e protagonisti arriva sul posto, non trova nessuno. Guidati da un sergente che pare una pessima copia dell’Apone di Aliens, ma condito con un paio di tonnellate di incompetenza, si avventurano in una missione di ricerca e soccorso senza neppure contattare il comando. Ciò che segue è la messa in pratica del famoso detto “andarsela a cercare”.
C’è una sequenza d’apertura che avevo completamente rimosso, o che forse è presente soltanto nella versione senza tagli disponibile in streaming e in sala non è mai arrivata. Se qualcuno di voi fosse in grado di sciogliermi questo dubbio, è pregato di farlo nei commenti. Comunque, è una sequenza rivoltante che imposta subito il tono del film: assistiamo, nei minimi particolari, al parto di una donna legata a un letto; la poveretta si rotola nella sporcizia più estrema e mette al mondo una creatura dalle fattezze molto simili a quelle del frugoletto di It’s Alive, prima di essere finita a botte in testa da un energumeno butterato, interpretato dal sempre immenso Derek Mears. Quello che si capisce dalla scena è che stiamo per intraprendere un viaggio nello schifo. Come dicevo prima, non è tanto un fatto di gore, di splatter o di sangue: il torture porn, quando arriva alla fase terminale di un ciclo cominciato intorno al 2003, non punta sulla violenza in quanto tale, ma sul reflusso gastrico. Pensate al tizio annegato nel grasso di maiali putrefatti in non ricordo che capitolo di Saw, o anche al fatto che le ambientazioni di questi film sono perennemente contrassegnate da una cronica mancanza di igiene, roba che prima di crepare per le torture inflittemi faccio prima a prendermi una brutta infezione. Ecco, il torture porn è questo e Le Colline Hanno gli Occhi 2 è un manuale scolastico del torture porn.
Abbiamo quindi il povero scienziato annegato negli escrementi, il capo tribù mutante che non può limitarsi ad abusare delle donne che capitano da quelle parti, ma deve sbavare loro addosso, il solito Mears, che deve tirare fuori sei metri di lingua piena di bubboni e via così.
Perché, andando a semplificare al massimo, il torture porn, e in particolare quello che guarda al New Horror, si basa tutto sulla contrapposizione tra i corpi. Da un lato ci sono i corpi deformi, brutti, sgraziati dei cattivi, che devono causare immediata repulsione nello spettatore, e dall’altro i corpi, quasi sempre violati, perfetti, sani, floridi delle vittime. La distinzione tra bene è male è interamente giocata sulla dicotomia bello/brutto. Avete presente la scena della nascita di Leatherface in The Texas Chainsaw Massacre: The Beginning, che viene al mondo tra i liquami? Ecco, sta tutto lì.
Si tratta di un’interpretazione reazionaria e anche poco centrata della tradizione che fa capo a Non Aprite quella Porta e a L’Ultima Casa a Sinistra: se questi film sottolineavano la somiglianza e, alla fine, una dolorosa e feroce identità tra carnefici e vittime, se il monito principale era che bastava pochissimo per diventare come loro, a volte soltanto la mancanza di un posto di lavoro, per esempio, il torture porn degli anni 2000 fa di tutto per gridare, possibilmente con insegne al neon, l’alterità assoluta degli antagonisti rispetto ai protagonisti. E in questo, c’entra anche moltissimo il momento storico che gli Stati Uniti stavano attraversando. Non a caso, conosciamo il nostro gruppo di soldati durante un’esercitazione militare che simula l’Iraq o l’Afghanistan.
Come al solito, l’horror è una preziosa finestra sulla mentalità del tempo, soprattutto quello con ambizioni artistiche poco elevate o addirittura nulle, come Le Colline Hanno gli Occhi 2.
Se mi sono divertita a vederlo? Sì, devo ammetterlo, anche se il fattore persone in divisa che fanno una brutta fine ci ha messo del suo. Non è un gran film, ma se vi interessa studiare l’evoluzione del nostro genere preferito negli ultimi 20 anni, è sicuramente un testo imprescindibile.












Il film mi ha sempre fatto schifo, ma la tua rece è bellissima
Ma è un film che tende a fare parecchio schifo, eh. E io ti ringrazio tantissimo!
La scena del parto l’hanno passato pure in chiaro su Rai 4 e quella dei porci dovrebbe essere Saw 3 a memoria
Abbastanza bruttino…Peccato in TV ripassino più spesso questo che il primo di MOLTO SUPERIORE
la scena del parto me la ricordo, e lo vidi in tv
piuttosto creepy pure l’omicidio iniziale dello scienziato nella base militare, anche se totalmente fuori tono rispetto al resto del film; da lì in poi il solito slasher anche se mi sono divertito a vedere sti militari inesperti cercare di reagire 😂